Montalbano sono! Artista Rubato, Artista Sognato - [Contest]

Prima di decidermi a leggere Camilleri ci misi parecchio. Forse perchè scriveva a metà tra italiano e siciliano e questo mi rallentava la lettura, io che i libri li mangiavo a colazione.
Poi è successo. Mi regalarono “La forma dell'acqua”, il primo romanzo poliziesco di Andrea Camilleri in cui compariva la figura del commissario Montalbano, e mi dissero “Comincia da qui”, come se chi mi aveva fatto quel dono sapesse che non sarebbe stato il primo.
Così feci e fu amore a prima vista, pardon, a prima riga. Le forme dialettali usate per scrivere, prima temute, mi risultano ora familiari come se fossi siciliana anch'io e le storie raccontate sono diventate parte della mia sognata vita parallela, aria fresca in agosto, una droga insaziabile. Fortuna che Camilleri, mio eroe, ne ha scritte tante e ancora continua a produrre instancabilmente, nonostante l'età e la cecità.

Per chi non lo conoscesse, non fosse anche solo per i film in tv, Salvo Montalbano è il commissario di Vigata, piccolo paese in provincia di Montelusa, entrambe città inventate ma identificate in Porto Empedocle e Agrigento, nella costa sud della Sicilia, isola meravigliosa in cui si sviluppano tutti i racconti di Camilleri.
Probabilmente è banale e non so se il personaggio di un libro possa essere considerato un'opera d'arte, ma avrei voluto essere io la mente e il cuore che lo ha fatto nascere e diventare l'uomo e il commissario che è diventato. Salvo Montalbano non ha per niente un carattere facile, anzi è scontroso e spesso burbero, introverso e dai modi piuttosto sbrigativi, ma, a dispetto di ciò, ha amici e colleghi fidati, che lo rispettano e lo accompagnano sempre nelle sue indagini e nella vita. E qui arriva il bello: Montalbano ama il suo lavoro quanto la sua terra e lo svolge sempre con impegno e umanità, senza dimenticare mai anche i casi che sembrano meno importanti. E non vuole lasciare la sua Sicilia e il suo mare per nulla al mondo. E' intelligente, arguto, intuitivo: il suo pensiero raccoglie le intere vicende come un grand'angolo, poi le analizza pezzo per pezzo, trovando i dettagli che non quadrano nel cerchio, fino a giungere alla soluzione dei casi in modo quasi inevitabile. Il suo agire va contro ogni convenzione, non sopporta la burocrazia, la falsità, la corruzione, l'uso delle armi. Non gli interessano pubblicità e carriera e si rapporta in modo ironico con i suoi superiori che stanno attenti solo alle apparenze e spesso si sporcano le mani con il fango della politica o della mafia.
Amo il suo amore per la buona cucina e le buone letture, il suo silenzio durante i pasti che suona come una forma di meditazione insieme alla sua consueta passeggiata al molo. Lo posso vedere, sentire, essere nei meccanismi del suo cervello che mai riposano.
Non è per nulla perfetto il mio Montalbano: fuma parecchio, si gode il buon vino nella veranda della sua casa, è metereopatico, ha una storia d'amore a distanza contorta e altalenante, ma sempre presente. Ha paura della vecchiaia che avanza: si interroga sulla vita, sul senso delle cose, su un Dio che gioca a nascondino con l'esistenza umana.
E infine è un uomo integro, tutto d'un pezzo, una persona che prende posizione, che non ha pauradi mostrare da che parte sta: dalla parte dei deboli, di chi è solo, di chi viene ucciso per nulla. Nelle sue storie applica costantemente una sua personale giustizia, una giustizia che spesso non coincide con quella della legge e pur di raggiungere la verità a volte infrange più di qualche regola. La verità è la sua parola d'ordine, sopra ogni cosa, sia essa pubblica o destinata a rimanere personale. La sua etica lo porta a confrontarsi costantemente con se stesso, la bruttura del mondo lo confonde e i suoi dialoghi interiori si fanno prepotentemente portatori di una coscienza pura. Anche se non dorme di notte, potete star certi che il suo cuore è sempre dalla parte giusta.


Questo è il nostro contributo al contest https://steemit.com/ita/@serialfiller/artista-rubato-artista-sognato-contest di @serialfiller