Argentina 78: una vergogna "Mondiale"

in #ita6 years ago (edited)
I mondiali di calcio del 1978, disputati in Argentina, sono senza dubbio tra i più discussi e controversi nella storia.

Il clima socio-politico in cui si sono svolti, non era tranquillo. Anzi, tutt'altro.

Situazione Politica

Il tenente Jorge Rafael Videla, il 24 marzo 1976 aveva guidato un colpo di stato, in seguito al quale prese il potere, assumendo la carica di Presidente.

Videla e i suoi collaboratori, videro nell'organizzazione della manifestazione iridata, una grossa possibilità per consolidare il "consenso" che avevano in qualche modo ottenuto. Insomma, sfruttare il calcio per aumentare il proprio prestigio da un lato, e per infondere nella popolazione un senso identitario; di appartenenza alla nazione.



Lo stadio Monumental di Buenos Aires
Immagine CC0 creative commons - Fonte: Wikipedia


Coloro che dimostravano ostilità o dissenso al regime, come fu noto solo in seguito, venivano perseguitati e misteriosamente fatti sparire. A tutti questi dissidenti, per la maggior parte giovanissimi, venne dato il nome di desaparecidos, vale a dire scomparsi.

Le testimonianze postume, parlano di torture anche durante lo svolgimento del mondiale.
All'interno della ESMA (Escuela de Mecánica de la Armada), la scuola per ufficiali della marina argentina, a 400 metri dello stadio Monumental di Buenos Aires, le torture inflitte ai prigionieri, venivano temporaneamete sospese, solo durante le partite dell'Argentina.

Anche i tristemente famosi voli della morte, cominciati prima del '78, non furono interrotti.
I vuelos de la muerte, consistevano nel portare in alta quota i dissidenti sopra a degli aerei, e buttarli a mare, vivi e dopo avergli somministrato forzatamente Penthotal, un barbiturico.

Nella Buenos Aires di quegli anni, i militari potevano fermare chiunque, e chiunque poteva essere sospettato di possedere documenti falsi. Per destare questo sospetto, era sufficiente titubare, dinanzi ad una semplice domanda come: "di che segno sei?"
A quel punto, il sospettato veniva costretto a salire sopra ad una Ford Falcon, l'automobile in dotazione alla polizia argentina, con la probabilità di scomparire nel nulla.

A ridosso dell'inizio della manifestazione, il regime di Videla, cercò di nascondere alla vista degli ospiti provenienti da tutto il mondo, i quartieri disagiati e malfamati delle città, alcuni radendoli al suolo.

Gli argentini che parlarono con i media stranieri, rivelando le reali condizioni della popolazione, in breve tempo diventarono anch'essi, desaparecidos.


Le squadre pronosticate come vincenti, in quell'edizione, oltre ai padroni di casa, e i campioni in carica della Germania Ovest, sono il sempre temutissimo Brasile, l'Italia (che fece un'ottima figura), e l'Olanda.

Gli olandesi erano arrivati in finale nel 1974, perdendo contro la Germania.
Ma negli anni 70, era senza dubbio la nazionale che esprimeva il gioco più bello, che gli addetti ai lavori battezzarono calcio totale, grazie anche al loro capitano Johan Cruijff, che clamorosamente però, nel 78 non si presentò con i compagni in Argentina.
Le motivazioni rimasero per anni un mistero.

Inizialmente si pensò, che volesse boicottare la manifestazione, per dare un segnale politico. Poi invece, sembrò che ci fosse in ballo una polemica tra il campione e la federcalcio olandese.
Lo stesso Cruijff, dichiarò solo in seguito, che scelse di non andare in Argentina in seguito ad un sequestro di persona (o rapina?) nei suoi confronti e della sua famiglia, nella sua casa di Barcellona.
Nella stagione 1977/78 giocò infatti per la squadra catalana.

Immagine CC3 creative commons - Fonte: Wikipedia
Autore: Nationaal Archief


In un clima surreale, a giugno del 1978 stava cominciando il mondiale della vergogna.
I massimi rappresentanti, ai vertici delle organizzazioni del calcio internazionale, si limitarono a dire che calcio e politica camminano su due binari differenti, e che quindi non c'è correlazione tra sport e la direzione politica di un paese, che ospita una manifestazione sportiva.

