CONTEST CREATIVO: UN LIBRO INDIMENTICABILE, recensione

Curiosando qua e là mi sono imbattuta nell'ultimo contest di @fulviaperillo
Il nuovo tema mi ha subito incuriosito.
Mi è venuto in mente solo un libro che potesse suscitarmi dei ricordi preziosi.

Il libro di cui vi parlerò è

Le Pétit Prince

di Antoine de Saint-Exupéry.

Potremmo definirlo un classico.
In questo post però cercherò di raccontarvi non solo un bel ricordo ma spiegarvi il motivo per cui resterà un libro indimenticabile e a come questa lettura possa rapportarsi alla vita di tutti i giorni.
Purtroppo non godo di buona memoria, ma uno dei pochi flash che conservo con tanta premura, ripensando alla mia infanzia è proprio legato a questo libro.

È l'ora di religione ed io non facendo religione ho 2 ore libere. Essendo bambina ovviamente non posso andarmene in giro da sola.
Sono in una piccola aula seduta ad un vecchio banco. Ricordo un colore caldo, forse il rosso, ma non ho idea da dove venisse, forse il colore del banco o delle copertine dei libri.
Le pareti sono occupate da diverse librerie a parte una dove c'è una finestra che dà sul giardino.
Fuori c'è il sole.
Accanto a me è seduta un'insegnante, stiamo leggendo il Piccolo Principe.

L'ho amato fin da subito come se avessi non so quale legame con questo libro.
Con l'ottica che avevo da bambina ovviamente non ho colto tutti i messaggi nascosti al suo interno, nonostante l'impegno della mia maestra.

Man mano cresco sono tanti altri i libri che leggo a scuola, ma continuo a portarmi dentro il ricordo di quella volpe.
Mi aveva davvero colpito!
Ricordavo solo qualche stralcio qua e là, ma è bastato per entrarmi nel cuore e restarci immobile per diversi anni.
Poi qualche anno fa mi torna quella curiosità legata alla volpe e non ricordando l'intera vicenda sentivo che mi stavo perdendo qualcosa.
Ho girato 2/3 librerie per trovare la versione che più mi piaceva.
Ne ho trovata una di un'associazione, di cui non ricordo il nome, che avrebbe devoluto parte del ricavato in beneficenza.
L'avevo trovato!
Volevo vedere se era ancora in grado di trasmettermi le stesse emozioni che mi aveva trasmesso da bambina.
Dentro di me sapevo che era una lettura piacevole, ma non mi aveva lasciato solo questo.
Sapevo di avere imparato qualcosa.
Cerco sempre di trarre il lato migliore delle cose e di conservarne l'utilità.
Ho notato fin da subito una certa amarezza e tristezza nella lettura, in età adulta, del Piccolo Principe.
Ma non perché fosse una cattiva lettura, anzi, perché rapportandolo al mondo contemporaneo mi è sembrato che quei valori si stessero perdendo.

È un libro per bambini ma scritto per arrivare ai "grandi".
Insegna a tornare bambini e quanto sia prezioso preservare il bambino che c'è in noi.

Tutti i grandi sono stati piccoli ma pochi di essi se lo ricordano.

Tutte le esperienze che ci hanno travolto dall'infanzia ad ora hanno modificato, plasmato, fortificato il nostro carattere e la nostra persona. Spesso non conosciamo il modo in cui si possa tornare bambini. Anzi, non ci poniamo neanche il problema perché la frenesia quotidiana non ci concede abbastanza tempo (o forse siamo noi che non valorizziamo il nostro tempo!?)

Gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Comprano le cose già fatte nei negozi. Ma siccome non esistono negozi che vendono amici, gli uomini non hanno più amici.

E poi perché tornare bambini?
Non siamo adulti?
Crescendo abbiamo perso molto.
Responsabilizzarci e vivere nel mondo reale in qualche modo ha alienato la nostra parte migliore.
La nostra spensieratezza è stata sostituita dalla perenne ricerca di soluzioni.
Il concetto di felicità è cambiato totalmente.
La nostra leggerezza è stata spazzata via dalle preoccupazioni di ogni giorno.
Il nostro spirito libero è stato sottomesso dalle regole imposte dalle nostre società.
Il nostro mondo fatto di favole e fantasia è stato distrutto dalla cruda realtà di un mondo malato e distorto dove il potere conta di più di una vita.

Non chiederti di cosa abbia bisogno il mondo.. Chiediti cosa ti rende felice e fallo. Il mondo ha bisogno di persone felici.

Questo libro insegna a spogliarci dell'Io adulto per calarci nell'Io bambino e riscoprendolo, aver modo di confrontarci.
Insegna a valorizzare un'amicizia, a coltivare un amore, a rispettarli e a prendercene cura.

È il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante.

Insegna a gioire delle cose vere, quelle che vanno oltre le apparenze.

Non si vede bene che con il cuore, l'essenziale è invisibile agli occhi.

Insegna che la vita è fatta anche di sacrifici e rinunce perché se non ci sono libertà e fiducia non possono esserci amore e amicizia.

Incredibile come l'autore abbia colto l'essenza di diversi concetti in un linguaggio così semplice.
È uno di quei libri adatti a tutte le età.
Lo consiglio vivamente!

Quando perdo di vista il vero valore delle cose mi immergo nell' illuminante capolavoro di Saint-Exupery. È sempre un toccasana per il mio umore.

Non ci si stanca mai del Piccolo Principe

È una follia odiare tutte le rose perché una spina ti ha punto, abbandonare tutti i sogni perché uno di loro non si è realizzato, rinunciare a tutti i tentativi perché uno è fallito.
È una follia condannare tutte le amicizie perché una ti ha tradito, non credere in nessun amore solo perché uno di loro è stato infedele, buttate via tutte le possibilità di essere felici solo perché qualcosa non è andato per il verso giusto.
Ci sarà sempre un’altra opportunità, un’altra amicizia, un altro amore, una nuova forza.
Per ogni fine c’è un nuovo inizio.

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Spero che la mia originale recensione vi faccia venir voglia di rispolverare questo capolavoro.

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Grazie, Sara.

LE IMMAGINI PRESENTI SONO UNA MIA CREAZIONE

@sarizzi