Is This The Life You Really Want?

in #ita6 years ago

Sono un'amante della fantascienza e in particolare dei viaggi nel tempo, un'interesse non solo filmico ma anche scientifico. Sono essi possibili? Cosa succederebbe se tornassimo indietro nel tempo o viaggiassimo nel futuro? Esiste davvero il cosiddetto butterfly effect? Se uccidessimo nostro nonno prima che concepisca nostro padre allora noi non nasceremmo mai, e se cosi fosse come faremmo a tornare indietro nel tempo e uccidere il padre di nostro padre? Paradossi su paradossi che sarebbe bello toccare con mano e capire come va a finire.

Ma un crononauta dovrebbe teoricamente affrontare anche altri tipi di dilemmi se davvero riuscisse a tornare indietro nel tempo. Domande e drammi di tipo prettamente filosofico.

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Immaginate di tornare al momento del vostro primo passo, del vostro primo bacio, del vostro primo errore, del vostro primo esame, del vostro primo dramma e cosi via. Se foste in grado di ritornare lì e di poter cambiare quel momento, anche quello che rimpiangete di più, riuscireste ad avere la forza per cambiarlo?

Ci sarebbe in voi la spinta necessaria e il coraggio di modificare un dato evento e dunque modificare voi stessi. Ogni evento determina una serie di cambiamenti in noi, sopiti o meno che ci definiscono. Cambiare il corso degli eventi, dei nostri eventi significa modificare la nostra esistenza, il nostro carattere, in poche parole la nostra vita.

Tutti abbiamo momenti fissi nel tempo che rimpiangiamo, quel lutto che non avremmo voluto avere, quella parola che avremmo voluto dire, quel gesto che non avremmo voluto compiere, quell'esperienza che avremmo voluto fare e son sicuro che tutti abbiamo pensato almeno una volta : "Se potessi tornare indietro nel tempo!"

Personalmente sono più affascinato da un'altra astratta possibilità, quella dei multiversi ovvero la possibilità di vedere la strada che abbiamo percorso biforcarsi in infinite vite determinate dalle varie scelte che abbiamo compiuto nei punti focali della nostra esistenza. Infinite sliding doors che si aprono di fronte a vite mai vissute e completamente ridefinite da scelte mai fatte.

Vorrei tornare indietro nel tempo a quando essere giovani significava davvero sentirsi giovani, sentirsi invincibili e pensare di avere una vita lunghissima davanti, infinite possibilità davanti.

Gli anni passano, si commettono errori e scelte discutibili e il futuro si restringe sempre più con un cono di possibilità sempre meno ampio, volenti o nolenti. 

Ma siamo sicuri che quelli che consideriamo errori sono davvero errori?

Come facciamo ad esserne certi? Chi può darci questa sicurezza? Sarebbe bello tornare indietro a quel momento e vedersi aprire una porta con il percorso alternativo, skippare velocemente il nastro della vita 2.0 che non abbiamo mai vissuto e capire.

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Milan Kundera diceva che per capire quale possa essere la scelta giusta da compiere in ogni situazione bisognerebbe vivere 2 volte almeno e compiere ogni volta la scelta opposta a quella che abbiamo effettuato nella prima esistenza. A quel punto dovremmo aspettare di morire e rinascere la terza volta. Solo con la terza vita avremmo davvero evidenza di quale potrebbe essere la scelta giusta da fare nelle varie combinazioni che la vita ci proporrà.

Nella vita il rimpianto è inevitabile ma in fondo le scelte che compiamo ci portano ad essere quel che siamo. Sarebbe più interessante osservare le nostre vite esternamente qualora avessimo sfruttato differentemente il nostro libero arbitrio. Forse molte certezze crollerebbero, forse alcuni rimpianti svanirebbero e forse alcuni capisaldi che hanno contraddistinto la nostra vita sarebbero rimessi in discussione da noi stessi.

La nostra mortalità ci rende unici, l'immortalità sarebbe un fardello troppo grande per chiunque. Riviverci potrebbe essere una giusta strada per capire i nostri errori e goderci a fondo gli anni che ci rimangono. 

