Pellegrinaggi: risolviamo i dubbi e mettiamoci in Cammino!

in #ita6 years ago (edited)

Il primo post che feci su Steemit, circa un mese fa, parlava delle origini del Cammino di Santiago e si concludeva con una giovane me, spaurita ma allo stesso tempo eccitata, all’inizio della sua prima esperienza di pellegrinaggio (Il cammino delle stelle-le origini). Ma cosa ho trovato in quel cammino che mi ha spinto a farne altri negli anni successivi? Posso dirvi, per adesso, che se penso a qualcosa che mi rende felice mi immagino con uno zaino sulle spalle, i miei scarponcini e gli immancabili bastoncini da trekking, a camminare per ore in un sentiero sconosciuto in mezzo alla natura, con l’obiettivo di arrivare alla “tappa” della giornata.

In questo post cercherò di dare informazioni più pratiche su questo tipo di esperienza attraverso le domande e le affermazioni più frequenti che mi sono state fatte e, perché no, proverò ad invogliarvi ad intraprendere il vostro Cammino.

In cosa consiste un pellegrinaggio?

Il pellegrinaggio, come tutti sapete già, consiste in un percorso totalmente a piedi (o con altri mezzi come bicicletta, cavallo o asino!) lungo un’antica via percorsa in origine da qualche Santo. Il più famoso, quello di Santiago, percorre tutta la Spagna partendo dai Pirenei, per una distanza di circa 800 km. Ai giorni d’oggi è quasi impossibile avere a disposizione abbastanza tempo per percorrerlo tutto (ci vorrebbe circa un mese), per cui molti pellegrini scelgono di farne solo una parte, tendenzialmente gli ultimi 100 km. Il mio consiglio, se non si ha abbastanza giorni, è di partire comunque dall’inizio (Saint-Jean Pied de Port, località in Francia in prossimità dei Pirenei) e godersi quei giorni a disposizione senza fretta. Infatti, la maggior parte della gente che parte la prima volta pensa a come sarà raggiungere Santiago, ma quando si è in Cammino ci si rende conto di quanto la “fine” perda d’importanza e di quanto valore abbia tutto ciò che c’è in mezzo.
Fare un pellegrinaggio dunque significa letteralmente camminare per ore e ore fino a raggiungere la tappa prefissata della giornata, che può essere una grande città o un paesino di non più di cento abitanti. Lungo la via sono molti i servizi adibiti ai pellegrini, partendo da chioschi sparsi per il percorso agli “Ostelli per Pellegrini” ossia strutture che, ad offerta libera o prezzi simbolici, forniscono un letto (di solito in camerate) e un tetto sopra la testa per la notte.

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Ostello lungo il cammino di Santiago: all'ingresso i pellegrini lasciano le loro scarpe.

Quanti sono i Cammini?

Ci sono davvero tantissimi cammini sparsi per il mondo, se vi informate potreste scoprirne uno proprio vicino casa vostra. Ad esempio in Spagna sono molti i percorsi per arrivare a Santiago (Cammino Francese, del Nord, Primitivo ecc.), in Italia la più famosa è la Via Francigena ma anche il Cammino di San Francesco, la Via degli Abati, la via degli Dei…insomma c’è da sbizzarrirsi!

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"Non sono religioso quindi il Pellegrinaggio non fa per me"

Si è soliti associare i Pellegrinaggi a dolci vecchiette che, armate di Rosario, camminano e camminano per ricevere la tanto agognata benedizione. In realtà non è per niente così.
Il Cammino o Pellegrinaggio può essere intrapreso per i più disparati motivi, c’è chi lo fa come appassionato di natura e arte, chi per mettersi alla prova, chi per motivi “spirituali”, chi per entrare più in contatto con se stesso e con gli altri. Tutti sul Cammino sanno che è così, anche le accoglienze di tipo religioso (gestite da frati o suore), che sono la maggioranza ma non le uniche, non si aspettano per forza il pellegrino credente e sono pronte ad aprire la propria porta a qualsiasi “credo” o “non credo”.
L’età media di chi percorre un Cammino è molto variabile, va dai bambini di 6 mesi (giuro che ne ho visti!) a persone di 80 anni. È il destino a scegliere chi incontrerete, questo ve lo posso assicurare.

"Non sono un atleta né uno sportivo, non ce la farei mai"

Altra falsa credenza da smontare. Il Cammino è per tutti, grandi e piccini, atleti e non. Ognuno può decidere di percorrerlo con i propri tempi e limiti, non c’è un chilometraggio stabilito al giorno, ciascuno può crearsi il proprio percorso “ad hoc”. L’importante è ascoltare sempre il proprio corpo, non è una competizione, è l’occasione in cui finalmente mente e soma possono ritrovarsi.
Il pellegrino “medio”, ossia non particolarmente allenato o sportivo, tendenzialmente percorre circa 20/25 km al giorno, ma anche questa cifra può tranquillamente variare. Lungo il percorso, come vi dicevo, potete trovare strutture d’accoglienza anche a distanze intermedie.

Ma perché dovrebbe piacermi camminare e faticare per tutti quei giorni?

