Non solo effetto Placebo, Vi presento Nocebo

in #ita6 years ago

Chi di noi non ha mai sentito parlare del famoso effetto placebo?

Almeno una volta avremo sentito una notizia al riguardo o ammirato una scena di un film dove malati immaginari trovano sollievo in flebo piene di soluzioni saline o magari avrete avuto un amico o un parente particolarmente avvezzo a sentirsi male, particolarmente ipocondriaco salvo sentirsi meglio miracolosamente alla prima pillolletta ingerita.

L'enciclopedia Treccani definisce placebo:

Una preparazione a base di sostanza inerte che viene somministrata soprattutto per gli effetti psicologici che può avere sul paziente, oppure per eseguire confronti con farmaci efficaci in una serie di esperimenti clinici. L’effetto p., ossia la reazione psicologica e fisiologica del paziente alla somministrazione di un placebo, è influenzato da numerose variabili: personalità del paziente, qualità del rapporto tra malato e medico, livello di collaborazione e di empatia del personale infermieristico, condizioni ambientali. È ormai generalmente ammesso che, nella maggioranza dei casi, gli effetti indotti da un farmaco attivo derivino non soltanto dall’azione peculiare del farmaco stesso ma anche, sebbene in minor misura, da una componente psicologica suggestiva, della quale si possono rintracciare molti esempi nella storia della medicina. 

In parole povere una persona malata o meglio che creda di esserlo, prova sollievo o addirittura non avverte alcun sintomo in seguito alla somministrazione di uno pseudofarmaco che in realtà farmaco non è e dunque non avrebbe dovuto e potuto curare un'eventuale sintomatologia precedentemente riscontrata nel soggetto malato.

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Tonnellate di libri sulle cause di questa allucinazione patologica che il nostro corpo offre guidato dalla nostra potentissima mente, miriadi di esperimenti fisiologici e psicologici e centinaia di sequenze iconiche con protagonisti malati immaginari nelle varie commedie degli ultimi 30 anni. L'effetto placebo è diventato parte della nostra cultura oltre ad essere parte integrante del patrimonio scientifico della letteratura medica.

Eppure esiste un fenomeno complementare, duale o forse opposto ad esso, un parente stretto, un cugino, forse addirittura un fratello di cui raramente, forse mai si sente parlare:

Vi presento l'effetto Nocebo!

Ne ho sentito parlare qualche giorno fa mentre guardavo una puntata di Legion. Le immagini di Noah Hawley, accompagnate dalle parole di Oliver sono state sicuramente più esplicative e visivamente ammalianti rispetto alla noiosa spiegazione scientifica o colloquiale che potrei fornirvi io, ma prendendo spunto da li vorrei portarvi a conoscenza del fratello trascurato del nobile effetto placebo. Il bello delle serie tv, dei film, dei documentari è che spesso la curiosità non si esaurisce nella visione di quello che passa sullo schermo ma nasce proprio da esso spingendoti ad informarti su cose di cui fino a 2 minuti prima non conoscevi l'esistenza. Questo è quanto è accaduto nella fattinspecie.

Laddove l'effetto placebo offre conforto, sollievo, cura il suo parente nocebo offre l'esatto contrario, generando dolore, malesseri fisici e mentali, alterazione della percezione. In Legion il paragone veniva effettuato con un'idea, una metafora che ci ricorda il Nolaniano "Inception", un idea talmente contagiosa da diventare virale, un disturbo immaginario percepito da una persona che era talmente potente da indurre le altre persone a convincersi di averlo.

Ecco a voi l'effetto nocebo

Non ho problemi al ginocchio ma mi convinco di averli, non ho dolore al petto ma mi convinco di averli. Un'ipocondria patologica, che risucchia chi ne è affetto in un vortice di convinzioni errate che partono dal cervello e si tramutano in reale dolore, reale patologia, reali situazioni di malessere.

Il cosiddetto Nocebo non è altro che un danno collaterale, un effetto collaterale. Avete mai letto degli eventuali effetti collaterali dovuti all'assunzione di questo o quel farmaco?

E' stato dimostrato che a volte se ci soffermiamo troppo a pensare a quegli effetti quando assumiamo un farmaco possiamo indurre tali reazioni nel nostro organismo anche qualora essi non fossero il risultato, non fossero l'espressione di quella pillola, di quello sciroppo, di quell'iniezione che abbiamo appena fatto.

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Da uno studio pubblicato sulla rivista Science emerge un particolare tanto curioso quanto inquietante. Alcuni esperimenti hanno evidenziato come, non solo in alcuni pazienti venissero riscontrati degli effetti collaterali, ma addirittura che essi fossero più ripetuti e più vistosi qualora il farmaco somministrato fosse particolarmente costoso.

In pratica l'essere umano tende ad essere influenzato dal prezzo, anche quando si parla di effetti collaterali immaginari.

