SUNDAY SCHOOL LEZIONE 1: BDSM

in #ita6 years ago

Lezione 1: BDSM

In questa prima parte della nostra Kink Sunday School risponderemo ad alcune domande di base che riguardano la terminologia e le diverse pratiche, in termini molto ampi e generici. Entreremo più nel dettaglio nelle prossime puntate. Come sempre, per domande e/o osservazioni anonime vi prego di fare riferimento ai link in fondo a questo post.
Mi scuso per il ritardo nella pubblicazione, ma ormai il post era pronto e non mi andava di aspettare un’altra settimana.

* * *

Cos’è il BDSM e cosa significano kinky e vanilla?

KINKY è un termine molto generico usato per definire qualsiasi tipo di attività sessuale che differisca dal caro vecchio sesso.
Personalmente, uso abbastanza spesso semplicemente il termine inglese, che trovo più preciso e accurato quantomeno in tema di sessualità alternativa, non disponendo di una traduzione letterale in italiano. Ma al contempo attribuisco un significato tutto sommato equivalente a termini come “perverso”, “vizioso” o “zozzo”.

Il BDSM è un sottogenere dell'universo kinky che ne copre buona parte, sebbene non tutte, delle possibili estrinsecazioni.

Quando si pratica o si ha familiarità con la terminologia BDSM, può capitare di riferirsi al "caro vecchio sesso" come VANILLA, ovvero il gusto di gelato più neutro possibile. Il che non significa noioso né poco attraente, attenzione: adoro il gelato alla vaniglia e quanto sia versatile. Pertanto, sappiate che il termine non è né dovrebbe mai essere usato in senso dispregiativo. Non c'è niente di sbagliato nell'apprezzare il sesso vanilla o nel vanilla in generale, così come non c'è niente di sbagliato nell'avere qualsiasi tipo di fantasia e desiderio che sia al di fuori dei confini vanilla, a condizione ovviamente che tali fantasie e desideri siano concretizzati in modo legale, sicuro, sano, e consensuale.
Si può sicuramente essere viziosi e vanilla senza mai avventurarsi in territorio BDSM, specialmente se si considera che la definizione di kinky di ciascuno di noi può variare in base alla nostra personale pruderie. A giudicare da quanto a lungo le leggi sulla sodomia sono state in vigore in alcuni Stati degli USA, non dovrebbe sorprendere il fatto che alcune persone considerino già il sesso orale e anale una perversione. Tuttavia, è molto difficile condurre uno stile di vita completamente vanilla. Dopotutto, il BDSM include una gamma estremamente ampia di attività, giochi, ruoli e relazioni, e se ogni tanto vi piace schiaffeggiare il culo del vostro partner, tirare fuori quelle soffici manette pelose dal cassetto del comodino o dare ordini al vostro partner durante il rapporto, di fatto state facendo BDSM. Quindi è probabile che chiunque si sia dilettato un po’ con il BDSM ad un certo punto della propria vita, forse anche solo per scoprire che non faceva per lui. I lifestylers (coloro che hanno fatto del BDSM una ragione di vita) possono deridere l'idea che giocare saltuariamente con le manette trasformi un vanilla in un BDSMer, ma anche quel tipo di gioco leggero rientra pur sempre nell'ambito del termine.
Il BDSM è dunque una realtà estremamente varia, e altrettanto variegato può essere il coinvolgimento di ciascuno. L'interesse per il BDSM può variare da un gioco leggero e occasionale a una dedizione 24/7, con una miriade di variabili e opzioni intermedie. Possiamo dunque tranquillamente supporre che ci siano tante applicazioni del BDSM quanti sono coloro che lo praticano. Ma chi volesse dilettarsi in un gioco più leggero senza necessariamente identificarsi come BDSMer potrebbe semplicemente definirsi un po’ più kinky dell’ordinario.

Cosa significa l’acronimo?

In realtà, BDSM è un insieme di acronimi o, piuttosto, una contrazione.

