Recensione del libro "Il cuore non si vede" di Chiara Valerio.

Questo è un libro molto bello. Ma si può dire di tanti libri no?
Però mi chiedo come fareste a leggere un buon libro se non avestegli occhi? O a capirlo e amarlo se non aveste un cuore?
E cos'è un cuore? Solo un organo che pompa sangue o un concetto oppure come dicevano gli antichi, la sede dell'anima.
Se ne sta lì nel petto e di rado ci accorgiamo di lui o pensiamo a lui, forse solo durante una corsa forsennata, quando lui ci ricorda la sua presenza, rimbomba forte in noi o forse quando lo sentiamo sgretolarsi dopo una relazione d'amore finita.
Dove sta il cuore, cosa fa di preciso?
E si può vivere senza cuore?
E senza polmoni? Dove entra il soffio vitale, lo spirito che anima il corpo cioè l'aria, dove va a finire?
E senza fegato?
Queste sono le domande che si pone Andrea, esperto di mitologia greca e filosofia quando una mattina svogliata si sveglia senza più cuore, accanto alla sua compagna Laura.
Laura che lui ama come ama Carla, in modo diverso senza poter rinunciare né all'una nell'altra.
E ora che è senza cuore come farà a capire l'amore e dove troverà un perché nella sua strana patologia?
Neppure rivolgendosi alla vecchia amica e fiamma Angelica, rinomata anatomo patologa riesce a districare l'enigma del suo cuore scomparso.
Angelica lo studia ma ha paura, non vuole gettarlo in pasto ai media o alla comunità scientifica, ma non si spiega cosa accada a lui e cerca una spiegazione che fugga alla ragione.

E poi c'è Andrea in bilico tra mitologia, letteratura, filosofia e ragione, in bilico tra le tante donne del suo passato, presente e futuro che intrecciano le loro vite con lui.
E poi ci sono loro Laura con il suo amore non troppo caldo, con la sua fermezza con la sua pacata gelosia, Carla e il figlio Simone, immagine di un futuro ad Andrea negato e Angelica che cerca in lui qualcosa di miracoloso.
E Claudio il marito di Carla che lo odia lo teme, che lancia contro Andrea offese, divorato dal rancore di una moglie lontana dietro ad un altro uomo, un uomo forse più interessante di lui, più bello, più alto.
È tutta questione di cuori, cuori oscuri, traballanti, confusi, scomparsi.
Un bellissimo libro che mixa uno stile di scrittura moderno con molte citazioni classiche, portando illrttore tra miti e sordide realtà, presentate però con leggerezza, con romanticismo, nostalgia o come quel sentire superiore che è proprio di chi usa molto la mente, di chi vive al di sopra delle regole dell'etica e della morale senza però essere un mostro o un incivile ma anzi dimostrando grande delicatezza e sensibilità, forse troppa per essere umana. Quasi sovrannaturale.
Un libro non per tutti ma molto bello per una lettura differente.

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