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RE: Agende, una passione

in #ita6 years ago

Bravissima! Io amo tanto i taccuini, di tutti i tipi e di tutte le misure...le agente, forse, un po' meno, perché mi sento meno libera quando devo scrivere.

Raccolgo le mie esperienze e le mie sensazioni, le mie storie, le mie frustrazioni, le mie gioie, i miei sogni, tutto ciò che per me è significativo in un diario, da che ne ho memoria. Ho iniziato da ragazzina e non ho mai smesso di scrivere. Scrivo per me stessa, per fissare un momento o anche per ricordare un dettaglio e scrivo per la me stessa del presente e per la me stessa del futuro. Sì, perché anche io ritorno spesso sulle vecchie pagine, a rileggere le mie parole per ritrovare un ricordo un'emozione, uno stato d'animo, per valutare se sono cambiata o sono sempre la stessa persona, per ricordare le persone che amo.
A volte, mi sembra di aver totalmente rimosso dei ricordi, ad esempio, di quando ero più piccola; rileggere due righe su episodi ormai lontani nel tempo, invece, riaccende immediatamente tutte le memorie legati ad essi e mi conferma che la nostra mente è davvero una cosa grande e potente.

Per me sono strumenti per viaggiare nel tempo, come tu stessa dici, sono strumenti comprensibili soltanto a noi stessi, perché alcuni segni riusciamo a coglierli soltanto noi; ma com'è bello tornare coi ricordi a quando avevo 14 anni o tuffarmi nelle narrazioni dei miei primi amori o in quelli delle estati trascorse coi miei nonni.

Il diario più assurdo che abbia mai avuto era un taccuino molto piccolo, se non ricordo male intorno ai 10x10 cm, un bel quadrato. La particolarità era la sua carta: un cartoncino consistente, irregolare, bruno, pieno di piccoli difetti e molto "materico". Me lo regalò per un Natale un'amica di famiglia; solo dopo aver scritto molte pagine mi accorsi che era realizzato con lo sterco di elefante!

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