  • B&D sta per Bondage e Disciplina
  • D&S sta per Dominazione e Sottomissione
  • S&M sta per Sadismo e Masochismo
Queste potrebbero essere considerate le macro-categorie del BDSM, dal momento che la maggior parte delle pratiche e delle relazioni rientrano in una (o più) di esse.
L’esclusione più evidente dall'acronimo sembrano essere i feticci sessuali. Ci sono opinioni divergenti sul fatto che i feticci rientrino nello spettro BDSM, in quanto si tratta principalmente di inclinazioni e preferenze individuali. Alla fine, tutto dipende dal fatto che si consideri "BDSM" un termine generico per tutte le deviazioni sessuali o che si limiti la sua portata a ciò che effettivamente rientra nell'acronimo. Nel primo senso, si potrebbe sostenere che anche le sessualità LGBTQ+ siano intrinsecamente BDSM, un argomento che in effetti viene in gran parte utilizzato per escludere sia gli LGBTQ+ che i feticci dal BDSM. Tuttavia, i tre mondi spesso si sovrappongono, se non altro nel loro bisogno condiviso di difendere la libertà sessuale individuale e combattere i pregiudizi.
C’è addirittura chi la vede in un’ottica del tutto speculare e considera il BDSM un feticcio. Questa ipotesi, però, non ha molto senso in quanto il FETICISMO SESSUALE consiste semplicemente in una fissazione sessuale per un oggetto inanimato o per una parte del corpo non genitale. L’interesse nel feticcio può variare dal fatto che l'oggetto costituisca un semplice stimolo in più per l'eccitazione a un bisogno patologico del feticista per quell'oggetto o parte del corpo, che diventa necessario includere nel gioco sessuale per potersi eccitare e/o raggiungere l’orgasmo. Il BDSM è qualcosa di molto diverso e sebbene ci possano certamente essere persone che feticizzano determinate pratiche o situazioni BDSM, sì tratta di una semplice sovrapposizione e non della norma.
Ciononostante, quello che è attualmente considerato il social network BDSM più diffuso è in realtà un network fetish, come suggerisce il nome stesso: Fetlife.

Il BDSM è sesso?

Sì. E no. Il giudizio in merito è ancora sospeso.

Sia online che nella vita reale troverete decine di persone estremamente dedite a una risposta o all'altra. In definitiva, dipende solo da come ciascuno di noi vive e interpreta il BDSM e cosa ciascuno di noi intende per sesso. Il BDSM può includere rapporti sessuali o meno, ma anche senza penetrazione o un generico sfregamento di genitali le persone coinvolte possono considerare la loro interazione sessuale. Laddove "persone coinvolte" include sia i partecipanti effettivi all'incontro ma anche i loro partner esterni, che potrebbero esserne stati informati come no e potrebbero approvarlo come no.
Fondamentalmente, il BDSM è sesso se voi o i vostri partner pensate che lo sia. E praticare BDSM con una persona che non è il vostro effettivo partner romantico o sessuale è tradimento se il vostro partner pensa che lo sia o lo penserebbe se sapesse cosa combinate alle loro spalle.

Suggerimento: se ciò che fate lo fate di nascosto da vostro partner, le probabilità che quest’ultimo non lo consideri un tradimento sono praticamente inesistenti. Anche se quello che state facendo è solo fantacalcio. Chiedete alla noiosa sorella maggiore di Molto Incinta.

Il BDSM è un abuso?

I principi fondamentali del BDSM sono sicurezza, salute e consenso. Perciò il BDSM non è per definizione mai un abuso, se realizzato in modo corretto. Anzi, la maggior parte dei partecipanti parte dal presupposto che in un qualsivoglia incontro BDSM chi sta sotto (sub, slave o bottom che sia) abbia tutto o la maggior parte del potere, giacché è fondamentale che acconsentano e possono interrompere il gioco in qualsiasi momento. Il discorso, in effetti, è assai più complesso, ma così riassunto può comunque contribuire a spiegare perché e come il BDSM non dovrebbe mai arrivare ad essere un abuso.
Ovviamente, come in ogni altro ambito della vita, c’è ampio spazio affinché i predatori possano approfittarsi di persone e situazioni. Ma da questo punto di vista il BDSM apre la porta agli abusi tanto quanto il caro, vecchio sesso o la relazione romantica media.

Cos’è il “consenso”?

Il CONSENSO è il permesso dato da tutte le persone coinvolte in una determinata attività a che quella specifica attività abbia luogo.

