“Teneramente” (2018) è il terzo romanzo della giovane Claudia Veronesi che conquista definitivamente la critica del pubblico. La storia narra le vicende della famiglia Marelli, che si sviluppano attorno al forte personaggio di Nonna Berta, ormai vecchia e colpita da demenza senile. Nonna Berta non parla mai, e quando esce dal suo torpore è convinta di essere un supereroe che combatte gli alieni per salvare la terra. Si trasforma in un secondo e usa il suo sombrero per ripararsi dai raggi sputafuoco degli extraterrestri. Sua figlia, la signora Marta Marelli, ormai sull'orlo di una crisi di nervi, sta quasi per lasciare il marito e buttare all'aria la sua vita quando un imprevisto la blocca proprio sulle scale di casa con la valigia in mano. Non si sa ancora se questo sia stato un bene o un male per la sua famiglia, la scrittrice afferma che desidera scrivere un secondo libro ricominciando da questa scena e cambiando il seguito, stile sliding doors.
I suoi figli, Agata cinque anni, Tobia dieci e Elsa quindici, ne combinano di tutti i colori, alternandosi in modo impeccabile tra ilari scoperte infantili e terribili tragedie adolescenziali. Agata nella sua innocenza è l'unica ad ascoltare nonna Berta e a combattere con lei sotto il sombrero. Si scoprirà che la piccola, che inizialmente si pensava dotata di grande immaginazione, in realtà ha dei segreti reali che non svelerà fino alla fine. Tobia invece ha imparato l'arte zen: è vegetariano, fa meditazione alle sei del mattino e segue corsi di Thai Chi; è così diverso da tutti gli altri membri della famiglia che passa giornate intere a cercare prove della sua adozione. Elsa passa più tempo possibile fuori di casa, in piena sacrosanta ribellione. Scappa più volte di casa, ma quasi mai qualcuno se ne accorge, così un giorno decide di piazzarsi sul divano del salotto e finalmente tutti si fermano a guardarla attoniti e a farle un sacco di rimproveri e domande: in quel preciso istante capisce che forse nella vita è meglio essere ignorati che stare al centro dell'attenzione.
L'unico che non batte ciglio, ormai asuefatto ai fatti casalinghi, è il signor Ettore Marelli, impiegato pubblico, momentaneamente distratto dall'arrivo di una nuova e intrigante collega. Non è tipo da tradimenti lui, no, troppo faticoso, ma la bella Luisa lo incanta con i suoi occhi verde lago e quando le passa acconto non capisce più niente, tanto che lei è convinta che il povero Ettore abbia dei problemi mentali, trattandolo quindi con particolari attenzioni che non fanno altro che infuocarlo a dismisura.
E non dimentichiamo il gatto Lisandro che avrà un ruolo non marginale nello svolgersi dei fatti. Con la sua presenza infatti movimenta non poco l'andamento già frenetico degli spostamenti di tutti i membri della famiglia all'interno della casa, alla continua ricerca di cibo che nessuno si ricorda di mettere nella sua mitica ciotola verde, regalo speciale della stravagante zia Tilde di ritorno da un viaggio a Catmandù, che farà un'unica scoppiettante ma riparatrice apparizione nel libro.
La storia scorre veloce, dinamica, irreverente, divertente, con qualche sfumatura malinconica. I toni sono alti, le conseguenze non si fanno attendere e ogni capitolo porta un carico di novità. Gli episodi di vita quotidiana, anche se portati spesso all'estremo, fanno entrare il lettore in un vortice di emozioni che lo travolgeranno come un fiume in piena. Riderete e vi commuoverete, ma non preoccupatevi: nonna Berta, con i suoi super poteri, riuscirà a tenere stretta tutta la sua famiglia, teneramente.


L'autrice

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Claudia Veronesi nasce a Torino il 24 aprile 1987, in una giornata buia e tempestosa, ma con gran sorpresa di tutti diventa una bambina sveglia e vivace, e non un vampiro ululante alla luna. Cresce in simbiosi con la sorella Alice, di poco più grande di lei, tanto che sembrano gemelle, finchè la sorella si stufa e scappa a Bologna.
Claudia studia Filosofia a Ferrara, città in cui tutt'ora vive e insegna. Le piacciono i cartoni animati e gli marshmallows nella cioccolata. Si avvicina alla scrittura per sfida, partecipando a un concorso letterario che coinvolgeva gli insegnanti della scuola per cercare di fare colpo su un collega di cui si era invaghita, ma purtroppo non le è servito a nulla. In compenso è stata scoperta da un editore e pubblicata. Sostiene che i suoi alunni siano spesso fonte di ispirazione per le sue storie - non stentiamo a crederlo - e tiene un diario in cui scrive appunti e dettagli per la costruzione dei suoi personaggi. Le piace scrivere di ciò che vede, in ogni dettaglio, come se ogni frase fosse una fotografia. Divide il suo tempo tra lavoro e nipoti e quando può predilige viaggiare, è curiosa e indipendente. Ama giocare con le parole dice “e intrecciare vite come collane, per avere l'opportunità di sperimentare i comportamenti umani secondo mille sfaccettature diverse, scandagliare gli abissi dell'anima per poi tornare a galla trasformata”.
Ha scritto, nella stessa collana - IBAL (In Bocca Al Lupo): "Altamente consigliato" (2014) e "Non sono pronta per la prova bikini" (2016).



Grazie a @ilnegro per la bella iniziativa!