E se riuscissimo a tornare indietro e capire i nostri errori riusciremmo davvero a prendere le giuste contromisure una volta tornati ad essere noi, oggi, in questo esatto punto dello spazio-tempo dove la nostra essenza è la gigantesca impronta digitale che stiamo lasciando nell'universo?

Credo che il punto non sia nelle singole scelte ma sia nella curiosità di vedere come avremmo vissuto la vita con degli approcci diversi.

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Chi non vorrebbe vedere come sarebbe andata a finire se avesse vissuto una vita all'avventura? Una vita senza paletti e senza conformismi?

Chi non vorrebbe vedere, viceversa, dove sarebbe arrivato se avesse applicato una disciplina e un metodo rigoroso ai propri studi fin da piccolo, alle proprie passioni, con costanza e perseveranza?

Chi non vorrebbe vedere magari una vita parallela fatta di sregolatezza o al contrario di benevolenza estrema?

Una vita più amorevole o una vita più cattiva, una vita più sportiva o una vita più sedentaria, una vita all'estero o in paesino, una vita in metropoli o una più bucolica?

Un gigantesco What If esistenziale che potrebbe sconvolgere la percezione che abbiamo di noi stessi e delle nostre esistenze.

Fresco di concertone memorabile prendo in prestito le parole che danno il titolo all'ultimo album dell'immortale Roger Waters e che ho rubato per dare il titolo a questo post.

Siete sicuri che vivendo più volte, vedendo biforcare la vostra vita e trovandovi di fronte alle infinite possibilità mai colte, guardandovi allo specchio rispondereste affermativamente alla domanda:

Is This The Life You Really Want?

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Appena ho iniziato a leggere di getto mi è venuto in mente che se fosse possibile lo farei subito, di errori a partire dall'adolescenza, ma forse pure prima, ne ho fatti migliaia; poi però ho pensato che oggi sarei diverso, non avrei conosciuto mia moglie e non avrei i miei figli, almeno per come sono ora e che non cambierei mai con nessuno! Quindi ho pensato: ok, cambiamo solo gli errori recenti. Ma anche qui chi mi dice che un domani non sarò contento anche di questi? Quindi sai che faccio, mi riguardo Ritorno al Futuro per la trentesima volta e basta :)

Molto bello quello che hai scritto!Io di errori anche ne ho fatti, ma non avrei incontrato il mio meraviglioso marito magari tornando indietro nel tempo per correggerli.

Molto bello quello che hai scritto. Anche io ho commesso degli errori in passato, ma se sono serviti per incontrare il mio meraviglioso marito, va bene così, non tornerei a correggerli, ma solo a dire a me stessa di cercarlo molto molto tempo prima.

Un dilemma che si presenta spesso. E se avessi deciso diversamente? E poi, come dici tu, sono davvero errori quelli che si compiono o sono i punti di partenza per diventare migliori. Immagino che ti abbiano affascinato i tre episodi de "il ritorno al futuro"???
Ciao

Michael J Fox sullo skate era il mio easy rider come recitava il verso di una canzone di qualche anno fa:)

Esatto! Un film che ha fatto epoca.

Bel post e come chicca finale il riferimento ad un grande artista , coma oramai saprai da amante del buon Rock e dei mitici Pink menzionare Waters , se non lo hai ascoltato ti consiglio il suo disco “Amused to Death” ti dico solo che alle chitarre c’è Jeff Beck ed Il blues si sente eccome.

Ascoltato e visto dal vivo ieri sera. Sono ancora in uno stato di trascendenza.

Mi fa piacere sapere che eri ad Assago e se non erro oggi replica.

