COLLUSIONI DI COPPIA. 1 - COUPLES IN COLLUSION. 1 [ITA-ENGL]

in #ita7 years ago (edited)
Per l'introduzione al tema delle Collusioni di coppia, vd. QUI
To find the Introduction to the theme of Couples in Collusion, click HERE


1. LA COLLUSIONE NARCISISTICA: l'amore come fusione


La denominazione deriva naturalmente dal mito di Narciso, la cui vicenda è narrata da diversi autori, tra cui Ovidio nelle Metamorfosi. Il bellissimo giovane, che nella versione latina si lascia morire di struggimento per l’impossibilità di raggiungere il proprio oggetto d’amore, ossia la propria immagine riflessa, in altre versioni muore affogato nell’acqua in cui si specchia, cioè muore perché non si riconosce: chi non è visto, chi non è riconosciuto, non può né vedersi, né riconoscersi.

1. NARCISSISTIC COLLUSION: Love as a fusion

The name comes naturally from the myth of Narcissus, whose story is told by several authors, including Ovid in Metamorphoses. The beautiful young man who dies in the Latin version for the impossibility of achieving his own object of love, that is, his own reflected image, in other versions dies drowned in the water in which he is mirrored, that is to die because he is not recognizes: those who are not seen, those who are not recognized, can neither see nor recognize themselves.

Freud teorizzava che la fase narcisistica è una tappa dello sviluppo psico-sessuale che precede la costruzione dell’Io: nei primissimi mesi di vita non c’è confine tra il bambino e le figure di attaccamento, in uno stato di fusione percettiva tale da fargli sentire gli altri come prosecuzione di sé. Questa fase “egocentrica” finisce grazie alle prime, normali e necessarie esperienze di solitudine e di frustrazione che preludono alla consapevolezza di non potersi bastare da solo, in quanto parte di un universo umano vastissimo. Il narcisismo cosiddetto primario, dunque, è una fase fisiologica e transitoria dello sviluppo psichico, che può mutarsi in disturbo o in patologia (narcisismo secondario) in conseguenza di eventi traumatici legati al contesto emotivo del bambino, in particolare quando la funzione affettiva della madre (o della figura di riferimento) risulti deficitaria. Nello sviluppo normale, un bambino deve potersi rispecchiare nella madre, cosa che gli permetterà poi di separarsi da lei per poter crescere in modo autonomo, con una percezione corretta dei confini del Sé.
[Image pixabay.com]

Freud theorized that the narcissistic phase is a stage in the psycho-sexual development that precedes the construction of the ego: in the first few months of life there is no boundary between the child and the attachment figures, in a state of perceptual fusion that makes him to feel the others as a continuation of self. This "egocentric" phase ends with the first, normal, and necessary experiences of loneliness and frustration that prey to the awareness that it is part of a vast human universe. Thus, so-called primary narcissism is a physiological and transient phase of psychic development that can change into disorder or pathology (secondary narcissism) as a result of traumatic events, related to the emotional context of the child, especially when the affective function of the mother (or of the reference figure) is deficient. In normal development, a child must be able to reflect on the mother, and this will allow it to separate from her in order to grow independently, with a correct perception of the boundaries of the Self.


Il narcisismo secondario è invece un processo regressivo dell’età adulta, un ripiegamento sull’Io, come quando da bambino il soggetto tentava di catturare gli altri in modo seduttivo.

Nella letteratura scientifica i due protagonisti di questo tipo di collusione vengono definiti Narcisista inconsapevole (nr. 1) e N. ipervigile (nr. 2). Il nr. 1, in genere l’uomo, non ha autentica consapevolezza delle reazioni degli altri se non in funzione manipolatoria; ha dunque una scarsa capacità empatica, può essere arrogante e aggressivo, ha un senso esagerato della propria importanza ed è totalmente concentrato su di sé, con un costante bisogno di ammirazione; ha modalità affettive di tipo predatorio, in rapporti sbilanciati in cui riceve molto più di quanto non dia (non può essere risarcito di ciò che gli è mancato, è un pozzo senza fondo); nasconde un senso profondo d’invidia dietro il desiderio di essere invidiato.
Il nr. 2, spesso di sesso femminile, è invece fortemente sensibile alle reazioni altrui, nel tentativo continuo di compiacere (può essere confuso con il dipendente, infatti); in genere timido e inibito, dirige l’attenzione più verso gli altri che verso di sé, evitando come può di trovarsi al centro dell’attenzione; ascolta bene ciò che dicono gli altri di lui, per evidenziarne la mancanza di rispetto o la critica nei suoi confronti: si sente infatti ferito con facilità, tende a provare vergogna e umiliazione. E’ un tipo che, pur rientrando nella tipologia N., si fatica a considerare tale, ma ne costituisce l’altra faccia, poiché qui il tema centrale è l’amore come fusione. Fino a che punto amare significa rinunciare a se stessi? Si può vedere nel partner un individuo autonomo e non solo un prolungamento di sé?

