Dal Male Assoluto al Nulla Assoluto

in #ita6 years ago

L'Italia è un paese strano, direi masochista e politicamente direi al limite del grottesco, o forse il grottesco lo abbiamo superato da un pezzo.

24 anni fa abbiamo scelto Berlusconi, lo abbiamo fatto trionfare, abbiamo assistito ai suoi problemi giudiziari, abbiamo visto di che pasta era fatto politicamente, abbiamo capito che spesso la sua guasconeria sfociava in dittatura e leggi ad personam per tutelare i suoi interessi e tanto tantissimo ancora. In questi giorni è uscita la prima parte del film di Sorrentino sul Cavaliere e cosa ancora più importante è stata emessa la sentenza in merito alla trattativa Stato-Mafia, nella quale Berlusconi pur non essendo indagato ne esce moralmente e politicamente condannato. Egli era l'uomo a Roma della mafia Corleonese, con Marcello Dell'Utri a fare da ponte. Se volete qualche motivo, qualche ulteriore motivo per non dimenticare vi prego di leggere uno dei miei ultimi post.

Possiamo serenamente sentenziare che politicamente e socialmente il cavaliere è stato per l'Italia il male assoluto. Non sembriamo ricordarcene spesso. Basti vedere  il 12% delle ultime politiche per Forza Italia e il 12% con annessa vittoria di coalizione alle recenti regionali in Molise e Friuli Venezia Giulia.

Eppure nell'ultimo quinquennio l'Italia tutta, dai giovani ai professionisti, dai redattori di giornali alle tv sembrava pervasa da un sentimento di orgoglio nazionale, un vento di rinnovamento che aveva inondato tutta l'Italia e che veniva incarnato dal cosiddetto "Rottamatore" quel Matteo Renzi che in pochissimi mesi scalò i vertici della politica italiana fino a divenire presidente del consiglio dei ministri.

Un post recentissimo di @giolino, che non ho condiviso in gran parte nel merito ma che mi ha offerto molti spunti mi ha dato il là per dire la mia sull' ex(?) segretario del Partito Democratico.

Matteo Renzi è stato ed è un bluff.

Immagine priva di diritti di copyright

Un rottamatore rottamato che potrebbe essere definito statisticamente come uno dei peggiori politici della storia.

Eh si perchè  dalla famosa "non vittoria" di Bersani alle politiche del 2013 ad oggi il PD è stato in sostanza nelle mani di Renzi, e basta leggere i dati politici, abbandonare speranze e simpatie per rendersi conto che Matteo da Rignano è un re Mida al contrario, nonostante la narrativa renziana e i giornali di corte ci abbiano fatto credere di essere un popolo fortunatissimo ad avere partorito il nuovo Churchill.

Ecco a voi la cronostoria renziana:

