Post molto interessante. Io non smetto di credere nel valore dell’istruzione, tutta, perché faccio l’insegnante, ma ho ben chiaro che rispetto a quando l’università l'abbiamo frequentata noi le prospettive sono molto cambiate. Eppure penso che sul lungo periodo avere un titolo o non averlo continui ad essere dirimente anche in termini economici: chi lavora subito tende a specializzarsi in un campo e in genere ha poca duttilità al cambiamento che il mondo attuale del lavoro sembra imporre. Una laurea invece è pur sempre garanzia di una preparazione utile ad adattarsi e a reinventarsi, all’occorrenza.
Concordo.
Penso che il livello si sia anche molto abbassato. La qualità dello studio oggi è molto più bassa rispetto a prima. Gli studenti sono chiamati a soddisfare ritmi folli e numero di esame folle a scapito della qualità dello studio.
Me ne accorgo dai racconti dei miei ex studenti e dei miei ex colleghi che ora insegnano all’università.
Immagino.
In questi anni anche io me ne sono reso conto di un gap generazionale pauroso.