Nascosta Zona Trovata

Paola era seduta in veranda. La piccola Athena addormentata accanto a lei.
L'oceano pacifico davanti a loro a rendere musicale la pace e il silenzio che le circondava.
Un vento leggero le attraversava i lunghi capelli rossi.

Sospirò felice e dondolandosi sulla sua poltrona chiuse gli occhi.

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Pensò al giorno che aveva trovato la busta. Il suo amico Eddie le aveva fatto recapitare quella busta, tramite un notaio, solo qualche giorno dopo il funerale.
Una pillola e un fogliettino, questo il contenuto.

Puoi usarla a tuo piacimento. Ho lasciato un solo campione a te, mia cara amica.
Gli effetti di questa pillola dureranno un solo anno...poi ritornerai alla vita di tutti i giorni.

Aveva preso la busta, l'aveva richiusa e riposta in fondo ad un baule in camera, un po' come Frodo con l'Anello .

Non le era chiaro il motivo per cui aveva lasciato proprio a lei quella pillola. Non erano amici, colleghi si, in buoni rapporti, ma non cari amici, come aveva scritto.
Presa dal lavoro e dalla routine della sua vita, si era quasi dimenticata di quella pillola.

Quasi un anno dopo la morte alquanto sospetta di Eddie, alcuni loro colleghi di lavoro erano impazziti e in lei era sorto il sospetto.

Sawyer , che era stato socio e migliore amico di Eddie, era scappato dall'altra parte del mondo diventando un vero e proprio tiranno, tanto da star per scatenare la Terza Guerra Mondiale.
Cassandra, moglie di Lorenzo, un suo collega di reparto, si era suicidata.
Il Negro, così chiamavano il loro superiore (chissà perché..) era stato rinchiuso in un manicomio dopo essere stato trovato a schioccare le dita in giro per la città mentre borbottava 'Non c'era nessun'altra soluzione' .

Ma proprio come l'Anello chiamò a sé Frodo, la pillola lo aveva fatto con lei.

Erano passati 651 giorni da quando l'aveva presa.
La mattina che l'aveva ingerita, era andata a lavoro, aveva lasciato la lettera di dimissioni ed era uscita dall'ufficio recandosi al solito bar dove faceva colazione tutte le mattine con i colleghi.

Fece colazione. Ma non la solita, con cappuccino e cornetto, l'aveva fatta all'americana. Aveva chiesto alla cameriera qualsiasi cosa avevano di già pronto per il pranzo e aveva fatto colazione.

Soddisfatta, e piena, tirò fuori dalla borsa il suo taccuino e depennò la prima frase.

1.Non fare la solita colazione, iniziare la giornata in modo diverso.

Scrisse due appunti sotto e sfogliò le pagine a seguire. 365 cose da fare. 365 desideri. 365 pagine da riempire di storie, di sogni realizzati, di ricordi.
Fino all'ultima . Sospirò.
Ce la posso fare ripeté a se stessa ho tutto il mazzo in mano, posso vincere .

Girò la seconda pagina.
2. Fare un giro in mongolfiera.
Mentre aspettava il caffè, prese il cellulare e cominciò a cercare informazioni.

I giorni passavano. Il taccuino si riempiva di esperienze, di parole scritte e desideri depennati.

Ora si trovava li, seduta. Una persona diversa.
Il vento soffiava tra la seta della culla della sua piccola Athena. Iniziò a sfogliare il libro che teneva in mano e ne lesse a voce alta i titoli.

Giorno 77 : Gita tra le profonde lande meravigliose della Nuova Zelanda

Giorno 120: Campagne toscane, un calice di vino, un agriturismo e un vecchio amico ritrovato

Giorno 183 : Ospedale in Kenya, un vestito da unicorno e i loro sorrisi

Giorno 207 : Una nuova amicizia, una tuta da sub e la Barriera Corallina

Giorno 256 : Svizzera, Steemit e l'investimento andato a buon fine

Giorno 300 : Los Angeles, sotto i ferri di una tatuatrice, sofferenza misto a gioia

Arrivò alla penultima pagina.

Giorno 364 : Rilegato il libro

Chiuse il libro che teneva in mano e ne lesse il titolo.

''365 GIORNI A SPASSO CON NZT''

Era soddisfatta di quello che era riuscita a fare in quell'anno. Guardò di nuovo sua figlia, dormiva spensierata.

Aprì il libro all'ultima pagina.

Giorno 365 : Concepimento di Athena

Aveva preso quella decisione la mattina stessa in cui aveva ingerito la pillola e steso la lista. Aveva ottenuto la consapevolezza di poter fare tutto quello che voleva, essere tutto quello che desiderava e di poter aver tutto quello che decideva di ottenere.
Ma c'era una cosa su cui non poteva avere il controllo, né tanto meno la conoscenza. Gli effetti di un concepimento sotto effetto di NZT. Si era sentita egoista per quel pensiero, si era sentita stupefatta ed eccitata da quel mistero. Si era sentita poi sicura, rasserenata da una sensazione di buon auspicio sul futuro del nascituro.
Aveva scelto un donatore anonimo e grazie alle sue conoscenze, sapeva che era quello il giorno esatto in cui sarebbe rimasta incinta.

Ora la sua bambina era accanto a lei. Nata solo pochi giorni prima. Era bellissima, sana e normalissima.
Erano felici e avrebbero avuto una vita semplice e serena.
Sorrise. Prese tra le braccia la piccola Athena e cullandosi, si addormentò insieme a lei.

Sopra di loro, silenzioso, volteggiava un drone.

Proprietà di E.M.

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Partecipo con questo mio racconto al meraviglioso contest di @xion89