Nel BDSM il consenso specifico e informato da parte di tutte le parti coinvolte è, o almeno dovrebbe essere, fondamentale.

Ciò include, ovviamente ed in prima battuta, chi sta sotto, ma non ne sono esclusi nemmeno i top. Ricordate quando dicevo che chi sta sotto ha la maggior parte del potere? Questa è la parte che, qualunque sia la vostra interpretazione del BDSM, non avranno mai.
Anche i top devono prestare il proprio consenso, prima che ci possa essere un qualunque tipo di gioco, ed anch’essi hanno il diritto di fermarsi in qualunque momento. Sembra un discorso pleonastico, ma se siete mai stati ad un evento BDSM avrete forse avuto modo di notare come i top più capaci vengano corteggiati tanto quanto le ragazze single e i bottom più entusiasti spesso sembrano dare per scontato che i top abbiano sempre e comunque voglia di giocare. Ciò nonostante, i dominanti hanno tanto diritto di rifiutare quanto i sottomessi: prendere un rigger per sfinimento è grave tanto quanto costringere qualcuno a farsi frustare. E dato che una qualsiasi attività BDSM si presuppone sia gradita da entrambi i lati, i top danno tanto quanto ricevono: i bottom non prendono punti bonus solo perché soffrono, visto che è previsto godano nel soffrire.

La caratteristica principale del consenso è che il consenso dev’essere informato. Il che significa, prima di tutto, che per prestare un valido consenso le persone devono essere sufficientemente capaci di intendere e di volere. Il che dovrebbe già di per sé escludere le persone sotto effetto di alcol o droghe (legali o meno, se comunque in grado di annebbiare la mente), ma anche le persone già troppo coinvolte in qualcosa: è una buona regola di massima non rinegoziare i termini di un incontro nel mezzo dello stesso, perché l’eccitazione e gli ormoni a mille potrebbero indurre a prendere decisioni di cui successivamente pentirsi… finendo magari per darne la colpa al partner.
Le persone devono quindi avere la capacità di comprendere e valutare a cosa stanno acconsentendo e compiere una scelta informata. Di chi è la responsabilità di dare o acquisire le informazioni necessarie è discusso. Personalmente, credo nell'autocoscienza e nella responsabilità personale, quindi anche se ritengo che entrambe le parti debbano rivelare quanto necessario in merito a particolari bisogni e peculiarità che potrebbero avere un impatto sul gioco, credo anche che ognuno di noi è in definitiva responsabile di ciò a cui liberamente sceglie di partecipare.
In base ai diversi punti di vista su consenso e esponsabilità, sono stati sviluppati distinti protocolli di consenso in seno a diverse comunità BDSM, I più comuni tra i quali sono:

  • SSC (Sicuro Sano e Consensuale) il protocollo più noto e diffuso, che intende assicurarsi che tutti i partecipanti ad un incontro BDSM sappiano a cosa stanno andando incontro, al fine di evitare qualsivoglia rischio o violazione del consenso
  • RACK (Risk-Aware Consensual Kink, perversioni consensuali con coscienza dei rischi) una deviazione dal SSC che parte dal presupposto che non tutte le attività BDSM sono di per loro sicure, dando maggior peso alla responsabilità personale ed alla consapevolezza dei possibili rischi
  • PRICK (Personal Responsibility In Consensual Kink, responsabilità personale nelle perversioni consensuali) un’alternativa al RACK che pone ancora maggior enfasi sulla responsabilità personale nelle proprie scelte e le relative conseguenze: giacché chi pratica BDSM è, necessariamente, un adulto e perciò solo responsabile delle proprie azioni, ciascuno dovrebbe fare ogni necessaria ricerca e approfondimento, porre le domande giuste e fornire ogni pertinente informazione ai possibili partner o assumersi la responsabilità della propria mancanza di preparazione
Se avete mai sentito parlare di consensual non-consent (consensuale assenza di consenso) vi chiederete ora se ciò posse effettivamente esistere in tale contesto. Esiste e rappresenta, anzi, un esempio estremo di ciò che ho detto sinora. Nel CONSENSUAL NON-CONSENT (CNC) una persona accetta di rinunciare al proprio diritto di revocare il consenso all’interno di precisi limiti temporali e, eventualmente, a determinate condizioni. È chiaramente una pratica estrema (rientra tra ciò che viene normalmente definito edgeplay, “gioco al limite”) e pertanto il consenso iniziale dovrebbe sempre essere dato solo a seguito di una valutazione estremamente attenta della situazione e delle persone coinvolte. Le scene CNC dovrebbero sempre essere fondate su una profonda autocoscienza e una gran dose di fiducia tra le parti e sicuramente non sono adatte a tutti. Mentre scrivo questo post, lo stesso Fetlife ha imposto limiti stringenti alle discussioni riguardanti il CNC nei propri forum, al fine di salvaguardare gli interessi economici del network dopo alcune lamentele avanzate da sponsor e istituti di credito, rendendo ancor più difficile recuperare informazioni attendibili in merito.

