Sfogo.

Questo è un post di sfogo, come ho scritto ieri ho chiuso in questi  giorni una convivenza di due anni, il mio umore non è dei migliori, il primo giorno è stato un limbo, ho lavorato come un automa, il sorriso mio era talmente forzato che  credevo mi si rompesse la mascella.

Eppure ci sono già passata, non è il primo che mi lascia. Avevo sperato fosse l' ultimo, ma evidentemente destino a volute che non fosse lui l' ultimo giro. 

Adesso mi sento a pezzi, controllo compulsivamente il telefono aspettando un messaggio che non arriverà, nonostante i problemi e i momenti dove non mi ha rispettata, in testa balenano solo quelli belli. Però posso scriverli quei momenti no, così da ricordarmeli.

Quando non è tornato la notte perchè troppo sbronzo per chiamare e guidare, cosa che poi si è ripetuta altre volte e io che aspettavo, impaurita, preoccupata. Poi gli hanno tolto la patente.

Gli ultimi tempi dove mentre ero a lavoro usciva a far baldoria con il suo miglior amico, entrambi quarantenni, finiti in questura perchè per fare una ragazzata hanno fatto vedere il deretano ad un poliziotto. 

Quando non rispondeva al telefono lasciandomi uno o due o più ore ad aspettarlo da sola davanti ad un bar o quando troppo in là non mi riaccompagnava a casa dei miei a piedi per dormire dal suo amico ed io di notte mi giravo mezza città da sola.

Le bollette non pagate, tutte le volte che mi chiedeva i soldi per le sciocchezze, i trecento euro prestati e mai resi per usati per il telefono nuovo che poi ha scordato in un bar una sera, l' ennesima che aveva alzato il gomito. 

Quando invitò la sua ex per il suo compleanno sapendo che non la potevo vedere. 

Tutte le volte che non si è fatto sentire per giornate intere. 

Quando vennero a cercarlo per una griccia e lui si chiuse in casa e finse di non esserci, vidi un lato vigliacco di lui che volli ignorare, scambiandolo per mera debolezza. 

Quando ero stanca da dieci ore d lavoro e lui mi definiva noiosa perchè volevo solo mettermi su un divano a guardare le serie tv.

Quando ha finto andasse tutto bene, abbiam fatto l' amore per ore e cucinato insieme e poi se ne è esordito con " A letto sei grande ma è l' unico posto dove non sei noiosa ed io non so se ti amo più". Facendomi sentire ad un tratto sporca, sbagliata, qualcosa di indefinito, un grumo di dolore. 

E nonostante tutto non vedevo, non volevo vedere e scriverlo mi aiuta, mi fa pensare, ma che cieca sono stata.

Eppure soffro ancora. Ho paura a tornare a casa (MIA) e vedere che ha tolto tutte le sue cose e essere assalita dai ricordi, di quei momenti dove pensavo mi amasse. 

Ho paura della bomba di ricordi, della carezza della solitudine di tornare e trovare la casa vuota, ho paura di non riuscire poi a fidarmi di nuovo di qualcuno, di non riprendermi. 

Eppure ci sono già passata, passa tutto ma nei primi momenti mi sembra che senza lui manchi l' aria. 

Mi ero illusa di essere amata e al sicuro e ad un tratto mi ritrovo sola e spersa, mi sento un pulcino smarrito, alla deriva e troppo magra, con lo stomaco chiuso da giorni per il pugno che di male che c' ha dentro, fermo lì tra lo sterno e il cuore, che neppure so che forma abbia. 

E in testa mi risuona il "noiosa" perchè guardo troppe serie tv, e penso che tra tra quattro giorni ho ferie e farò una di quelle maratone di serie tv da svernarci, condite di birra, schifezze e lacrime. Ovvio. 

Perchè sono così, noiosa, tranquilla, sono quella che paga subito le bollette, che gli basta fare un aperitivo ogni tanto per svagarsi o una uscita al pub, sono quella che esce da lavoro stanca si mette in casa a sistemare (ora ad addobbare, comprerò le luci che suonano, le ho sempre volute ma lui odiava il Natale), sono quella che se è innamorata si fa in quattro, in otto in dieci e poi va in mille pezzi. 

Sono una cogliona, che sta qui a chiedersi cosa ho fatto di male? Cosa ho di sbagliato? Perchè non sono riuscita a farmi amare? 

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