Non sbagli.
Esperienza meravigliosa.

confermo...mi sono beccato il traffico delle persone che andavano al concerto mentre io uscivo da lavoro

Mi dispiace , però meglio il traffico per un concerto di Waters che per altri presunti cantanti no ? 😉

Parla un demone:

Questa vita, come tu ora la vivi e l’hai vissuta, dovrai viverla ancora una volta e ancora innumerevoli volte, e non ci sarà in essa mai niente di nuovo, ma ogni dolore e ogni piacere e ogni pensiero e sospiro, e ogni indicibilmente piccola e grande cosa della tua vita dovrà fare ritorno a te, e tutte nella stessa sequenza e successione - e così pure questo ragno e questo lume di luna tra i rami e così pure questo attimo e io stesso. L’eterna clessidra dell’esistenza viene sempre di nuovo capovolta e tu con essa, granello della polvere!

Dall'immaginazione e filosofia di Nietzsche non poteva che nascere una teoria opposta (Another side of the moon), inquietante e minacciosa.

Bell'articolo, spero nei prossimi giorni di trovare il tempo per un commento un po' più solare (anch'io sono appassionato dalla fantascienza, appassionato un po' deluso dalle offerte attuali - cinema e libri).

Gran bell'accostamente.
Sulla fantascienza al cinema noto una rinascita o meglio la noto soprattutto in tv. Westworld Docet.

Davvero un bel dilemma quello che scaturisce da questo post...Chissà...non ne sono affato sicuro che la risposta è SI...

se siamo qui è perchè nella vita vissuta finora abbiamo fatto un certo percorso, costellato di cose belle e cose meno belle, di colpi di genio e di cazzate epiche...ma siamo qui.
non cambierei una virgola di quello che ho fatto finora, nel bene e nel male. e mi appresto a fare altri colpi di genio ma sopratutto tante altre cazzate :)

Rileggendo il tuo articolo mi è tornato in mente Ritorno al Futuro, in cui Marty torna nel 1955 grazie alla macchina del tempo costrita dall'amico Doc. Una volta arrivato Marty cerca di condizionare (ma non troppo) il suo stesso passato: i suoi genitori sono indifferenti l'uno a l'altro, ma perché Marty nasca devono conoscersi, fidanzare e sposare.
Uno dei ilm più belli degli ultimi anni '80.
Bell'articolo!
Back_to_the_Future_film_series_logo.png
CC0 Creative Commons, Fonte

grazie @moncia90.
Quanto è stato importante Ritorno al futuro per la nostra contemporaneità?
Sei già il secondo a citarlo! Qualcosa vorrà dire no? Che trilogia, Zemeckis un visionario.

Un post bellissimo, che voglio condividere. Un argomento davvero affascinante e intrigante, ben trattato.

Grazie @fulviaperillo! Lo apprezzo molto.

Ciao @serialfiller! Molto interessante e stimolante questo post. Personalmente non vorrei proprio tornare indietro, sarebbe una grande fatica e non mi risparmierebbe di certo rispetto al vivere altre esperienze negative o fare altri 1000 errori... guardo dritta davanti a me, con il mio bel bagaglio di esperienze e di errori che mi hanno aiutato a crescere e ad essere la persona che sono.
Dopodiché penso che ci sia sempre margine per provare a vivere cose che fino ad ora ho lasciato da parte, di recupera sogni del passato e renderli realtà o ancora, di provare a pensare cose che, in passato, non avrei mai preso in considerazione.
E poi mi chiedo, ma se davvero si potesse tornare indietro, secondo te ci si potrebbe andare con la testa di oggi? Perché con la testa di allora sarebbe dura riuscire a decidere qualcosa di diverso ;)

Bella domanda @isakost.
Sarebbe bello tornare indietro con la maturità raggiunta da anni di esperienze gia fatte, limare gli errori laddove possibile e tuffarsi diversamente in vecchie (o dovremmo dire nuove) esperienze.
Chissà!

Eh già. Il punto è proprio questo. Tornare indietro con la testa di adesso avrebbe poco senso, con la testa di allora non porterebbe cambiamenti ...

Questo post è meraviglioso. Hai centrato in pieno le riflessioni che faccio certe volte. Grazie, non potevi spiegarle meglio!
Un saluto caro!

Grazie a te per aver trovato il tempo di leggerlo.

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