Personalmente, ritengo ci sia ancora una categoria di persone di cui è importante discutere in tema di consenso: il pubblico.
L'esibizionismo mi lascia del tutto indifferente: avere un pubblico non mi disturba né mi esalta. Mi piace farmi gli affari miei e se qualcuno mi guarda e apprezza ciò che vede, buon per lui. Ciò che mi mette in difficoltà, invece, è mettere persone inconsapevoli nella posizione di dover assistere ad uno spettacolo che le possa turbare o disgustare, a patto che si tratti, ovviamente, di esternazioni non consone all’attuale sentire sociale e quindi di un turbamento o disgusto tutto sommato legittimo (due gay che si baciano possono continuare a farlo davanti ad Adinolfi con tutto il trasporto che vogliono, per quanto mi riguarda). Questo e spesso motivo di dissenso con mio moroso, visto che lui amerebbe mettermi le mani addosso in pubblico (soprattutto se il pubblico comprende qualche pesante femnazi).
Vi prego, non siate così. Fate ciò che volete e come volete, non vergognatevi mai di ciò che vi piace, né nascondetelo. Ma non coinvolgete sprovveduti passanti nei vostri giochi se non hanno avuto modo di acconsentire al vostro genere di spettacolo, tanto quanto non li invitereste ad assistere mentre praticate del sesso orale o mentre sedete sul trono di ceramica dopo il pranzo di Natale.

Per ulteriori informazioni in materia di consenso, vi informo che su Wikipedia potete trovare un buon articolo in materia di consenso è BDSM, purtroppo al momento solo in inglese. Inoltre, credo di non aver mai trovato una migliore spiegazione del concetto di consenso, generalmente inteso, che nel video Tea and Consent, che ritengo dovrebbe essere trasmesso in TV a cadenza regolare ovunque nel mondo.

Ma tutto ciò è legale?

Dipende. Ovviamente, la normativa varia di Paese in Paese, rendendo impossibile una risposta generalizzata. Come regola di massima, le norme che dovrebbero interessarvi sono quelle che ammettono il consenso dell’avente diritto come causa di giustificazione in ambito penale e quelle relative agli atti dispositivi del proprio corpo. Laddove le maglie in questi due ambiti sono più larghi, si può certamente godere di maggiore flessibilità anche per quanto riguarda il BDSM. Un’altro aspetto da considerare sono le norme procedurali in materia di azione penale: i reati per cui è obbligatorio procedere d’ufficio lasciano meno spazio di manovra rispetto a quelli per i quali si procede esclusivamente a querela di parte.
In anni recenti, i tribunali britannici sono stati scossi dalla problematica in ragione del fatto che la legge inglese non permette agli individui di acconsentire a danni fisici. Alcune cause che vedevano imputati i partecipanti a degli incontri sadomaso sono arrivati fino alla Corte Europea dei Diritto Umani, che ha stabilito che per quanto a ciascuno debba essere riconosciuto un diritto generale alla libertà personale e al libero arbitrio, uno stato può, a livello di politica sociale, limitare quel libero arbitrio a tutela del bene comune e della pubblica morale (Laskey, Jaggard and Brown v United Kingdom, ECHR 19.02.1997).
È perciò estremamente importante tenere sempre a mente il sistema normativo all’interno del quale ci si muove e regolare le proprie aspettative riguardo a possibili conseguenze legali di conseguenza. Ciò potrebbe spingere dei top sufficientemente cauti a rifiutarsi di giocare con persone con le quali non abbiamo già instaurato un rapporto significativo, considerato che dal punto di vista legale sono loro a rischiare di più.

