Un cono gelato per Roberto Saviano

in #ita6 years ago

Nei giorni scorsi Netflix ha rilasciato un breve documentario, se di documentario si può parlare, su Roberto Saviano. L'intervistatore nella fattinspecie era Pif.

Il documentario non era altro che un estratto di un intervista che Pif fece a Saviano anni addietro e che fu mandata in onda su MTV durante il celebre programma che vedeva l'autore siciliano andarsene in giro con la sua telecamerina a riprendere storie e personaggi in Italia e non.

Per chi non l'avesse vista allora è consigliabile riprendere questa piccola chicca.

Perchè?

Perchè sfaterebbe un mito che è sopravvissuto e sopravvive ancora oggi grazie all'ignoranza di alcuni e alla strumentalizzazione di altri. Il mito secondo cui Roberto Saviano farebbe "la bella vita" alle spalle dei contribuenti italiani.

Per distruggere questo abominevole pregiudizio Pif ci porta nella vita del giovane Saviano che a soli 27 anni, dopo aver pubblicato l'ormai libro cult Gomorra fu costretto a vivere perennemente sotto scorta.

Immagine priva di diritti di copyright

Avete mai pensato a cosa significhi vivere sotto scorta?

Pif ci mostra proprio questo, con leggerezza attraverso piccole cose.

Vi elenco qualche piccolissima cosa che sono certo vi lascerà di stucco:

  • Saviano non può frequentare a lungo la stessa persona per evitare di mettere a rischio la vita della persona stessa
  • Ogni suo spostamento deve essere organizzato con mesi di anticipo
  • All'estero viene presentato sotto falso nome, spesso scambiato per un pentito di mafia e dunque trattato come un criminale
  • Non può affacciarsi alla finestra delle case in cui dimora, per evitare possibili agguati da parte di cecchini
  • Non può tornare a casa, non può telefonare ad amici e parenti se non sotto stretta sorveglianza, non può frequentare luoghi e persone a lui care
  • Non può scendere in strada e mangiare un cono gelato


Ed è qui che Pif inizia la sua battaglia simbolica, quella per cui tutti dovremmo batterci, quella per cui garantire che persone normali ma straordinarie come lo scrittore napoletano possano mangiare un gelato dove e come vogliano, senza bisogno di una scorta, senza bisogno di una pianificazione che durerebbe mesi.

Saviano racconta di come una volta in aereoporto una signora si stupì a tal punto di vederlo che esclamò:

prego ogni giorno per te e tu invece te ne vai in giro?

Saviano capì che il suo mito era legato al fatto stesso che fosse un morto che cammina. Il fatto di poter prendere un aereo come un comune cittadino era visto come un abominio da alcune persone.

Poter conoscere capi di stato e personaggi illustri, avere ottenuto la fama, non compensa i sacrifici fatti, non compensa gli affetti perduti e trascurati gioco forza 

In molti credono che Saviano sia sotto scorta perchè abbia scritto Gomorra.

Il motivo è diverso. 

Egli fu messo sotto scorta perchè durante una manifestazione a Casal Di Principe ebbe a dire:

Iovine, Zagaria (boss dei casalesi) andatevene.
Non vi vogliamo.
Non appartenete a questa terra.
Non siete degni di questa terra.
Andatevene.


La stessa frase detta in un salotto tv non avrebbe generato effetti. Detta nella piazza principale di casal di principe generò invece il gelo più totale e suonò come una condanna a morte per Roberto Saviano.

Da allora la sua vita è cambiata.

Costantemente minacciato, costantemente sotto attacco egli ha dovuto rinunciare alla sua giovinezza.

Mette i brividi realizzare quanto quest'uomo viva in condizioni pietose, disumane per il solo fatto di aver detto la verità, di aver fatto la cosa giusta.

Lottiamo allora, viviamo affinchè Roberto Saviano possa ordinare un cono gelato stracciatella e cioccolata.


Sort:  

Condivido tutto il post, sapevo di Casal di Principe, non potevo non sapere, sono cresciuto nel casertano, ho vissuto molti anni a Napoli, so cosa significa la camorra, al di là della serie tv che non amo molto.

Mette i brividi realizzare quanto quest'uomo viva in condizioni pietose, disumane per il solo fatto di aver detto la verità, di aver fatto la cosa giusta.

Che abbia fatto la cosa giusta o meno penso che Saviano se lo chieda tutti i giorni. Vivere sotto scorta è una cosa che non può essere ricompensata da nessun'altra, tanto meno dalla fama e dalla ricchezza, e non sempre dal pensare di aver fatto la cosa giusta. La cosa che ha fatto Saviano è sfidare il potere proprio dove il potere esprime tutta la sua forza, mi ricorda il ragazzo che fermò il carro armato in piazza tiennammen (in questo caso è molto probabile che sia il ragazzo che il militare che guidava il carro armato siano stati fucilati).

Saviano a Casal di Principe... un ragazzo davanti a un carro armato, guardare negli occhi il potere, senza paura... coraggio o incoscienza? Io direi la forza delle proprie convinzioni, dei propri principi.

Saviano uno dei miei scrittori preferiti
*Attore protagonista in un movimento di denuncia che può essere paragonato solo al combattere contro i mulini a vento
Mi sono appassionato a lui da Gomorra

In Italia riusciamo ad assolvere il ladro e condannare il pollo come disse lo stesso Saviano.

Conosco Saviano e ricordo l'intervista di Pif che vidi integralmente.
Fa gelare il sangue nelle vene pensare che ancora oggi accadano cose del genere ma in alcune zone d'Italia è la realtà quotidiana.

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