You are viewing a single comment's thread from:

RE: Notte prima degli esami

in #ita6 years ago (edited)

Leggendo questo tuo post mi è balzata in mente una cosa sulla quale rifletto da molti anni...quando tocchi il punto circa lo svolgere una professione che alla fine non si era rivelata quella che avremmo voluto ,se dovessi andare fuori tema da questo bel post mi perdonerai..
Io ricordo che all'epoca, sebbene il mondo del lavoro fosse molto più fiorente rispetto a oggi, c'era una impellenza circa l'indipendenza economica : molti di noi, pur di raggiungerla il prima possibile, accettavamo lavori che spesso non si confacevano al settore per cui avevamo studiato.NOn si perdeva tempo e spesso si accettava ogni tipo di lavoro, purchè ci si mettesse in condizioni di libertà ed indipendenza economica. Ti porto un esempio: se avevi un lavoro, a diciannove anni ti potevi comprare la macchina, usata e scassata, a rate. Ad agosto potevi permetterti la vacanza con gli amici (quelli che lavoravano, ovviamente).Non dovevi chiedere le cinquemila lire al babbo la sera prima di uscire (e si usciva ogni sera, in quel periodo!). Chi non lavorava, per contro, e non era figlio di papà, girava con la bicicletta o al massimo un Ciao, non prendeva la patente poichè costava diversi soldi, e in agosto, mentre gli amici lavoratori se ne andavano in Spagna, loro restavano a Prato e dintorni. C'era una netta distinzione tra chi lavorava e chi no.
Venendo a oggi, vedo una grande confusione: gente che non lavora alla quale non manca la macchina, lo smartphone e che non rinuncia alle vacanze, anche più di una all'anno: fatta eccezione per pretese principesche, chi non lavora oggi non rinuncia comunque agli sfizi, alle superfluità rispetto a chi lavora.
Devo ancora conoscere qualcuno che asserisca: "No, non vado in vacanza questa estate poichè non dispongo dei soldi necessari".
Credo di aver sentito questa frase l'ultima volta millemila anni fa.
Morale della favola: prima se non lavoravi, dovevi affrontare alcune rinunce, oggi chi non lavora non ha necessità di rinunciare a niente: come se il lavoro fosse un optional e niente più.

Sort:  

Io ho fatto la maturità l’anno scorso, ho già la patente e una macchina e vado in vacanza ogni anno (da sola) da quando ne ho 18.
La frase “non vado in vacanza perché non ne ho disponibilità e devo lavorare” l’ho sentita per anni da parte dei miei genitori.. che dagli anni della crisi non hanno più fatto alcuna vacanza.. ancora oggi la sento ripetere..

faccio qualche lavoretto, mi alleno e faccio delle gare e tutti i soldi che prendo li risparmio per essere indipendente.. rinuncio alla vita mondana, ad andare per ristoranti svariate volte al mese, alla discoteca e cavolate varie se non per limitate occasioni.. cerco di spendere solo la moneta e le banconote sotto ai 10 euro, mentre le altre le metto via per viaggiare e per avere dei soldi miei.. attendo la borsa di studio come sostegno economico per l’università.. ai miei non chiedo neanche un euro.

Ancora studio e non ho un lavoro vero e proprio... ma di sacrifici ne faccio comunque tanti pur di non rinunciare a viaggiare (nel limite delle mie disponibilità)..

Io mi ritengo fortunata.. due sono i motivi:

  1. Venire da una famiglia umile
  2. Avere avuto l’opportunità grazie allo sport di dover prendermi la mia responsabilità ancora prima di compiere 18 anni

Ma appunto io mi ritengo fortunata... e spesso circondata da coetanei che non hanno una minima idea di cosa significhi “responsabilità”, nè tantomeno di come utilizzare i soldi che spesso si ritrovano nelle tasche solo grazie ai genitori.. non mi riconosco troppo in tutti quegli amici e conoscenti che pensano che tutto gli è dovuto.

Sto facendo l’università con la speranza di garantirmi un lavoro.. altro che optional.. solo l’idea di non riuscire a trovarlo finito gli studi mi terrorizza e neanche poco!

Scusami per le lunghe righe, ma da giovincella che sono mi sentivo presa in causa :)

Grazie per lo spunto @nicola71 e al tuo post @mondodidave73 che mi ha fatto ripensare ad un anno fa quando sui banchi di scuola c’ero io ahah! Ora non sono più sui banchi ma sempre a studiare sono .. 😂

Grazie di cuore a te, sono contento di aver letto una risposta di questo spessore,nonchè di essere stato in parte smentito.La mia è una visione generica, di ciò che vedo attorno a me, ovviamente esistono molti casi come il tuo, ma continuo ad avere la impressione e la convinzione che molte persone che non lavorano, anche in età più adulta rispetto alla tua, non abbiano meno di quanto ho io, che lavoro da sempre. Grazie ancora @kurtein24k :D

Ciao!!! che emozione la maturità vero? complimenti per la tua intraprendenza! E' davvero ammirevole, e ancora di più i sacrifici per portare avanti la passione sportiva! Che sport fai di bello?

Ciao @nicola71 ...grazie del tuo contributo!
Beh...bene o male credo di avere capito cosa intendi.
Noi ragazzi e ragazze di Rimini, tutti più o meno abbiamo conosciuto il mondo del lavoro in età precoce. Era consuetudine, d'estate, durante le meritate vacanze estive, andare a lavorare in qualcuna delle attività stagionali, che lavorano col turismo.
Durante gli anni della scuola, ho lavorato come stagionale facendo il barista, il cameriere e il fotografo.
Insomma, ci siamo fatti il callo presto.
I ragazzi di oggi, hanno meno voglia di adattarsi dici? hanno più possibilità? mmmh non saprei, da un certo punto di vista si, ma anche no. E' un argomento complesso e tortuoso, con mille sfaccettature.

Coin Marketplace

STEEM 0.19
TRX 0.14
JST 0.030
BTC 62668.27
ETH 3332.07
USDT 1.00
SBD 2.46