Ovviamente è altresì fondamentale ricordarsi che qualsivoglia consenso possa eventualmente giustificare, anche dal punto di vista legale, le attività BDSM, questo può essere concesso solo tra maggiorenni.

Com’è possibile che a qualcuno piaccia prenderle o prendere a botte il proprio partner?

Come recita quella che forse è la battuta più famosa del film Shakespeare in Love, “Non lo so. È un mistero.” Dopotutto, perché a chiunque piace ciò che gli piace.
Ciascuno di noi ha le proprie peculiarità e i propri gusti e il mondo è decisamente più bello perché vario. Quello che è importante ricordare è che il fatto che a noi non piaccia qualcosa non significa che a nessuno possa piacere. Al contempo, non tutto ciò che ci piace sarà universalmente apprezzato. Ci sono persone, là fuori, a cui non piacciono le patatine fritte. O la cioccolata. Insomma, esiste gente veramente strana.
E poiché non c'è alcun motivo per cui le preferenze di una persona debbano essere considerate migliori o più rilevanti di quelle di un'altra, dovremo semplicemente accettare le nostre differenze e andare avanti. Non ti piace farti picchiare, non farti picchiare. Se non ti piace picchiare, non picchiare. È semplice, davvero. E se desideri intraprendere una relazione con qualcuno che ha gusti e desideri sessuali molto diversi dai tuoi, potresti volerci ripensare: la compatibilità sessuale è estremamente importante in qualsiasi relazione romantica, specialmente se intesa a lungo termine, e nessuno dei due partner ha il diritto di chiedere all'altro di rinunciare alle proprie preferenze, né alcun obbligo di rinunciare alle proprie.

Cosa significa YKINMK?

Your Kink Is Not My Kink, la tua perversione non è la mia.

Come anticipato, l’universo kinky offre una varietà di scelte e possibilità decisamente ampia e le preferenze personali sono altrettanto variegate. Ci sono perversioni estremamente comuni (il bondage va abbastanza di moda, al momento), perversioni molto rare (forse non vorrete scoprire cosa sia il vore), perversioni di natura assai problematica (giochi legati all’età -ageplay-, o allo stupro -rape play- ed altri tipi di edgeplay), perversioni che possono disgustare chi non neè personalmente attratto (ad esempio, i giochi che coinvolgono le deiezioni corporee, watersports).
La cosa importante da ricordare è che ogni perversione è egualmente valida e che a ciascuno di noi è concesso perseguire i propri desideri, ammesso che lo faccia in modo legale e consensuale. Non c’è nulla di male nel non condividere determinati desideri o perversioni, né c’è qualcosa di male in chi apprezza qualcosa che a noi non interessa. In sonstanza, Your Kink Is Not My Kink e va bene così.

Qual è la differenza tra Master/Dom/Top e slave/sub/bottom, come si diventa qualcosa del genere e come trovo il mio partner BDSM perfetto?

Scopriremo tutto questo e altro in merito ai vari ruoli nel BDSM nella prossima puntata della Kink Sunday School, che spero di riuscire a pubblicare entro domenica prossima.



Grazie per essere arrivati sin qui.

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When I'm good, I'm really good. But when I'm bad, I'm better.
Mae West

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Interessante... Mi hai fatto tornare ai tempi in cui leggevo De Sade... 😉

Il mese scorso ho recensito Histoire d’O, se può interessare 😊

Non credo di averlo letto...
Tropico del Cancro di Henry Miller? a me è piaciuto parecchio... Se/quando lo recensisci fammi sapere che sono curioso di leggere cosa ne pensi.

La burocrazia arriva anche qui...
scherzi a parte veramente un ottimo articolo
diciamo che la mia conoscenza del BSDM è mostruosamente superficiale e invece c'è veramente un sacco di cose che ignoravo

Io ti voto, un lavorone! ♥ Potevi snocciolarli in più post. A qualcuno sarà girata la testa! Detto questo, complimenti. Non avrei altro da aggiungere.

L’idea è già di dividere il tutto in più post 😂🙈
Ma forse mi sono fatta prendere un po’ la mano.

Amazing. Vanilla sounds really bland.

Che dire? Io sono per il forever pistacchio ;)

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