Ricordi..

in #ita6 years ago

06.50. Sabato mattina. Piena e calda estate.
Apro gli occhi. Un gran vociare entra dalle finestre insieme alla tiepida luce mattutina. Il mercanti in piazza si stanno preparando per il tradizionale mercato del sabato.
La nonna ci porterà le caramelle soggnignai tra me e me (i cicci bell le chiamava lei. Nonché un pacco di big babol a testa per me e mio fratello, che non si sa perché, ci comprava al mercato tutti i sabati).

Guardo di nuovo l'orologio. Era ora di alzarsi.

In un battibaleno mi svesto, mi infilo il vestito e le ciabatte e corro via.
Passo dalla camera di mio fratello.
''Dai alzati! Muoviti! Lo perdiamo sennò'' gli dico dandogli una pacca sulla testa.
Bofonchia qualcosa di incomprensibile perciò corro via di nuovo, verso la camera dei miei genitori.

Papà è in bagno, mamma si sta vestendo.
"Daiiiiii mammaaaaa muiviiiiiitiiiiii"
Sembra che tutti se la prendono con comodo. Ma non si può!
''Scendi, vai a prendere le tazze'' mi dice mamma quasi spazientita, ma in fondo quello è un gioco di ruoli che ormai conosciamo fin troppo bene. Siamo divertite entrambi. Mio padre quando passo bussandogli alla porta del bagno, un po' meno.

Mi precipito giù dalle scale. E corro per il corridoio per andare dai nonni.

Corro per quel corridoio lunghissimo che mi è sempre piaciuto tanto. Quello stesso corridoio che con somma tristezza di tutti anni dopo mi vedrà perdere l'equilibrio, cadere e rompere una bottiglia di vino rosso toscano che con tanto amore avevamo portato ai nonni.
Me lo dicevano tutti sempre di non correre, ma quel corridoio lunghissimo era troppo invitante per me..

Corro fino a davanti la camera dei nonni. Letto vuoto. Come sempre, si svegliano insieme alle galline!

Nonno è in giro per la zona industriale a fare le sue passeggiate con la bicicletta.

Arrivo in cucina, lì c'è nonna. Ha un'enorme cassa di pomodori e cipolle. Un buonissimo odore sparso per la cucina e la sala. Sta preparando la salsa.

''Nonna ciao!!!!'' le urlo spaventandola.
"Maronna miiii Sabrina, mi scantai!''
Ma non era arrabbiata, e ci mettemmo a ridere.
"Nonna prendo le tazze, va bene?''
''Vai vai, ma nun curriri''
Non correre! Ahah....si!

Sentii il clacson!!

Corsi in sala, presi una sedia e mi arrampicai sul mobile con le nostre tazze.
Una blu, una verde, una fucsia e una arancione. La mia era quella verde.

Misi a posto la sedia e ripresi le tazze.
"Nonna prese! Vadoooo''
E corsi via, mi urlò qualcosa ma ero già troppo lontana ed eccitata per capire.

Arrivata alla porta c'era papà che mi aspettava, portafoglio in mano e porta aperta. Mamma trascinava Luca, mio fratello, giù per le scale, ancora assonnato.

Ci piazziamo fuori davanti ai garage. Siamo i primi e siamo in bella vista.

Da lontano si scorge il tre ruote azzurro e grigio. La mia adrenalina è alle stelle.

Lo vedo avvicinarsi. Comincia ad arrivare anche qualche vicino. Tutti con le tazze in mano.

Si ferma davanti a noi e comincia a distribuire le razioni di granita alla mandorla.

Tutto avviene in 5 minuti neanche, poi riparte, altra corsa, altri clienti.

Perché tutta questa corsa? Perché quel mostro azzurro e grigio cantava una volta sola. Se al suono del clacson ad inizio della via principale non ti facevi trovare con le tazze pronte in strada, non sarebbe più passato. E in paesini piccoli come il nostro, la via principale era una, perderlo avrebbe voluto dire aspettare il mattino seguente.
Ma in fondo, con un paio di occhioni da bambina carina e coccolosa quale ero, lo convincevo facilmente a darmi una cucchiaiata in più, perché in fondo un mostro non era.

Felici con le nostre tazze piene di granita e le nostre brioches (dalla ricetta più unica e rara, mai trovato sapore e consistenza così altrove), tornavamo in casa e andavamo in cucina.
(no, se ve lo stavate chiedendo, non correvo per il mio amato corridoio con la granita in mano!)

Seduti, in silenzio, senza televisione né cellulari, ci gustavamo soddisfatti la nostra colazione. Fuori dal mondo, solo noi, solo la famiglia.

Questa nostra routine estiva, feriale, di poche settimane, rimane uno dei ricordi più belli della mia infanzia.

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Foto di mia proprietà.. La faccia della mia infanzia :)

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Ora mi hai fatto venire voglia di granita alle mandorle...