La cosa essenziale è garantire strutture e servizi.


Ci furono timidi tentativi di boicottaggio, in Svezia e in Olanda, ma in Italia le notizie che arrivarono, riguardavano solo dinamiche riguardanti il campo da gioco.
Il 1978, per l'Italia è un anno drammatico. É l'anno del rapimento e dell'uccisione di Aldo Moro, dell'omicidio di Peppino Impastato, dell'approvazione della legge sull'aborto, e dell'elezione di Sandro Pertini a Presidente della Repubblica. Un momento storico molto delicato, in cui impazzava, tra l'altro, la strategia della tensione.

É vero che il calcio è un oasi nella quale rifugiarsi e non pensare...ma senza dubbio l'informazione italiana, fu davvero troppo assente, su tutto quello che stava succedendo in un quel momento in Argentina.

Solo dopo le prime partite, la TV olandese per prima, cominciò a diffondere servizi televisivi sulle madri di plaza de mayo, cioè le madri dei dissidenti al regime militare.
Queste donne coraggiose, che manifestando con fazzoletti bianchi, chiedevano a gran voce:

Dove sono i nostri figli?

Il giornalista italiano Gianni Minà, inviato in Argentina, venne espulso dal paese, per aver rivolto domande troppo esplicite e dirette a proposito dei desaparecidos, in una conferenza stampa in cui erano presenti i rappresentanti dell'organizzazione del torneo, e per aver cercato di andare a fondo, come cronista, a questa questione.
Il mondo intero cominciò a rendersi conto, che in Argentina c'era qualcosa che non quadrava...


La parola a campo

L'Italia dopo avere battuto l'Argentina per 1-0 con gol di Roberto Bettega, durante la prima fase, si qualifica per la fase successiva come prima classificata del proprio girone.
Pure l'Argentina si qualifica come seconda, nonostante la sconfitta contro gli azzurri.

A quel mondiale parteciparono un numero inferiore di nazionali, rispetto al numero nelle edizioni più recenti.
Dopo la prima fase a gironi infatti, rimasero in lizza solo 8 nazionali.

Ma, a quel punto, non ci furono scontri ad eliminazione diretta.
Le 8 compagini vennero divise in altri due gironi da 4 squadre ciascuno.
Le prime classificate di ogni girone, si sarebbero scontrate nella finalissima, mentre le seconde si contesero la finalina per il terzo posto.

É bene ricordare, che al tempo, nei campionati in genere e nelle competizioni internazionali, venivano assegnati 2 punti per ogni vittoria, e non 3 come succede ora.

GIRONE A

Pos.SquadraPuntiGol fattiGol subitiDiff. reti
1
OLANDA
5
9
4
+5
2
Italia
3
2
2
0
3
Germania Ovest
4
5
5
-1
4
Austria
0
4
8
-4

L'italia pareggiò 0-0 contro la Germania Ovest, e si impose per 1-0 contro l'Austria, mentre l'Olanda ottenne gli stessi punti in classica, pareggiando 2-2 contro la Germania e schiacciando l'Austria per 5-1.

Nella decisiva partita Italia - Olanda, gli azzurri erano in vantaggio per 1-0, ma gli olandesi riuscirono a pareggiare e poi a passare in vantaggio, vincendo 2-1.
Non tanto all'insegna del fair play, il gol del pareggio olandese, dal momento che il portiere italiano Dino Zoff, calciò la palla fuori dal campo per un infortuinio.
Ma alla successiva rimessa laterale, gli olandesi non restituirono la palla agli italiani, anzi, fu proprio da quella rimessa in gioco che arrivò il gol del pareggio.


GIRONE B

Pos.SquadraPuntiGol fattiGol subitiDiff. reti
1
ARGENTINA
5
8
0
+8
2
Brasile
5
6
1
+5
3
Polonia
2
2
5
-3
4
Perù
0
0
10
-10

Il Girone B, sembrò subito essere una questione tra Brasile ed Argentina e le previsioni vennero subito confermate.
Il Brasile infatti batte 3-0 il Perù, mentre l'Argentina si impone 2-0 sulla Polonia.
Lo scontro diretto Brasile-Argentina termina 0-0, e a quel punto le due squadre si ritrovano a pari punti in classifica.

