Deadpool concede il Bis, ed è tutto troppo uguale

in #ita7 years ago (edited)

L'arrivo nel 2016 di Deadpool sugli schermi di tutto il mondo è stato un po quello che Carl Lewis fu per l'atletica leggera: una rivoluzione.

Il discorso deve ovviamente essere ristretto ai cinecomic, un genere che a dispetto di quanto affermato negli anni dai detrattori, sembra essere tutt'altro che in declino. E' anzi approdato ad una nuova giovinezza con prodotti sempre più ambiziosi, sempre più brand in campo e investimenti che fanno dei cinecomic i nuovi colossal hollywoodiani.

Nell'eterna lotta Marvel / DC Comics, stravinta dalla Marvel fino a questo punto se volete sapere la mia, si è inserito un prodotto che anche a livello commerciale non è etichettabile.

Deadpool nasce, infatti, dalla colonia degli X-Men prodotto della Marvel mai confluito nell'universo espanso di Iron Man e Thor, solo per citarne alcuni, e che grazie all'acquisizione della Fox aveva costituito un mondo a se stante.

Ed è stata proprio la Fox a dare vita al supereroe rosso sangue con un'intuizione geniale che nel 2016 ha sconvolto il mondo del cinema fumettistico.

Fino a quella data eravamo stati abituati a pensare ai supereroi come persone gentili, spiritose, forzute e magari anche di bell'aspetto capaci di mettere sempre i loro poteri al servizio degli altri. I topoi di genere individuavano nella figura del supereroe un uomo capace di "trionfare" contro il male senza bisogno di ricorrere all'omicidio, senza mettere mai in pericolo gli altri e riuscendo sempre a prevalicare su qualsiasi difficoltà.

Tim Miller ribalta tutto questo e compie il miracolo di mettere in scena un supereroe brutto, violento, senza regole morali, dissacrante e senza peli sulla lingua.

Un film vietato ai minori di 18 anni per indetenderci.

E non era tutto.

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Il successo di Deadpool era stato dovuto soprattutto alla capacità di generare un vortice di citazioni e riferimenti metatestuali che hanno fatto sussultare il cuore di ogni Nerd che si rispetti e lo han fatto con un piglio verbalmente scorretto e formalmente irriverente.

E cosi il film era stato tutto un tripudio di frecciate alla Marvel, alla Fox stessa e soprattutto verso gli X-Men, rei di non aver mai puntato sulla valorizzazione di DP.

Per il secondo capitolo delle avventure dedicate al giustiziere mascalzone il timone è stato passato dalle sapienti mani di Tim Miller a quelle di David Leitch, regista di John Wick (che viene citato e preso in giro nel film) e dell'ottimo Atomica Bionda con Charlize Therone.

Ryan Reinolds saldamente nei panni di Deadpool è qui in veste anche di produttore e sceneggiatore.

E' lui la forza trainante di tutto, il motore dell'azione e l'unico attore che si riesce a immaginare per quel ruolo.

Sue le battute più belle (geniale l'autocitazione sul pessimo Green Lantern che lo vide protagonista) e suoi sempre i momenti più eccitanti di tutto il film.

Cosi come era gia avvenuto nel 2016 anche in questo caso i villain sono molto sfumati e fungono più da spalla al mattacchione in rosso che da veri antagonisti. Josh Brolin smette i panni di Thanos ( a proposito che brividi e risate alla citazione di Thanos da parte di DP) e veste quelli di Cable, personaggio molto ridimensionato rispetto al villain di Infinity War ma sempre ben interpretato dal premio Oscar.

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Oltre ai fidati T.J. Miller, Morena Baccarin e Karan Soni questa volta troviamo anche un nuovo gruppo di "supereroi" assoldati (tramite linkedin) da DP per fronteggiare le ultime avversità.

Momenti di pura ilarità quelli che vedono coinvolte le nuove reclute con il personaggio di Peter assolutamente clamoroso. La solita stupida idea geniale che vede un uomo qualunque presentarsi al colloquio per essere parte della X Force senza avere un briciolo di superpotere.

Esilarante.

Tra le new entry spicca Zazey Betz (gia vista nella meravigliosa Atlanta recensita qui e qui) che porta una ventata di freschezza e ulteriore spasso interpretando Domino.

Il film scorre velocissimo e i momenti divertenti si sprecano.

Successo garantito.

Botteghino sbancato.

Citazioni e riferimenti sempre meravigliosi e sprezzanti.

Tutto perfetto quindi?

Purtroppo no.

La sensazione che si ha vedendo Deadpool 2 è che la formula (vincente) del primo film non sia stata abbandonata ne smussata ne rivista.

Quello che ne risulta è un prodotto troppo uguale a se stesso, che si specchia e si riflette nella sua genialità, la sbatte in faccia e si crogiola dentro come un bambino rotolerebbe ore su un prato.

Se questo poteva essere fattore di sorpresa e giubilo nel primo film risulta essere, invece, abbastanza pedante nel secondo.

L'impressione è che questo secondo capitolo sia stato il punto di non ritorno.