Secondary narcissism is a regressive process of adulthood, a folding on the ego, as when a child was tempted to capture others seductively.
In the scientific literature, the two protagonists of this type of collusion are defined as Unconscious Narcissists (No. 1) and hypervigil Narcissists (No. 2). The no. 1, usually man, does not have genuine awareness of the reactions of others, except in manipulative function; therefore has a low empathic capacity, can be arrogant and aggressive, has an exaggerated sense of his own importance, and is totally focused on himself, with a constant need for admiration; he has predatory type of affective mode, in unbalanced relationships where he receives far more than he gives (he can not be compensated for what he misses, he is a bottomless pit); conceals a deep sense of envy behind the desire to be envied.
The no. 2, often female, is strongly sensitive to the reactions of others, in the continuous attempt to please generally shy and inhibited, directs more attention to others than to herself, avoiding beeing in the center of attention; listen to what others say about her, to point out the lack of respect or criticism against her: she feels helplessly wounded, tends to feel shame and humiliation. She is the other face of N., for here the central theme is love as a melt. To what extent does love mean to give up on yourself? Can you see in the partner an independent individual and not just an extension of yourself?

Nella collusione N. c’è una persona che cerca un partner che gli rimandi un’immagine di sé idealizzata, che esprima una scarsissima stima personale e si valorizzi soltanto nella coppia. Sembrerebbe quindi una situazione sbilanciata verso il nr. 1, ma nella realtà c’è una profonda simmetria: il partner complementare infatti appare altruista, modesto, con un forte complesso d’inferiorità, poco esigente, sempre pronto e disponibile, dipendente dall’oggetto amato. Egli (in genere però, come si è detto, si tratta di donne) proietta il suo sé ideale sul partner per controbilanciare la propria scarsa autostima. Tuttavia non rinuncia a sedurre e a manipolare a sua volta, poiché entrambi hanno un io carente e se il N. puro si pone in posizione di superiorità, il N. complementare mutua un sé idealizzato dall’altro, anche se nel tempo tenterà di controllare il partner, per il quale intanto questa fusione, pur cercata in modo ambivalente, si fa insopportabile. Riemerge infatti il rimosso: il N. cerca la fusione ma al contempo ne ha orrore. Andando avanti non è più così chiaro chi dei due prenda in prestito il sé dall’altro, si ricrea un rapporto simile a quello con la madre, con un senso sempre maggiore di soffocamento, fino al punto che si assiste al tentativo di distruggere il partner attraverso umiliazioni, ferite e tradimenti; il complementare incassa i colpi e si racconta una storia diversa, idealizzata, ha una pazienza infinita (“mi tradisce ma torna sempre da me perché io sono la persona più importante” – “mi tratta male ma solo io lo conosco nel profondo” etc.). Sono spesso rapporti collusivi di questo tipo anche quelli tra i grandi dirigenti d'azienda e le loro segretarie personali (a volte anche amanti), all'apparenza modeste e dimesse, ma che detengono il vero potere occulto. In ogni caso, nelle relazioni narcisistiche sarà il nr. 1 a realizzarsi, perché l’altro lo ammira e ha bisogno di ammirarlo. In caso di interruzione del legame il N. lascia sempre una porta aperta perché ha il terrore dell’abbandono, tanto nel caso che sia stato lui a troncare, quanto nel caso sia stato il partner complementare.

Siete stanchi? Certo, come darvi torto? Allora sdraiamoci sul divano e godiamoci un film efficace: vi consiglio la visione di Mr. & Mrs. Bridge di J. Ivory, un film che ha anche il pregio di essere uno degli ultimi interpretati da Paul Newman, qui un bellissimo ma insopportabile N. 1, affiancato da Joanne Woodward, sua moglie anche nella vita. Speriamo non troppo complementare.

In N. collusion there is a person looking for a partner who gives back an idealized image of himself, who expresses a very little personal estimate and is only valued in the couple. It would therefore seem unbalanced towards the no. 1, but in reality there is a deep symmetry: the complementary partner in fact seems altruistic, modest, with a strong inferiority complex, little demanding, always ready and available, depending on the loved object. He (in general, however, as it is said, is a women) projects his ideal self on the partner to counterbalance his poor self-esteem. However, he does not give in to seduction and manipulation in turn, since both have a lacking ego and if pure N is placed in superiority, the complementary reciprocates an idealized self on the other, although over time he will try to control the partner, who feels this merger, while being ambivalent, unbearable. Going forward, it is no longer so clear who borrows from the other, a relationship resembling that with the mother, with an increasing sense of suffocation, to the point where one tries to destroy the partner through humiliation, wounds and betrayal; the complementary tells a different, idealized story, has endless patience ("It betrays me but always comes back to me because I'm the most important person" - "I feel bad but only I know him so deeply"etc.). In the case of interruption, the N. always leaves an open door because he has the fear of abandoning.

Are you tired? Of course, you're not wrong. Then let's leave the pictures speak, which can immediately illustrate such a situation: I recommend the vision of Mr. & Mrs. Brige by J. Ivory, a film that also has the value to be one of the last interpreted by Paul Newman (here with Joanne Woodward, his wife also in life).

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Letto tutto d'un fiato! Bello grazie

Ommamma, ora riprendi fiato!
Grazie a te :)

Bravissima, post intelligente che fa riflettere

Grazie mille, Nicola.

Complimenti!
Io non sono narcisista, ma sono molto bello però! :))

Ho saltato il capitolo e riprendo domani, Paola. Perché, certo, non mi riconoscerei tra i narcisisti...!! 😜

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Simao tutti Narcisiti?

Un filino lo sono in moltissimi. Ma una cosa sono i tratti di personalità, che non danno TROPPO fastidio, altra cosa i disturbi.

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