Ma le ragazze, che cosa sognano?

in #ita6 years ago

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Ma le ragazze, che cosa sognano?

Charlie se lo chiedeva ogni giorno, ma le ragazze cosa sognano?

Ne vedeva tante passare dal suo bar e all' inizio era difficile leggerle, ci provava ma ancora non aveva maturato abbastanza esperienza, non capiva i rimasugli del caffè e le loro predizioni, non sapeva interpretare il fondo di un bicchiere di whisky e il numero di birre scelte.

Poi imparò, giorno dopo giorno a leggere in quegli occhi annebbiati dall' alcol a interpretare le voci stropicciate.

C' era Anna, arrivava sempre all' apertura ,capelli corti e occhi di ghiaccio, veniva dall' est, di quale est si trattasse nessuno l' ha mai saputo. Aveva scarpe rosse e tutti la vedevano come strega dell' ovest per i modi freddi e spicci.  

Anna guardava tutti con indifferenza ma c' era un velo di dolore sul suo viso ogni volta che passava qualcuno simile al suo Albert, occhi di ghiaccio come i suoi ma capelli neri come la morte, ma lui non passava mai, solo sue brutte copie con mani viscide e sorrisi falsi. Le offrivano da bere e poi scappavano, feriti dal suo cuore gelido. 

E Anna sognava lui, si vedeva di nuovo tra le sue braccia, magari con un fagotto di bambino per le mani, un bambino cicciotto e con gli occhi di ghiaccio pure lui, come loro. 

Quando prendeva quella birra con la gradazione più forte la vedevi immaginare lei, lui, una casa, un bel lavoro, magari qualcosa da donna che non le sciupasse le mani come il lavoro nel vivaio. 

Stringeva il calice con quelle mani martoriate e lo fissava con un misto di rabbia e delusione. 

Albert era ancora nell' est chissà dove e chissà con chi. 

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Poi verso notte piena arrivava anche Cristiana. Non era mai sola, sempre con una compagnia diversa, gruppi di amici focosi a fare baldoria a bere fino all' alba e Charlie incassava zitto e tollerava le loro urla e le risa sguaiate. 

Cristiana era giovane, portava i capelli in un taglio alla moda, colorati come l' arcobaleno, ogni mese un colore diverso, blu, verde, giallo, cambiava colore di capelli come cambiava amicizie e amori. In testa un sogno diverso per ogni sfumatura.  

Talvolta la vedevi con dei ragazzi, tutti giovani, con giachetti di pelle, risvoltini ai pantaloni e capelli acconciati da un solo lato, aria scanzonata e sorrisi futili, pochi spicci nel portafoglio e molto desiderio negli occhi. Volevano solo mangiarla.  

Sparivano tutti dopo tre settimane o poco più.

E Cristiana la vedevi lì, in mezzo a tutti quegli amici ma nel cuore sola, ordinava un cocktail leggero in contrasto con il cuore pesante, pieno di promesse spezzate. 

La vedevi lei, piccola e sperduta, guardare quei ragazzi con occhi amorosi, con ogni ragazzo sognava un futuro, voleva essere tenuta per mano, portata al cinema, a casa dei genitori a bere un caffè, a passeggiare sul fiume, a scambiarsi baci guardando le stelle. E loro le facevano mille promesse, promesse da marinaio che affondavano subito.

Invece di scambiarsi amore finivano sempre e solo a scambiarsi fluidi corporei in modo frettoloso e poi la mano non gliela teneva mai nessuno. Passeggiavano nell' oscurità del suo cuore e nessuno mai ci si fermava per un bacio  

E charlie pensava, tieniti Cristiana, tieniti forte da sola in mezzo a quei lupi. Non lasciare che ti mangino, ballaci, facci l' amore ma il cuore tienitelo stretto nel petto. Tienitelo per chi vorrà portarti a vedere le stelle in una sera d' estate. I lupi lasciali a ballare da soli, facci una corsa e poi falli tornare nel branco, è quello il loro posto,non i tuoi sogni colorati.


E quando arrivava chiusura si affacciava al locale Nadia. La più carina di tutte, la vedevi, bella, dolce con abiti bianchi o celesti, un viso angelico e lunghi capelli biondi.  

