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RE: La community italiana su steemit: la mia analisi ed il mio ideale di community

in #ita6 years ago

Ho letto tutto il tuo pezzo un paio di volte e lo condivido sostanzialmente. Compresa la nota di amarezza che, in fondo, traspare.
Io, per forma mentale, cerco di semplificare però sempre tutto e, come ho già avuto modo di dire suggerisco di utilizzare le parole nel modo più corretto e di cambiare il punto di vista.
SPI è solo un “gruppo” con le sue regole, i suoi amministratori, staff, gruppo dirigente etc etc e i suoi obiettivi più o meno occulti. Ma pur sempre legittimi e non viola nessuna regola di Steemit.
SPI non è la “comunità italiana su Steemit”, non la rappresenta, e nessuno, dico nessun gruppo dentro Steemit, può arrogarsi il diritto di farlo in forma autonoma e autoreferenziale. Non funziona così.
Quindi sgombriamo il campo dal primo equivoco che, a mio parere, ha alimentato tante polemiche.
SPI è una iniziativa privata all’interno del libero mondo di Steemit e rappresenta soltanto se stessa. Ed è giusto che si organizzi come meglio crede. Ma NON è, e mai sarà, rappresentativa della comunità italiana su Steemit .
Per questa ragione devo dire che non sono molto interessata al tuo ragionamento sulla trasparenza.
Il fatto che molti italiani non facciano parte di SPI è una dimostrazione di quello che sostengo. Non è che, siccome non faccio parte di SPI, non appartengo alla “comunità italiana su Steemit”, eh! Tu stesso caro @cryptoitaly ci hai illustrato il tuo autorevolissimo e interessante percorso su Steemit.
Anche io ho il mio percorso, dentro OCD, con il mio blog e con @petals iniziativa quest’ultima con la quale da qualche mese, assieme ad @adrianobalan (NB, altro italiano eh!) , abbiamo deciso destinare le nostre poche risorse per sostenere la fotografia sui fiori che è un nostro interesse e piacere.
E’ molto interessante e condivido il tuo ragionamento sul fatto che collaborare e interfacciare su Steemit i vari progetti e le varie iniziative di cura e sostegno sia estremamente importante e su questo aspetto, devo dire che le varie balene , troppo spesso impegnate a votarsi fra di loro, o a sostenete inguardabili post, hanno una bella responsabilità…
Detto questo nessun suggerimento ma solo una preghiera. La si finisca di usare impropriamente il termine “comunità italiana” con riferimento a SPI che, come detto prima è solo un GRUPPO all’interno della Comunità italiana su Steemit. Un GRUPPO che, ripeto, faccia pure come vuole.
In proposito osservo che quello che è stato scritto da SPI nella piattaforma di solicitingpower (al fine di cercare deleghe di SP da parte di qualcuno) e cioè che “With Steem PostItalia we support the developing Italian community on Steem” è falso e fuorviante.
Non si dica infatti che SPI vuole aiutare “la comunità italiana su Steemit” perché SPI aiuta ( o fornisce servizi….) soltanto quelli che fanno parte del loro “gruppo SPI”.
Come dicevo prima legittimamente, naturalmente, e senza violare nessuna regola di Steemit.
Insomma utilizzare il terminine “community” per “comunità italiana ”, quest’ultimo termine inclusivo e più ampio e con un significato etico e etnico ben preciso, non mi sembra proprio corretto, in questo caso.
Iniziamo a dare il giusto significato alle parole che utilizziamo.
Ottimo post. Grazie @marcodobrovich per avermelo segnalato.

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Cara @sardrt d'accordo con tutto tranne che su questa frase:

Per questa ragione (intendi che SPI è un'iniziativa privata?) devo dire che non sono molto interessata al tuo ragionamento sulla trasparenza.

Invece penso che noi tutti, quando dobbiamo decidere se far parte di un gruppo o meno, dovremmo essere interessati alla trasparenza di quel gruppo. Il gruppo è libero di non essere trasparente, ma io come utente che può iscriversi o meno a quel gruppo chiedo che lo sia. Questo fatto, oggi nell'epoca del web, è un segnale di rispetto nei confronti degli utenti a cui il gruppo si rivolge. E questo segnale di rispetto deve secondo me interessare tutti (soprattutto se un'iniziativa privata è ambigua sul modo di proporsi).

