La famosa morale di "The mandalorian"

Su Diseny+, il canale streaming della Disney, ha fatto il suo esordio la serie ambientata nel vasto e variegato universo di Star Wars intitolata The Mandalorian.
Qualunque nerd che si meriti questo appellativo era come il sottoscritto in fibrillazione e coltivava grandi aspettative.
Dopo aver visto i primi due episodi o più correttamente capitoli, possiamo buttare giù una prima analisi.

Il primo episodio che di solito è quello che introduce il personaggio e svela quello che sarà il "leitmotiv", di tutta la serie, inizia con dei cacciatori di taglie che in qualche astro-bettola bullizzano un ricercato. Giusto il tempo di fare un paio di battute ed ecco che fa il suo ingresso in scena il mandaloriano che li ammazza tutti e si prende il ricercato.
Dopo una breve scena in un'altra bettola stile Mos Haisley nella quale il mandaloriano viene ingaggiato da Apollo Creed, l'azione si sposta su un indefinito pianeta dove il mandaloriano per raggiungere il suo scopo stavolta dovrà affrontare un esercito ben armato a difesa del ricercato e...che te lo dico a fa'...? il mandaloriano con l'aiuto di un bounty droide li ammazza tutti e si prende il ricercato. Fine del primo capitolo.

I 40 minuti di durata del secondo episodio, sono così suddivisi:
15 minuti il mandaloriano lotta con i jawas e ne fa fuori un discreto numero.
Per altri 15 minuti lotta con una specie di rinoceronte gigante oviparo, e lo ammazza.
I rimanenti 10 minuti saluta ringrazia e se ne va.
Fine secondo capitolo.

Mi rendo conto che due capitoli sono pochi per tirare le somme e dare un giudizio definitivo, ma se l'andazzo di tutta la serie sarà il mandaloriano che sfragna tutti allora tanto valeva che lo intitolassero:
Er cavaliere nero!

(chi non conosce la storia del cavaliere nero, può documentarsi cercando "cavaliere nero Gigi Proietti)
Alla prossima gente