Colpa di @marcuz!!!! 😁

Sono ricordi dal sapore dolce, io ricordo il camioncino dei gelati, passava sotto casa di mia nonna quando ero bimba e poi girava per il paese; una volta l'ho perso e con gli amici siamo andati in missione: per un cono gelato abbiamo girato tutte le strade del paese, in piena estate e sudando come pazzi. Il gelato, alla fine, ci è sembrato ancora più buono. Un gelato gustato seduti per terra, sul marciapiede, parlando, scherzando e ridendo. Un tempo che non ritorna se non nella nostra memoria. Ah, i nonni! Ah, l'infanzia, periodo prezioso come il più raro dei diamanti o forse più!
Brava!

Ps: qui a Malta, a volte, passa un camioncino dei gelati e la sua musichetta riecheggia nella mia testa, sono tentata ogni volta di correre dietro quel coso colorato come una fanciullina (a 31 anni farei la figura di una rincitrullita, ma chi se ne frega!); poi, ricordo che ha per lo più gelati confezionati e che qui il gelato non ha lo stesso sapore...quest'estate a Palermo ho già gli appuntamenti presi con gli amici nelle gelaterie migliori ahahahah! (sperando che non si ripeta la storia del dito, hai saputo cosa è successo la settimana scorsa in una gelateria palermitana? XD)

Hahahahah mi hai ricordato quella volta che anche noi l'abbiam perso! Mio padre prese la vespa di mio zio che era appena arrivato, si caricó le tazze e partí. Ci volle quasi mezz'ora abbondante ma ebbi la mia tazza di granita!

Mi son resa conto che sto perdendo sempre più ricordi do quel periodo, perciò credo che qualcuno lo scriverò per renderlo indelebile.

Grazie per il tuo commento e il tuo ricordo.
Ps. Oddio non so cosa è successo alla gelateria, anche se da quello che scrivi lo leggo tra le righe (:

Credo che la gelateria abbia chiuso, un avventore ha trovato nel gelato un pezzo di falange e si è scoperto che l'impiegato che lo aveva perso era un lavoratore a nero, per cui non coperto da assicurazione; visto l'alto rispetto per il lavoro e le persone, non si erano neanche preoccupati di recuperare il pezzetto di dito mancante...e so che sembra una leggenda metropolitana o una barzelletta, ma non lo è, purtroppo!

Detto questo, mettere nero su bianco i propri ricordi aiuta molto; permette di tornare indietro nel tempo. Io scrivo dei diari da quando ero piccolina e li custodisco tutti gelosamente; è vero che alcune parti sono scritte durante crisi di rabbia o di malinconia, ma ci sono dei dettagli che rinfrescano la mia memoria e mi aiutano a non dimenticare anche le cose più piccole; come i nomi dei 14 gatti della casa d'infanzia, i compagni di scuola, le sorprese creative di mio padre, i traumi, le stupidaggini dicui oggi mi vergogno un po' e le cose belle; insomma, sono d'accordo: scrivi!

Oddio!!! Oddio!! Ti immagini mangiarlo... Bleaaaaah!!!!!!!!

Anche io avevo un tempo dei diari, poi mi son fermata tra lavoro e impegni..chissà se steemit non riporti alla luce qualche pagina..

Ma che pisola!!!

Eh si.. Ben 21 anni fa (:

granita al gelso per me

Basta che sia granita a sto punto ci accontentiamo di tutto :]

Storia molto bella. Mi ci sono immedesimato subito! Brava.

Ben 21 anni fa, come sei grande, o forse no?!?!
Scherzo, ovviamente, sei ancora una bambina, con tanta vita davanti, che ti auguro il più serena e felice possibile, bellissimo questo ricordo che hai condiviso con noi, complimenti davvero, molto suggestivo e carino

....beh 26 anni per chi dentro se ne sente ancora 10 e vive le cose con quell'entusiasmo, mentre la vita l'ha fatta crescere troppo in fretta, si sono grande :P
I ricordi di un tempo e di una terra lontana porterebbe diventare una cosa più frequente :) mi è piaciuta questa esperienza.
Ti ringrazio tanto per il tuo commento :)

Che bel ricordo! Questi ricordi d infanzia con tutta la famiglia e i nonni sono sempre così preziosi da custodire ❤
Hai invaso anche casa mia con quegli odori e atmosfera, leggendo la storia!
Sei bravissima 😘

Ma grazie! Che bel complimento il tuo!
Si purtroppo ho pochissimi ricordi con i nonni e quelli che ho sono molto lontani e sbiaditi.
Ma sono comunque parte di me :*
Grazie mille per il tuo commento!

Che bello questo genere di post, lo adoro.
E questo è davvero riuscito benissimo..Brava!
(mitiche le Big Babol: non ne mastico una da oltre venti anni ma ho il sapore stampato in mente :D)

Grazie mille!!!
(shhhh non lo dire a nessuno, io ogni tanto una big babol me la compro!!!)

@pawpawpaw non riesco a starvi dietro. CI vorrebbe una canzone anche per questo commuovente post.
Dovrò fare un hard fork di ogni giorno di 24 ore e ottenerle altre 24 per tutte le canzoni che sono da cantare. Intanto una cosa la posso fare programmare bene bene GinaBot

(: ti ringrazio per il tuo commento.
Un ricordo che diventa una canzone.....wow!

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