Il caffè che più amo: Kamira

Confesso: ero un’italiana che non amava affatto il caffè.

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L’aroma, quella dolce fragranza che si sparge nell’aria al mattino e che segna l’inizio di un nuovo giorno, mi è sempre piaciuto. Il gusto, poco. Gli effetti per niente.

Diciamo che in effetti il problema è sempre stato che dopo un caffè diventavo tipo Goku Super Sayan di terzo livello, con tanto di capelli che da bruni diventavano biondi bruciando verso il cielo. Logorroica, nervosa, disattenta. Non mi toglieva il sonno o la stanchezza, mi faceva solo diventare elettrica.
Neanche il periodo universitario, che di solito battezza gli studenti alla dipendenza da caffeina, è riuscito a cambiarmi. Poi, però, è arrivata la specializzazione. Così, a 27 anni, mi sono ritrovata a partecipare, con colleghi ormai divenuti cari amici, al rituale del “caffè alle macchinette” prima di iniziare la giornata. Nonostante cento volte io abbia detto di no, partecipando solo per il piacere di stare insieme, i miei neuroni a specchio hanno iniziato a lavorare mio malgrado, finché un giorno mi sono ritrovata a prendere una cioccolata calda; poi un mocaccino; poi un caffè macchiato. Da lì ad iniziare a bere più o meno stabilmente il caffè il passo è stato breve, anche se mi limito ad uno al giorno e non tutti i giorni.

La mia virata ha però fatto felice un amante ed estimatore del caffè: il mio ragazzo, che per "capire i miei gusti" (leggi= avere una scusa per assecondare la sua curiosità ed i suoi capricci) ha iniziato a comprare mille miscele ed informarsi su macchinette, cialde, capsule, moka, caffettiere.
Dopo un lungo periodo in balìa del terrificante intruglio che viene fuori dalla caffettiera napoletana, ha trovato l’(attuale) amore della sua vita: la Kamira.

Questo nuovo tipo di caffettiera è frutto dell’ingegno di un siciliano che voleva un bel caffè cremoso tipo bar senza dover comprare una macchina con cialde o capsule, usando anzi la normale polvere di caffè del supermercato.
Ha iniziato a studiare i parametri necessari (calore, pressione, quantità di acqua e non so che altro: non faccio fisica!) finché è venuta fuori questa strana cosa a forma di fontana che effettivamente in pochissimi secondi e con la normale polvere in commercio fa un caffè eccezionale ed eccezionalmente cremoso.

Sicuramente il mio preferito, nonché una piccola dolce coccola da parte del mio Lui, che me lo prepara amorevolmente&artisticamente tutte quelle volte che la mattina possiamo fare colazione insieme.

Il difetto? Il prezzo! Costa circa 70€!
Inoltre è acquistabile solo dal sito ufficiale e non è disponibile nei negozi. L’inventore, dopo l’acquisto, ci ha chiamati per spiegarci come usarla (non è difficile, anzi, tutt’altro, ma richiede un paio di accortezze) ed è stato estremamente gentile e disponibile nel darci mille consigli, compreso quali sono le polveri che fanno riuscire un caffè più buono. Attualmente la miscela che ci piace di più è quella che contiene la maggior quantità possibile di Robusta, a discapito dell’Arabica, che invece trovo troppo acida. La nostra è stata personalizzata con i braccetti rossi ed un’incisione con dedica, poiché è stato un regalo di compleanno che ho fatto al mio dolce estimatore di caffè.

Tutte le immagini (salvo la prima, come esplicitato sotto la stessa) sono di mia proprietà, scattate con Microsoft Lumia 640 XL. Lo schizzo di @Piumadoro Supersayan dopo aver preso il caffè è stato fatto da me in estemporanea per questo post, in mancanza di immagini libere abbastanza esaustive.