Arrivava in punta di piedi e prendeva sempre qualcosa di forte, qualcosa che le infondesse un poco di  coraggio nel cuore. Nadia aveva paura, non credeva molto nei sogni e nelle cose troppo belle per essere vere. Nadia non sognava da tanto perchè temeva che i sogni le morissero fra le mani.  

Arrivava e salutava Charlie, lo guardava come si guarda un Dio o qualcosa di simile. Forse un piccolo sogno lo aveva pure lei.  

Nadia sognava Charlie fin dal primo momento che lo aveva visto, quando dopo una brutta lite con l' ormai ex fidanzato si era precipitata scossa nel bar e aveva ordinato " Il più forte che hai" con le lacrime agli occhi. 

Charlie era sceso dal bancone e l' aveva tenuta stretta commosso da tanto candore misto al dolore " Questo è ciò di più forte che ho".

E da allora lei sognava Charlie e ogni notte passava a chiusura per vederlo pulire i bicchieri e lucidare il bancone. 

E Charlie le sorrideva e mentre tirava giù la saracinesca, le volava un bacio, Nadia rideva e lo abbracciava forte perchè sapeva che il suo sogno si era avverato e voleva tenerlo stretto come un dono prezioso. 

Charlie lo sapeva, era bello essere un sogno e avere il coraggio di non svanire al mattino. Quando il giorno compariva Nadia abbracciava il suo sogno e gli carezzava i capelli. " Charlie, Charlie non sparire"  

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2 Cose :

Quello che desiderano, un misero 2% sul totale o forse anche meno.
Quello che la società suggerisce, 98% sul totale.

Scusa la brutalità, io la penso così.

No io penso che codesto sia un pensiero molto generalizzante XDCome il mio post, ovvio che non tutti sognano casa/famiglia/ amore ecc...Però in realtà temo siano obiettivi condivisi da molte persone, anche senza i condizionamenti culturali nel mezzo ;) Poi c'è ovvio chi ha altri sogni e desideri è una realtà molto soggettiva ma trovo brutto pensare che chi ha obiettivi ordinari o comuni sia necessariamente catalogato come persona che lo fa per un condizionamento culturale, così si da degli sciocchi a molti ed è poco carino. Poi esiste pure il fenomeno contrario il voler fare il bastan contrario a tutti i costi XD Insomma il mondo è vario.

Io non ho espresso giudizi sul matrimonio, il cane, la cucina e il prato fiorito.
Non li ho nemmeno nominati, lo hai fatto tu.
Ovvio che ci sono persone a cui piacerebbero, non ho mai detto che a me farebbe schifo averli.

Vedi, esistono due tipi di persone (secondo Reè) e condivido il suo pensiero :

C'è chi vuole/desidera qualcosa e cerca di ottenerla, per oggi.. ora. Il famoso Carpe Diem.
Queste persone non sono bastian contrari o necessariamente degli incoscienti, semplicemente per loro la felicità è adesso. Adesso.. E non vuol dire che ignorano il futuro o non vogliono sposarsi/programmare. Sono quelli che tu chiami Bastian contrari e sono il 2% della Popolazione.

La seconda categoria sono i Vanitosi, il 98% di gente che appena ottiene la casa, il marito, il prato e la bella cucina sarà comunque infelice. Sai perchè? Semplice, appena ottiene quel che vuole, vorrà altro. Sono imprigionati in un ciclo infinito. La loro ricerca non è personale. E' social.
Per dirla in due parole, si guardano in terza persona.

Comunque sono due definizioni che riguardano sia uomini che donne.
"Sogni" a volte diversi ma sempre di plastica, che non portano alla felicità. ♥

E un racconto bellissimo <3 Sei una scrittrice piu dotata! Mia parte preferita:

E loro le facevano mille promesse, promesse da marinaio che affondavano subito.
Invece di scambiarsi amore finivano sempre e solo a scambiarsi fluidi corporei in modo frettoloso e poi la mano non gliela teneva mai nessuno. Passeggiavano nell' oscurità del suo cuore e nessuno mai ci si fermava per un bacio.

E fantastico!

Racconto breve, scorre piacevolmente e ti tira dentro il bar in compagnia di Anna, Cristiana e Nadia. Leggere una donna è difficile, siamo contorte e terribili aahahah! Però siamo anche semplici, nella nostra terribile complessità, basta trovare la chiave di lettura, come l'abbraccio forte di Charlie.
Complimenti cara ;)

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