Ricordi d'Irlanda

Era il sogno della mia quasimoglie Daniela, visitare l'Irlanda.

Ma un pò anche il mio. Anche io ero tanto desideroso di vedere questa terra, ricca di paesaggi suggestivi e di tradizioni.
Daniela aveva letto tanti romanzi ambientati in Irlanda, ed era curiosa di vedere con i propri occhi certe ambientazioni, descritte con tanta maestria dagli autori e le autrici, che tanto l'avevano rapita con i loro libri.

Nell'ottobre del 2015 ci siamo finalmente andati, e nonostante siamo rimasti appena 5 giorni, ci è piaciuta parecchio e siamo riusciti a vedere diverse cose.
Tanto che quasi quasi, stiamo pensando di tornarci.

Avevamo l'albergo a Dublino, ma dopo il primo giorno, in cui abbiamo visitato il centro città, siamo andati alla ricerca di un mezzo per raggiungere altre parti dell'isola, e abbiamo trovato una compagnia molto ben organizzata, che porta in un giorno i turisti, da Dublino verso altre destinazioni.
Come potevamo venire in Irlanda senza vedere le famose Cliff oh Moher???

Un paesaggio mozzafiato! Un placido silenzio, inframmezzato solo dal rumore delle onde che si infrangono contro queste gigantesche scogliere.

foto dell'autore

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La distanza tra Dublino e le scogliere di Moher è di circa 270Km. Le scogliere si trovano nella contea di Clare, sulla costa ovest. Bisogna quindi attraversare tutta l'isola, ed essere consapevoli di affrontare qualche ora di viaggio. Veramente molto bene organizzata la compagnia di pullman. Il mezzo era davvero confortevole. Sedili comodi, prese USB per ricaricare cellulari o tablet, wi-fi a bordo e guida che spiegava ogni particolare si presentasse durante il tragitto.

Sono rimasto sorpreso di me stesso, perché nonstante il mio inglese non sia eccellente, ho capito buona parte dei discorsi di questa ragazza. Effettivamente è una cosa strana questa. Quando mi trovo all'estero, sono obbligato a capire e farmi capire, e forse inconsciamente mi sforzo di più a parlare inglese.
Sarà questa la spiegazione?

Poi finalmente, l'arrivo alle scogliere. L'organizzazione del tour, prevedeva la libera uscita a tutti i passeggeri, poi ovviamente ad un certo orario, era prevista la partenza per tornare a Dublino.

Le scogliere sono percorribili a piedi. Sono lunghe circa 8Km e raggiungono i 217 metri nel punto più alto.
É veramente spettacolare camminare lungo il sentiero, e guardare di sotto fa venire il cuore in gola.
Ci troviamo infatti a strampiombo, direttamente sull'oceano Atlantico.

Un mix di colori davvero bello, il verde dell'erba vicino al blu del mare e del cielo, ma il massimo, ci è stato detto, è durante i tramonti estivi, dove si possono vedere incredibili sfondi rossastri, dovuti ai raggi solari che riflettono sulle rocce.

foto dell'autore

Un paesaggio incontaminato, e salvaguardato nella sua essenza, completamente immerso nella natura. Esiste solo un centro di accoglienza per i turisti all'inizio del percorso con relativo parcheggio, ma tutto il resto è cosi come natura l'ha fatto.

Appena saliti dal parcheggio, si nota subito la torre di O'Brian posta proprio all'inizio del percorso.
Il biglietto si paga solo per entrare nella torre, ma il camminamento lungo le scogliere è completamente gratuito.
Purtroppo non abbiamo avuto sufficiente tempo per percorrere tutti gli 8 km.

Dalla Torre, fatta costruire da un rappresentante del parlamento irlandese della contea di Clare , si gode di una vista che spazia dalle isole Aran, le aree Gaeltacht (dove si parla ancora il gaelico), e i monti Twelve Bens.
Non si sa dove guardare perché la vista ti toglie il fiato, soprattutto per chi, come noi, ama il mare.

foto dell'autore

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La tappa successiva che il tour aveva previsto, si è svolta attraverso un percorso alternativo, con strade di campagna, dove ancora una volta il verde irlandese si è manifestato in tutta la sua bellezza.
E ci siamo pure fermati per fare qualche foto....questa casa è letteralmente rimasta nel cuore di Daniela.

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Piccoli villaggi di allevatori, fermi nel tempo, dove ti devi fermare per far attraversare le mucche che cambiano pascolo, senza fretta, poetiche nella loro lentezza e bellezza.
Si attraversa, così, la zona del Burren, famosa per le sue pietre appoggiate in modo magistrale sull'acqua, a formare un quadro di rara percezione.

foto dell'autore

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Arriviamo a Galway, nell'omonima regione, dove, secondo la ragazza che ci faceva da guida, è possibile mangiare il miglior fish and chips di Irlanda.
Il paese sembra appartenere ad un'epoca di un romanzo storico, immortalato nel tempo.
Si passeggia verso il mare sentendone il profumo e ascoltando la musica dei musicisti di strada che trovi lì, ad ogni ora, a suonare, cantare ed intrattenere.

foto dell'autore

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Era solo una scorcio di una nostra giornata irlandese....alla prossima!!!