Mi hai fatto viaggiare nel tempo, quando studiavo teoria e storia del design come se non ci fosse un domani!
La lampada Arco, un capolavoro, equilibrio perfetto tra elementi opposti: la linea verticale e il tratto di circonferenza (forma meccanica la prima, forma chiusa e organica che comunica completezza ed equilibrio, la seconda); la leggerezza del fusto e della lampada contrapposta alla granitica base; persino nella semisfera che scherma la luce, il progettista ha sapientemente inserito dei fori, sembrano buttati lì a casaccio, ma creano una variazione della luce e servono per non fare surriscaldare troppo il corpo metallico. Geniale, composta, mito dell'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica.

Per quanto riguarda la Brionvega, oggetto geniale e l'azienda produsse anche piccole radio portatili con lo stesso concept. Il problema è che questi piccoli elettrodomestici tendevano spesso a "bruciarsi" (mio padre in gioventù sperimentò la cosa con la TV, io qualche anno fa' con la radio!)

Anche io ho un pezzo preferito, un elemento degli anni 40/50, iconico anch'esso ma d'oltremare. Una coppia statunitense, Charles e Ray Eames, finalmente una coppia in cui anche la donna ha un ruolo cruciale, realizza degli esperimenti per la piegatura dei compensati in più versi. Ne escono fuori sedie organiche ma soprattutto un elefantino, uno sgabello per bimbi, un gioco ma anche un piccolo capolavoro. Risulta così costoso da produrre in compensato che ne viene cancellata la produzione! Molti anni dopo, l'azienda Vitra ne produce delle copie ma in plastica (i colori sono per lo più orribili, purtroppo, almeno secondo me!) e dall'anno scorso, finalmente, arriva la versione in compensato "american cherry", un tardo omaggio ad una coppia di designer entrata nella storia.

Grazie per il post, per me molto evocativo!