  • Il PD di Bersani totalizza il 25% e circa 8.650.000 voti su scala nazionale alle politiche 2013
  • Il 18 gennaio 2014 Renzi, in odore di presidenza del consiglio sigla il patto del Nazareno con il condannato Silvio Berlusconi. Il patto fra Renzi e l'uomo interdetto dai pubblici uffici è articolato come un do ut des per riformare la costituzione in cambio di protezione degli interessi Berlusconiani
  • Il 22 febbraio 2014 Renzi dopo il famoso tweet indirizzato a Letta "Stai Sereno"(che personcina leale), diviene presidente del consiglio
  • Alle europee 2014 il PD ottiene il famigerato 41% ma "solo" 11 milioni di voti considerando la bassa affluenza
  • In questo momento Renzi ha in mano partito, senato, camera e l'Italia tutta. Potrebbe fare qualsiasi cosa e da uomo di sinistra sceglie di abolire articolo 18, precarizzare il lavoro, stuprare la costituzione, sventrare i diritti dei lavoratori, diventare amico di Confindustria e Marchionne, salvare e proteggere le banche, accerchiarsi di signor SI e non ottemperare a nessuna vera riforma definibile di sinistra
  • Nel giugno 2015 primi scricchioli. 6 regioni al voto. 4 vanno al PD ma in Liguria vince il centrodestra, proprio laddove Renzi si era maggiormente speso con la Paita. Vince in Puglia ma solo grazie alla leadership di Emiliano. Vince in Umbria e Toscana ma con appoggi esterni di liste civiche lontanissime da Matteo e in Campania difende a spada tratta lo sceriffo Vincenzo De Luca nonostante i numerosi capi d'accusa e la discutibile morale (l'inchiesta fanpage dei mesi scorsi insegna)
  • Nel giugno 2016 il PD perde clamorosamente 2 roccaforti come Roma e Torino
  • Inizia la volata verso il referendum costituzionale, voluto fortemente da Renzi. Una vittoria talmente scontata che l'ego del ragazzo di Rignano gli fa dire "se perdo il referendum mi ritiro dalla vita politica"
  • Il 4 dicembre 2016 il risultato del referendum è sbalorditivo. 59% votano NO, 41 SI. Renzi e governo in frantumi. L'Italia si è stufata.
  • Renzi si dimette a malavoglia dalla presidenza del consiglio ma non molla la segreteria del partito e piazza alla presidenza del consiglio un suo uomo, Gentiloni che sarà telecomandato da Renzi. Matteo ha mentito. Non ha mantenuto la promessa.
  • Nei mesi successivi Renzi perderà, oltrechè la faccia, tutti i comuni principali d'Italia e la regione Sicilia
  • Nella direzione nazionale che dovrà decidere i nomi dei candidati alle elezioni politiche Renzi blinderà tutti i suoi fedelissimi a partire dall'invotabile Maria Elena Boschi, finita in Trentino
  • Alle elezioni politiche del 4 Marzo 2018 il PD ultrarenziano raccoglie 6 milioni di voti ed il 18%
  • Anche qui aveva promesso dimissioni e ritiro. Arrivano solo le prime anche se sono una barzelletta unica.
  • Durante quella giornata perderà anche la regione Lombardia e otterrà la maggioranza relativa in Lazio
  • Nelle ultime settimane il PD non si riconferma alla guida di 2 regioni come Friuli e Molise


In buona sostanza in 4 anni Renzi passa da 11 milioni e 41% a 6 milioni e 18%.

Ha dimezzato i consensi.

La gente non percepisce più il PD come partito di sinistra ma solo come partito di sistema.

Fra le grandi città solo Milano resta a guida PD, tra l'altro con un sindaco non iscritto al PD e da sempre filo Berlusconiano nella sua carriera prima dell'avvento della politica.

A livello regionale il PD non ha in mano quasi nulla e laddove è presente è solo grazie a figure forti sul territorio come Zingaretti, Emiliano e De Luca.

La direzione nazionale è in mano a Renzi e ai suoi uomini, nonostante tutto e nulla lascia presagire che Renzi voglia l'interesse del partito o quello della nazione.

Come sempre il suo ego lo spinge a cercare il protagonismo, a soddisfare la sua mania di grandezza.

Se consideriamo che il famoso 41% era frutto di una mancia elettorale come gli 80 euro possiamo definire tranquillamente Matteo Renzi un perdente cronico.

Ma anche un bugiardo cronico, uno che ha promesso più volte di ritirarsi se avesse perso e non lo ha mai fatto.

Renzi ci sta prendendo in giro, lo dico soprattutto a quelli che credono ancora in lui.

Il fatto che ci sia poco da offrire intorno non deve spingerci ad accontentarci di Lui. 

Gli ultimi anni ci hanno dimostrato che se Silvio Berlusconi era ed è il Male Assoluto, Matteo Renzi è il Nulla Assoluto.

Siamo davvero cosi rassegnati al Nulla da votarlo ancora, da credergli ancora, da sperare ancora in lui?

