Today... A year ago.

🇬🇧 Mario was a solitary person, locked up in himself for not having overcome the pain of the past and having faced a life marked by illness, which made him feel different. Mario was a person of great heart, but he could not want get help in any way, he was convinced that he must faced the world alone, locked up in those four walls that over the years he raised to isolate himself from the world and from all his loved ones.

Despite his unfriendly ways, his loved ones have always tried to stay close to he in their capacity, because everyone is forced to face problems in life, but despite this we always try to help in this world of indifference. Everyone knew that Mario was a kind person in his depth, but his way of reacting to problems has always been total hostility, no one has ever been able to understand why this obsession of not being helped. But the human mind is so complex that it is not always possible to understand what a person feel inside itself.

Today... A year ago, his sister Monica and nephew Roberto, after Mario had not answered for a couple of days on the phone, went to visit him to make sure that he was okay. Monica rings the bell, not getting any answer decides to enter with the keys of reserve... Accompanied by Roberto enters the house, immediately they are invaded by an acrid smell that portends the worst, but the minds for self-defense refuse the idea and asking permission of advance... The faithful dog was still watching over Mario, lying lifeless in his couch, where the hot period had advanced the process quickly, so that the sight of the black body and the smell will not go away never from the minds of Monica and Roberto.

Mario was still young, but he did not live a healthy life and smoked a lot, which made one think of a natural death from cardiac arrest, that could be accepted more serenely, but he would never have erased those images. However, in the following days, looking at his phone was found a message never sent for lack of credit, said "sell the house, I'm leaving"... We will never know what really happened to Mario, surely that message will leave a heavy vacuum forever where unanswered questions will wander forever.

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I decided to tell this story, a story that really happened, where I only changed the names of the protagonists, even if I preferred not to go into details to not make it too heavy in every sense. What I mean by telling this, is that whatever the destiny of Mario was, by choice or natural, we must give more value to life. Life is too precious, any problem persecute us, closed in ourself is always wrong, you end up not recognizing reality from nightmares and thoughts, you get to tragic choices or without acting directly you neglect the body bringing to perish to such an extent . We can not allow such a thing to happen, there will always be a solution, there will always be a way, just do not close your eyes and let yourself be guided by your heart.

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CCO image source pixabay.com

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🇮🇹 Mario era una persona solitaria, rinchiuso in se stesso per non aver superato il dolore del passato e aver affrontato una vita segnata dalla malattia, che lo faceva sentire diverso. Mario in se era una persona di grande cuore, ma non riusciva a farsi aiutare in nessun modo, lui era convinto che dovesse affrontare il mondo da solo, rinchiuso in quei quattro muri che negli anni egli stesso alzò per isolarsi dal mondo e da tutti i suoi cari.

Nonostante i suoi modi poco cordiali, i suoi cari hanno sempre cercato di starli vicino nel possibile delle loro capacità, perchè tutti sono costretti ad affrontare problemi nella vita, ma nonostante ciò si cerca sempre di aiutare in questo mondo di indifferenza. Tutti sapevano che Mario era una persona gentile nel suo profondo, ma il suo modo di reagire ai problemi è sempre stato totale ostilità, nessuno è mai riuscito a capire perchè di questa ossessione nel non farsi aiutare. Ma la mente umana è così complessa che non sempre si può comprendere cosa una persona stia provando dentro di se.

Oggi... Un anno fa, la sorella Monica e il nipote Roberto, dopo che Mario non rispondeva da un paio di giorni al telefono, sono andati a trovarlo per sincerarsi che stesse bene. Monica suona il campanello, non ottenendo nessuna risposta decide di entrare con le chiavi di riserva... Accompagnata da Roberto entra nell'abitazione, da subito vengono invasi da un odore acre che fa presagire il peggio, ma le menti per autodifesa rifiutano l'idea e chiedendo permesso avanzano... Il fedele cane vegliava ancora su Mario, disteso nel suo divano privo di vita, dove il periodo caldo aveva fatto avanzare il processo velocemente, tanto che quella vista del corpo nero e l'odore non se ne andranno mai dalle menti di Monica e Roberto.

Mario era ancora giovane, ma non faceva una vita sana e fumava molto, il che fece presagire una morte naturale per arresto cardiaco, poteva essere accettato più serenamente, ma non avrebbe mai cancellato quelle immagini. Tuttavia nei giorni seguenti, visionando il suo telefono è stato trovato un messaggio mai inviato per mancanza di credito, diceva "vendi la casa, io me ne vado"... Non si saprà mai cos'è accaduto davvero a Mario, sicuramente quel messaggio lascerà per sempre un pesante vuoto dove domande senza risposta vagheranno in eterno.

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Ho deciso di raccontare questa storia, una storia realmente accaduta, dove ho cambiato solo i nomi dei protagonisti, anche se ho preferito non entrare nei dettagli per non renderla troppo pesante in tutti i sensi. Quello che voglio dire raccontando questo, è che qualunque sia stato il destino di Mario, per scelta o naturale, dobbiamo dare più valore alla vita. La vita è troppo preziosa, qualunque problema ci perseguiti, chiudersi in se stessi è sempre sbagliato, si finisce con non riconoscere più realtà da incubi e pensieri, si arriva a scelte tragiche o senza agire direttamente ci si trascura portando il fisico a deperire a tal punto. Non possiamo permettere che ci accada una cosa simile, ci sarà sempre una soluzione, ci sarà sempre una via, basta non chiudere gli occhi e lasciarci guidare dal cuore.