Eh si...hai ragione @anedo . Ma è che io, per principio e carattere, difficilmente in un social, mi iscrivo ad un gruppo che ha più di due regole . Ecco il mio generale disinteresse per la specifica questione. Nun ce la posso fà...con esami, test, voti ponderati, asili, ...etc etc...Insomma io non voglio diventare un utente consapevole. Salutissimi.

😂 Da utente consapevole devo dirti che ti sbagli... si possono avere tante soddisfazioni... appena me ne ricordo una ti faccio sapere 🙄

SPI è solo un “gruppo” con le sue regole, i suoi amministratori, staff, gruppo dirigente etc etc e i suoi obiettivi più o meno occulti. Ma pur sempre legittimi e non viola nessuna regola di Steemit.
SPI non è la “comunità italiana su Steemit”, non la rappresenta, e nessuno, dico nessun gruppo dentro Steemit, può arrogarsi il diritto di farlo in forma autonoma e autoreferenziale. Non funziona così.
Quindi sgombriamo il campo dal primo equivoco che, a mio parere, ha alimentato tante polemiche.
SPI è una iniziativa privata all’interno del libero mondo di Steemit e rappresenta soltanto se stessa. Ed è giusto che si organizzi come meglio crede. Ma NON è, e mai sarà, rappresentativa della comunità italiana su Steemit .

Forse hai frainteso, in realtà hai fatto bene a puntualizzare. Nel titolo parlo di "la community italiana", ma con questa espressione non intendo SPI ma proprio tutto il gruppo italiano (come lo intendi te) presente su steemit, ed è a loro a cui è rivolto parte del messaggio.

Nella mia parte di analisi mi rivolgo a SPI che è una delle diverse community italiane (altre che conosco sono itastem, davinci etc) oggetto di tanto trambusto ultimamente.C'è parecchia confusione su cosa sia SPI, sui suoi obiettivi. Parte del problema è proprio questo. Mi spiego meglio: la non chiarezza in questo ambito da parte di chi gestisce la community, forse voluta forse no, semplicemente permette di poter fare quello che si vuole da un lato, e appellarsi allo spirito di gruppo dall'altro.

Nell'ultimo post di SPI, quello sull'utente verificato, io leggo:

community di SPI: una community nata per la crescita costante dei propri membri, basata sul rispetto reciproco e sulla genuina voglia di produrre qualcosa di significativo.

In realtà di riferimenti a SPI come una "community" sono tanti e sparsi in diversi post ufficiali. Quando le cose vanno male però, ho letto, sempre su canali ufficiali, esattamente ciò che hai detto te: ovvero che SPI è "un gruppo/azienda privata" e che agli utenti non deve interessare il perchè di alcune scelte. Onestamente tra community e gruppo, dal punto di vista terminologico, non credo ci sia grossa differenza in questo contesto. Per me SPI è una community privata fortemente piramidalizzata, se vogliamo definirla così. Ed è liberissima di essere così, ognuno può fare ciò che gli pare nel rispetto degli altri.

Grazie per il tuo intervento, è sacrosanto quello che hai puntualizzato: SPI non rappresenta tutto il gruppo italiano, non è "la" community ma è "una" community!

ecco..."una community" ossia un GRUPPO. Uso questo termine GRUPPO che, in italiano, rende meglio il senso delle cose. Anche perchè, come hai giustamente osservato anche tu, l'ambiguità è evidente nei fatti.

Grazie @sardrt, grazie @anedo, grazie ancora @cryptoitaly. Condivido là vostre riflessioni e considero molto importante che siano state espresse.
E anche il modo in cui sono state espresse, civile, circostanziato, garbato.

Ancora una volta condivido la tua analisi.

Insomma utilizzare il terminine “community” per “comunità italiana ”, quest’ultimo termine inclusivo e più ampio e con un significato etico e etnico ben preciso, non mi sembra proprio corretto, in questo caso.

Questo è un passaggio importante. Perchè il fatto di essere una minoranza linguistica nell'universo Steemit non da' il permesso di arrogarsi dei titoli auto-riconosciuti.

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