L'esperimento

Gli studiosi hanno "adescato" le loro "cavie" con una mossa davvero furba, ovvero dividendo i pazienti in 2 macrogruppi e fornendo a tutti lo stesso prodotto, nel caso particolare parliamo di una crema contro il prurito. Ad entrambi i gruppi di persone è stato detto che la crema avesse un effetto miracoloso contro il prurito ma che potesse abbassare la resistenza al dolore come potenziale effetto indesiderato, provando in qualche modo ad indurre e stimolare l'effetto nocebo trasversalmente. Per comprendere se tra i fattori ci fosse anche un ipotetica correlazione con il prezzo del farmaco hanno presentato ad un gruppo il farmaco in una confezione particolarmente accattivante e costosa, millantando prezzi esorbitanti per la singola scatola, lasciando all'altro gruppo, invece, una banalissima scatoletta da banco.

Ebbene il gruppo al quale è stata somministrata la crema "costosa" ha avvertito effetti indesiderati maggiori rispetto al gruppo al quale è stata somministrata la crema da banco. I primi rispondevano più rapidamente al test del dolore. In qualche modo la loro attesa al dolore eccitava alcune aree del cervello, inducendo i soggetti a provare dolore ben prima che esso si manifestasse.

Gli scienziati hanno poi sottoposto i soggetti ad una particolare risonanza magnetica isolando un ipotetico circuito cerebrale che partiva dal midollo per finire in alcune aree della corteccia prefrontale, attivando una risposta intempestiva agli stimoli esterni.

Ricorderete quella famosa pubblicità che recitava:

L'attesa del piacere è essa stessa il piacere.

A giudicare da questi studi potremmo rivederla e tradurla in un più Nocebico:

L'attesa del dolore è essa stessa il dolore!



Di seguito potrete trovare le mie fonti principali:


https://www.focus.it/scienza/salute/che-cos-e-l-effetto-placebo

http://www.treccani.it/enciclopedia/placebo/

https://www.focus.it/scienza/salute/nocebo-effetti-collaterali-del-placebo


Sort:  

ecco adesso non so più se ho male veramente ho meno.... maledizione! :)

Ah ah bel problema!
Adesso scattan le paranoie

Grazie davvero, mi fa piacere!

Confesso, ho letto solamente adesso l'articolo perché il titolo parlava chiaro: Legion xD Ieri serva ho finito di vedere la puntata (ne avevo visto solo qualche minuto, prima di leggere l'articolo, il tempo necessario per sapere di nocebo).
Ora mi accorgo che avrei potuto leggerti subito! Avevo il timore di beccarmi qualche spoilerata aahahha!
Detto questo, articolo come sempre interessante e ben curato!Purtroppo la nostra mente può prendere facilmente in giro il nostro corpo, in senso positivo (placebo) e negativo (nocebo). Conoscere alcuni dei meccanismi può però aiutarci a limitarne l'impatto!
Vedremo se Legion sarà fonte d'ispirazione per qualche altro bell'articolo! ;)

Che bel commento! Grazie!
Legion fa venire voglia di scrivere, di pensare, di ammattire!
Son sicuro che ispirerà ancora e ancora! Piaciuto finora?

Sì, Legion è una fonte infinita di ispirazione e il taglio che stanno dando a questa seconda stagione mi sembra fantastico, delirante ma con una lucidità che spiazza. La sto seguendo a piccole dosi, quando sono carica e attenta ne vedo una puntata e sono entusiasta! Mi è piaciuto? Mi sta entusiasmando! Sono più che certa che scriverai altre belle robe su questa serie :)

La mente... quanta potenza! Molto interessante @serialfiller, conoscevo l’effetto nocebo ma non l’esperimento citato. Bellissimo articolo, complimenti!

Grazie mille!

Complimenti per l’articolo! L’ho trovato davvero interessante, anche dal momento che studio queste cose e sono la mia passione, complimenti davvero anche per la parte estetica e la scorrevolezza!! 😊

Ti ringrazio!

La mente può essere il nostro peggior nemico nella percezione del dolore.
Spesso ciò che per molti risulta essere molto doloroso per altri invece appare solo come un disturbo.
La soggettività e l'abitudine a convivere con un problema fisico può portare ad una sottovalutaziono o una sopravvalutazione.
Le serie Tv sempre alla base di tutto, TOP!!

Partire dalle serie tv per poter viaggiare con la mente è un requisito fondamentale o finisce per essere solo qualcosa di fine a se stesso se non ci ispira curiosità.

Ciao serialfiller
Interessante e ulteriore dimostrazione della forza che può avere il ns strumento primari, che è la ns mente.
"Strumento" se la conosciamo e se impariamo a gestirla. Altrimenti diventa un arma a doppio taglio... o addirittura può diventare il ns peggiore nemico.
Bello, Grazie del post

La mente è uno strumento potente e devastante. Chissà cosa saremmo in grado di fare se sfruttassimo appieno ogni sua possibilità.
Grazie dell'apprezzamento.

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