Il pomeriggio del 21 giugno, il Brasile batte la Polonia 3-1 andando avanti in classica, e costringendo l'Argentina, gia consapevole della vittoria brasiliana, a dover vincere obbligatoriamente contro il Perù, nella partita in programma la sera stessa.

Ma, per decidere chi sarà la finalista, non è previsto uno spareggio, in caso di parità di punti in classifica.
In finale sarà ammessa la squadra che avrà totalizzato una migliore differenza reti.

Considerando che il Brasile aveva totalizzato una differenza reti di +5 e che gli Argentini fino a quel momento erano a +2, non sarebbe bastata una semplice vittoria.
Serviva una vittoria con almeno 4 gol di scarto.



Mario Kempes, capocannoniere di Argentina '78
Immagine CC0 creative commons - Fonte: Wikipedia


Il portiere del Perù Ramon Quiroga, fu protagonista in tutti i sensi, e anche negli anni successivi fu al centro di inchieste giornalistiche, allo scopo di dimostrare la combine per quella partita che finì 6-0 per l'Argentina.
Quiroga infatti è argentino, ma naturalizzato peruviano l'anno precedente.

Negli anni successivi, apparsero su giornali molto famosi come il Times, articoli con accuse pesantissime su quella partita. Secondo alcune fonti intatti, i giocatori peruviani sarebbero stati pagati per “scansarsi” e consentire all'Argentina di andare in finale.
Addirittura si parlò del fatto che il governo del Perù, avesse ricevuto svariate tonnellate di grano, diversi milioni di dollari per generali peruviani, e anche non precisati traffici di armi.

I giocatori del Perù, che erano in campo durante quella partita, inizialmente confermarono queste notizie, ma di fronte alla possibilità di continuare a confermarle in sedi appropriate, ritrattarono la loro testimonianza.


L'Italia è sconfitta nella finale per il terzo posto contro il Brasile, ma esce a testa altissima da questo mondiale, nonostante le aspre critiche nei confronti del portiere Dino Zoff, reo, secondo i detrattori, di avere incassato troppi gol con tiri dalla lunga distanza.
Ma l'allenatore Enzo Bearzot dimostrerà quattro anni dopo in Spagna, che la nazionale del '78 era una squadra sperimentale, vincendo appunto il mondiale nel '82.


La finale del campionato del Mondo, è fissata per il giorno 25 Giugno 1978.
Il C.T. dell'Argentina è César Luis Menotti, che ha idee politiche diametralmente opposte a quelle della giunta militare, al momento al potere. Più volte, nei mesi precedenti, si era lasciato andare a dichiarazioni non certo fedeli alla linea di Videla.
Ma non venne sostituito con un allenatore più servizievole, perchè considerato quello più idoneo per guidare la squadra alla vittoria.

Nel discorso motivazionale ai suoi ragazzi, prima di attraversare il tunnel che collega gli spogliatoi al campo da gioco, ben sapendo che in tribuna autorità fosse presente Videla e la sua giunta, disse:

Guardate la gente e rivolgete il vostro saluto ai metalmeccanici, ai panettieri, ai tassisti. Non vinciamo per quei figli di puttana. Vinciamo per il nostro popolo.

Ogni argentino, compresi i calciatori, aveva un fratello, un cugino, un amico, un vicino di casa o un semplice conoscente tra i desaparecidos.


La finale Argentina - Olanda terminò 3-1 per l'Argentina dopo i tempi supplementari.
L'incontro, arbitrato dall'italiano Sergio Gonella fu molto duro, caratterizzato da contrasti violenti e comportamenti antisportivi, come gomitate in pieno volto.
Ma il fischietto nostrano, non tirò fuori nessun cartellino rosso.
L'arbitraggio fu contestato dagli olandesi perché troppo permissivo e casalingo.
Per protesta gli orange si rifiutarono di ritirare la medaglia per il secondo posto.