Se cosi fosse allora saremmo davvero e giustamente condannati all'Oblio, al nulla, ovvero a Matteo Renzi da Rignano.

Sort:  

Mah, io sono un nostalgico degli anni 90 e quindi ho visto con simpatia Renzi perché (rottamazione a parte) scimmiottava Tony Blair con 20 anni di ritardo, quindi per me una delle poche cose interessanti della politica italiana.
Non mi ritengo di sinistra, quindi non mi interessa se il PD ora è di centro o quel che volete. E per fortuna ho sempre trovato partitini dell'1% da votare al posto del PD.

Renzi ha fatto anche buone leggi secondo me, questione di gusti. A me per esempio l'articolo 18 non ha mai spostato niente, neanche le unioni civili, ma mi piace che si sia finalmente fatto un passo avanti, e che sia successo in un governo con Alfano, e non in uno con Bertinotti.
Probabilmente era meglio aiutare chi non ha lavoro, piuttosto che dare 80 € a chi ce l'ha, ma di fatto ha tagliato della metà le tasse sui chi ha un reddito basso, non male.
Ci sarebbe dell'altro ma non è questo il punto.

Penso che si sia schiantato velocemente per lo stesso motivo per cui è asceso velocemente. Non c'entrano i contenuti politici, ma il suo carattere arrogante e i modi di fare spregiudicati, che vanno bene quando c'è da demolire i vari D'Alema che risultano 1000 volte più antipatici di lui.
Ma una volta al potere e occupato RAI e istituzioni (come tutti finora) diventa lui il bersaglio. Oltretutto, facendo l'errore di rompere il patto del Nazareno si è tirato addosso il fuoco di tutti; uniamolo al fatto che quando piove il governo è ladro.
Ha cercato di recuperare imitando pallidamente i sovranisti / populisti (europa sì ma non così / il referendum serve a risparmiare du lire) secondo me sbagliando totalmente sia sotto l'aspetto politico che sul "marketing".

Pannella descriveva il vecchio bipolarismo (Prodi VS Berlusconi) come i buoni a niente contro i capaci di tutto. Dico che con Renzi abbiamo visto il meglio che niente, che ha preparato l'avvento del vaffanculo (ora nella nuovissima versione moderata vada a quel paese).

Il PD è sempre stato un partito di sistema, come lo era il PDS e persino il PCI (beh io non c'ero ai tempi, ma mi sono fatto questa idea leggendo). Non credo esistano partiti anti-sistema, o meglio li devo vedere governare e fare cose anti-sistema, per crederci.

Comunque la crisi della sinistra (o meglio dei partiti tradizionali, non sovranisti / populisti) c'è in tutta Eropa e persino in USA si sono beccati Trump. Renzi non ha aiutato a risolvere la questione, cioè dare una risposta agli effetti collaterali della globalizzazione, dell'immigrazione e dell'UE (per chi ce l'ha). I nazionalisti hanno dato la loro risposta, che per me è sbagliata ma sicuramente è una risposta facile da capire e decisa (dazi, muri, via l'euro). Gli altri invece hanno risposto "no no, va tutto bene, non vi preoccupate". Non basta... ma Renzi in questo c'entra poco.

Sono daccordo solo su alcuni punti o meglio sono molto daccordo sulla visione generale, sulla lettura che dai. Poco daccordo sulla questione Renzi. Non lo reputo all'altezza, lo reputo arrogante e distaccato dalla realtà. Questo mi fa disdegnare tutto ciò che dice o che dice di fare.
Detto ciò grazie mille per il tuo intervento, mi ha sinceramente arricchito, quindi ben vengano queste analisi, sempre e comunque.
Grazie.

Racconto una storia:
Vedo Renzi e mi viene il disgusto
Fine
Breve storia VERA!!!
PS: quando ho scritto "disgusto" mi sono trattenuto.

Storia vera e condivisa, almeno da me.

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