La risposta a questa domanda è assolutamente personale, ognuno trova i suoi motivi per gioire del Cammino. Posso raccontarvi però ciò che io amo di questa esperienza.

Innanzitutto la mia sveglia di solito è presto (ma anche questa può variare), se prima dell’alba meglio, potreste trovarvi ad avere a che fare con degli spettacoli tipo questo qua sotto.

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Via Francigena

Svegliarsi presto ti permette di percorrere buona parte della strada senza sole, cosa molto ma molto gradita a tutti.

Uno degli aspetti impagabili che offre il Cammino è la completa alienazione dal mondo a cui siamo abituati e la riscoperta di bisogni primari e indispensabili. Tutto ciò che conta è camminare,completamente immersi nella natura, dove potrebbe capitarti di incontrare degli animali, o scoprire un’oasi nascosta. Si attraversano davvero posti splendidi, l’anima si ricarica con la più pura bellezza.

Sul Cammino le tue priorità cambiano, i vestiti non contano, il tuo aspetto è secondario, non a caso per intraprendere questo viaggio il tuo zaino deve essere leggero quindi contenere il minimo indispensabile.

Sul Cammino il cibo e l’acqua hanno un sapore diverso (ve lo giuro!); hanno il sapore godurioso di un dono prezioso, che solo un corpo stanco e affaticato può davvero apprezzare.

Sul Cammino senti di poterti fidare pienamente dell’altro. Il mio primo cammino l’ho percorso da sola e inizialmente ero un po' impaurita, ma la tensione iniziale è stata subito sostituita dalla fiducia verso gli altri pellegrini incontrati lungo la via, pronti a tenderti una mano o una barretta energetica al momento del bisogno.

Sul Cammino scopri cosa è la vera condivisione, quando ci si incontra in ostello tutti insieme e magari cucini tu per quelli più stanchi e indolenziti.

Sul Cammino in una settimana stringi amicizie con persone che ti sembra conoscere da una vita, e vi assicuro che quelle amicizie le porterete sempre nel cuore. Alcune persone non le rivedrete più, altre diventeranno dei punti di riferimento stabili, ognuno comunque occuperà il posto che deve occupare nella vostra vita.

Sul Cammino puoi incontrare l’Amore, e quando lo trovi lì non puoi non credere nel destino.

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Finisterre: la fine del mondo

Quindi zaino in spalla e lanciatevi in quella che diventerà l’esperienza più bella e indimenticabile della vostra vita!
Ah, dimenticavo solo una cosa…una volta provato non potrete più farne a meno!

Buen Camino a tutti.

(Tutte le foto pubblicate sono di proprietà dell'autore)

Sort:  

Come già detto nelle chiacchiere in discord il cammino è una delle cose che voglio fare.
Non sono religioso ma amo camminare, amo stare in mezzo alla natura e sono molto aperto mentalmente.
Il cammino lo vedo come percorso interiore oltre al fattore turistico e questo tuo post fa leva proprio sulla propria anima/mente/cuore.
Brava Rose, magari un giorno faremo un pezzo di strada insieme!

Esattamente, il cammino è proprio questo. Ognuno può viverlo come vuole e ad ognuno lascia un segno indelebile!

Bel post! Veramente!
Anche a me piacerebbe farlo..non tanto per il lato religioso, né tanto meno perché amo camminare, ma mi piacerebbe moltissimo fare questa esperienza. Chissà un giorno magari..

Quello che ho scritto è solo una piccola parte di quello i cammini rappresentano per me @pawpawpaw!
Non rimandare e parti appena possibile! :-B Rimango disponibile per qualsiasi curiosità e dubbio in più che vorresti chiarire!

Esattamente come @ciuoto non sono religioso, e proprio questo aspetto mi ha sempre frenato. Cioè, anche un eventuale vabbé ti accettiamo lo stesso non è che mi entusiasmerebbe. Però, spostando l'attenzione alla camminata in sé, ad una sfida con se stessi, al benessere derivante dal cammino (io amo anche correre), e il contatto con la natura, non vedo perché non dovrei ammorbidire la mia posizione.
Come sempre, scrivi benissimo e hai descritto perfettamente tutto quello che c'è da sapere!
Complimenti!

Ti assicuro che la maggior parte delle persone che ho incontrato lo facevano per motivi tutt'altro che religiosi, la cosa bella di questi percorsiè il poter essere se stessi con qualsiasi credo o non credo, con qualsiasi opinione, punto di vista, senza maschere di nessun tipo. In questi percorsi vince sempre la libertà personale e la condivisione. Per cui, come ho già detto anche a @ciuoto e @pawpawpaw, zaino in spalla e buttati! ;-)

molto bene allora!!!!!! :-D

a sto punto, @pawpawpaw, @mondodidave73, capitanati da @rosemery avviamoci verso un cammino

ah ah ah! grande!!
e complimenti a @rosemery per il postIT!!!

Voletieri!!ahah e scriviamo un blog comune ;-)

Stupendo post e viva il Camino
Bravissima @rosemery sei in costante miglioramento!

Grazie mille @nicola71!E' tutto merito dei consigli dei maestri ;-b

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