Se anche il terzo dovesse ripetere la stessa (vincente) formula allora Deadpool potrebbe essere un franchise destinato a stufare.

Se nel terzo si dovesse mantenere, invece, la stessa prospettiva ma aggiungendo note e tonalità differenti a questo capolavoro del mondo dei cinecomic allora potremmo tornare a parlare appunto di capolavoro debordante e deflagrante.

Se Deadpool era stata una bomba totale e totalizzante questo Deadpool 2 conferma la freschezza e la frizzantezza del prodotto ma scade in una poca originalità puntando troppo sulla stessa originalità che aveva sconvolto il mondo dei cinecomic 2 anni fa.

Le frecciate a Batman e Logan non si contano in questo film ma da sole valgono il prezzo del biglietto. Per non parlare delle 2-3 scene che vedono Deadpool alle prese con gli "affetti" e i "tool di scena" del dottor Charles Xavier. 

Impagabili.

Perchè Deadpool è cosi, ti seduce e non ti abbandona mai, sorprendendoti ad ogni battuta e forse allora sarebbe meglio sperare che non cambi mai, che resti originale come la prima volta, fedele a se stesso, sempre e comunque.

O forse no?

Sort:  

Bel post caro, ho letto molte notizie che non sapevo e rendono il tutto ancora più interessante dopo aver visto il film. Concordo su Ryan Reinolds, è stato grande nelle vesti di Deadpool, non credo di poter vedere altri a coprire quel ruolo. E Peter? Era il suo preferito davvero troppo esilarante la vicenda.

Io sarò un po' banale per questo, ma le parole che pronuncia Deadpool verso la fine quando abbraccia Cable, che ora meglio non ripetere, sono morto dal ridere, ma non per la frase in se, ma perchè non credevo alle mie orecchie di poter sentire una cazzata simile in un film così XD.

A chi lo dici!
Quel duetto finale è stato allucinante.
In generale il film è una sequela di cazzate Nerd e autocitazioni che è difficile rendere cosi calzanti e mai forzate.
E' la forza di Deadpool, è il segreto del suo successo.
grazie per essere passato!

Skippo la seconda parte del post...lo voglio prima vedere :)

Diciamolo, mi aspettavo molto di più da Deadpool 2, mi sono divertita di più a osservare la sfilza di scenette ilari finali, che non il film in sé e per sé. Anche io ho notato che c'è stata una quasi sistematica ripetizione delle meccaniche messe in atto nel primo episodio, pensando che una banale riproposizione di ciò che aveva avuto successo, sarebbe bastata per ricreare il capolavoro.

Il vero Deadpool avrebbe chiuso il film all'inizio, uccidendo per sbaglio il tondo e focoso bamboccio in crisi preadolescenziale. Ecco, l'ho detto XD

Fa ridere, certo, gli spunti sono sempre gradevoli, ma a volte sembra che non ci sia altro oltre allo spunto.

Perché Deadpool è cosi, ti seduce e non ti abbandona mai, sorprendendoti ad ogni battuta e forse allora sarebbe meglio sperare che non cambi mai, che resti originale come la prima volta, fedele a se stesso, sempre e comunque.
O forse no?

No, per l'appunto, per me è un no chiaro e tondo perché mi sono sentita come sedotta e abbandonata: dopo la ventata di super novità e la sfrontatezza del primo, mi aspettavo altrettanta innovazione; e invece...invece mi ritrovo un Deadpool con le gambe piccole, invece che la mano, come nel primo film; un Deadpool che fa ridere ma che non ti restituisce nulla oltre la risata. Un Deadpool redento o comunque in cerca di una forma di redenzione. Che fa scorta del meritato successo passato, per suonare in sordina e campare di rendita. Insomma, uscita dal cinema ho proposto di rivedere, per l'ennesima volta, il primo Deadpool, per contrappasso, nel tentativo di ripristinare il mito.
Francis, che fine ha fatto Francis???

Le considerazioni sui singoli personaggi, però, sono diverse, nel senso che paradossalmente ho apprezzato di più i personaggi di contorno che non il protagonista; vince tutto l'indianino che alla fine va in killing spree, il mio eroe, degno erede di un Deadpool d'altri tempi.

My body is an instrument of death

E non dimentichiamoci di Peter e di Vanisher!

Insomma, diciamo che concordo con la tua linea!

Ecco, come spesso capita siamo daccordo.
Risate e citazioni come sempre eccelse ma tutto troppo stantio.
Un reboot più che un sequel in certo senso.
Grazie @nawamy!

Ho visto solo il primo, ed è stato semplicemente divertente in maniera allucinante, adorabile il suo modo di affrontare le situazioni, mi ha ricordato per certi versi "Hancock", con il mitico Will Smith e Charlize Theron, supereroe irriverente ed anticonvenzionale.
Il secondo non mancherò di vederlo, in compenso il tuo post è di ottimo livello, grande @serialfiller, validissima analisi del film.

Siamo dalle parti di Hancock è vero ma con una sublimazione totale del personaggio e della metatestualità che percorre.
Grazie @mad-runner

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