Jorge Videla, consegnò nelle mani del capitano Daniel Passarella, la coppa del mondo.
L'Argentina aveva appena vinto il primo mondiale della sua storia.
Nel paese si festeggiò ovunque, e anche alla ESMA, arrivò alle orecchie dei detenuti, la voce del telecronista che diceva:

QUESTA É LA VITTORIA DEGLI ARGENTINI VERI

Per quei detenuti, ben presto sarebbero ricominciate le torture.




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Sort:  

E con questo magnifico lavoro,direi che ti sei superato Davide!
Ricordo vagamente quell'edizione dei mondiali della vergogna, avevo appena sette anni, non conoscevo tutti questi retroscena nè questi intrecci tra la situazione politica e il calcio giocato.
Bellissima la citazione dell'allenatore Menotti nei confronti dei suoi giocatori, per il resto, come dici tu, una vergogna "mondiale".
Complimenti e tanto di cappello per questo encomiabile lavoro.

Grazie mille @nicola71. A dire il vero dovrei ringraziare anche @mad-runner che in un suo commento al mio precedente post, aveva accennato a questa edizione del mondiale, facendomi scattare la molla di scrivere questo post.
Hai proprio ragione, Menotti aveva colto nel segno. Chissà se sarà prima o poi confermata quella combine col Perù. Ad ogni modo, un vero peccato, perchè l'Argentina era una squadra che poteva vincere tranquillamente senza aiutini. E sconcertante anche la formula di quel torneo, con le finaliste decise da un girone e dalla differenza reti.
Ad onor del vero, curioso il passaggio del turno del Giappone di quest'anno per minor numero di cartellini gialli.
Grazie mille per il tuo bellissimo commento!

Verissimo, mentre pranzavo in un bar avevo il giornale sottomano e ho letto che il Senegal è stato eliminato a favore del Giappone proprio per questo motivo, a parita di punti, differenza reti e numero di reti segnate!

@nicola71 interessante anche la regola che dagli ottavi in poi, se le squadre arrivano ai supplementari, hanno a disposizione un'ulteriore sostituzione

Vero @mondodidave73 , pensa che nell'edizione del 1966, persa in modo assurdo da noi contro la Corea del Nord con il gol del dentista Pak Doo Ik, non esistevano ancora le sostituzioni e in molti dettero la colpa della nostra sconfitta a questo fattore!

@nicola71 poi abbiamo avuto anche la koreaa con Moreno

Post di qualità, quello che hai descritto é quanto realmente accaduto in quel clima surreale dei mondiali e della situazione economico politica.

Grazie mille. Si, davvero un'edizione dei mondiali veramente troppo condizionata dalla politica

E' stato un vero scandalo, ricordo vagamente questo Mondiale perché erano i primi tempi che seguivo il calcio, ma la sensazione e la quasi certezza che dovevano vincere gli argentini era più che palpabile, per questo e per altre situazioni poco simpatiche sono ben felice che ieri l'Argentina sia stata sbattuta fuori dal questo Mondiale, aria, aria dalle vostre paranoie e di quel bamboccio di Messi, che si permette il lusso di fare la prima donna e di decidere la formazione che scenderà in campo, tornatene a casa, con la coda tra le gambe, come noi italiani che non siamo neanche partiti per la Russia...

Messi sembra quasi in parabola discendente...e in nazionale non ha mai brillato come nel Barcellona. Staremo a vedere come fa a finire...parlando con @niccolini in un altro post, io ho la sensazione che l'Inghilterra dopo tante volte che ha steccato questi appuntamenti, stavolta potrebbe andare più avanti del solito.
Grazie mille del tuo commento @mad-runner!!!

Nel '78 dovevo ancora nascere e non ero a conoscenza di quasi nulla di quello che hai scritto.
Complimenti, un gran bel mix tra sport e politica, hai raccontato con bravura una triste storia che mi ha "appassionato" davvero molto.
Un lavoro eccellente! Chapeau!

Grazie mille!!! una pagina davvero triste in tutti i sensi!

AGGHIACCIANTE. So dei desaparecidos, ma non sapevo la loro storia si intrecciasse così con quella dei mondali, altrettanto vergognosi (proporzionalmente). Un ottimo excursus ed un'ottima contestualizzazione. Grazie per avermi donato questa tessera nel mosaico della storia contemporanea.

Grazie a te del commento. Eh sì...a volte politica e sport si intrecciano in maniera incredibile

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