DOVE VORREI ANDARE

_{by @moncia90}
Qualche settimana fa vi ho proposto un post in cui raccontavo i migliori luoghi che ho avuto modo di visitare durante la mia giovane vita di pellegrino per il mondo.
Personalmente però ciò che muove ogni persona a viaggiare sempre ed ad intraprendere nuovi viaggi sia lo stimolo a conoscere luoghi nuovi; tale conoscenza nasce e si sviluppa in ognuno di noi quando parliamo di nuovo: ovvero la scoperta del nuovo, del diverso, dell’originale ci incuriosisce e così ci spinge a viaggiare.
Oggi quindi voglio proporvi quelli che considero i luoghi da visitare almeno una volta nella vita. Quelle mete che considero dei must per un “provetto Marco Polo”. Nello spiegare il motivo del mio inserimento in questa classifica di determinati luoghi darò motivazioni fondate, che mi hanno fatto preferire questi luoghi ad altri.
Sarà curioso vedere come voi lettori vi specchierete nella mia classifica o se invece preferireste altre mete. Ovviamente trattandosi di gusti personali saranno ben accette nei commenti proposte di alternative altrettanto valide ed ampiamente spiegate.
Nella classifica proporrò luoghi nel mondo dalle caratteristiche molto variegate, soprattutto per quanto riguarda la tipologia e gli elementi che mi hanno portato a selezionarlo.
Civilizzazione e Natura saranno presenti in modo equo in questa Top 5: l'uomo e le diverse culture che lo caratterizzano mi hanno sempre affascinato, ma allo stesso tempo ecosistemi di mille forme e nature hanno sempre lasciato in me grandi emozioni e quindi le mie volontà di visitarli è anche generata da piacevoli esperienze passate.

PARTIAMO!

5. EGITTO

Una delle mete maggiormente gettonate tra la fine degli anni 90 e 2000, prima che diventasse scenario di tremende faide nella zona del Maghreb. Purtroppo non ho mai avuto modo di visitare questi luoghi ed oggi per me è come un sassolino dalla scarpa che un giorno mi piacerebbe togliermi. Rivivere quello che negli anni delle elementari e delle medie ho studiato sui libri di storia, per me sarebbe veramente un sogno. Gli Egizi sono sempre stati per me uno dei popoli antichi che mi incuriosivano maggiormente: l'utilizzo dei papiri per scrivere come la prima "carta" impiegata dall'uomo, i bellissimi dipinti con tutte le loro caratteristiche, i geroglifici spesso costituiti da simboli e la loro *religione; nell'antichità, non solo in Egitto, ma ampiamente anche in Europa, nell'America Centrale ed in Asia, la religione ha sempre spinto l'umanità ha superare se stessa e tendere al divino. Tra i primi popoli ha civilizzare il mondo, sicuramente gli Egizi hanno rappresentato con il loro culto religioso, un qualcosa di veramente ammirabile. La costruzione delle piramidi per me ad oggi rimane una delle cose più affascnanti ed attrattive che possa concepire. Spesso mi domando come l'uomo abbia potuto fare tutto ciò (come me lo domando osservando il Colosseo o altre strutture mastodontiche del passato). La mia curiosità diventa sempre più intensa se si pensa che tutto ciò è stato fatto senza uso di tecnologie di quasi 5000 anni fa.
La Piramide di Cheope (una delle 7 meraviglie del mondo antico) insieme alla Sfinge rappresentano per me la principale calamita che mi fanno "desiderare" l'Egitto. Queste due strutture saggiamente costruite con un fascino misterioso che le avvolge, rappresenterebbero anche da sole un valido motivo per partire ora per Il Cairo.

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4. ISTANBUL

La città in cui Europa ed Asia si incontrano per fondersi in un 'unica realtà: luogo in cui etnie, civiltà e religoni si sono fuse in una splendidà città.
Sorge in uno dei punti più strategici al mondo, in particolar modo nei secoli passati, quando gli spostamenti via mare erano l'unica alternativa a quelli più lenti via terra: lo Stretto del Bosforo. La posizione geografica ha sempre garantito un'importanza strategica per questa città: l'unico punto di congiunzione tra il Mar Nero ed il Mar Mediterraneo.

_{La foto mi è stata gentilmente concessa da @misia1979, che ringrazio.}
Ebbe il suo massimo sviluppo quando il suo nome era Costantinopoli, ovvero la Città di Costantino. Questo accadeva ormai quasi 2350 anni fa, quando appunto Costantino I spostò la capitale appunto sulle rive del Bosforo. La sua posizione strategica la vide più volta passare sotto il controllo di popoli con tradizioni ed usanze diverse: dai Bizantini agli *Ottomani.
Probabilmente questo succedersi di etnie ha fatto così che in questa metropoli, oggi, si possano respirare profumi che riportano alla mente tanti altri luoghi del mondo. Ovviamente l'influenza araba è quella più radicata: dalle moschee alle usanze culinarie, dalla vita comune ai costumi più caratteristici.
Molti sono i luoghi di grande importanza ad Istanbul: da Santa Sofia, museo in una chiesa bizantina mosaicata, allo stesso Bosforo che unisce la parte asiatica a quella europea. Tra tutti però il luogo che mi attrae maggiormente è la Moschea blu. Questa moschea prende tale nome dalle 21.000 piastrelle che caratterizzano le sue pareti ed i suoi pavimenti. Con i suoi spettacolari e delicati minareti che si innalzano verso il cielo e dai quali i muezzin chiamano a raccolta i fedeli nell'ora della preghiera per 5 volte al giorno, fu costruita dal Sultano Ahmet di fronte appunto a Santa Sofia, per controbattere la bellezza ed il fascino suscitato dalla struttura giustiniana. 1.

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I paesaggi dell'isola sono veramente spettacolari e variano dagli interni, fino alle coste dell'Oceano Indiano.
Un paese che mi affascina moltissimo e rappresenta per me un viaggio all'insegna della Natura da sogno.

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3. Madagascar

Uno dei luoghi dove la Natura domina incontrastata come se vivesse in un paradiso celeste; l'uomo qui rimane solo marginalmente protagonista della vita sull'isola dove la parola chiave è certamente Biodiveristà.
Il Madagascar è un'oasi in cui sono nate e si sono sviluppate specie uniche e che abitano solo le terre dell'isola africana.
Questa meta mi incuriosisce moltissimo e mi attrae anche per i suoi moltissimi colori di flora e fauna.

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L'isola inoltre offre una vastissima varietà di paesaggi: si può passare dalle zone interne caratterizzate da giungla ed intervallata da zone in cui l'uomo si è affiancato alla natura, fino alla costa, dove il Madagascar incontra l'Oceano Indiano e dove nelle sue acque moltissime specie transitano, essendo questa un punto di snodo per le migrazioni marina.
Il Madagascar rimane per cui la mia meta da sogno se si parla di viaggi all'insegna della Natura, con animali e flora grandi protagonisti (purtroppo la pongo davanti anche ai safari africani, che li vedo ormai come una moda turistica).

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2. India

INDIA: un nome, una nazione, un mondo.
Mi rendo conto che parlare di un luogo simile come uno dei viaggi più interessanti che vorrei fare è come parlare del tutto e del niente. Me ne rendo conto: quello che mi ha spinto a selezionare questa meta è la mentalità che si trova in questa enorme penisola.
Considero l'India come un paese estremamente diverso dalla nostra Italia ed Europa. Un luogo in cui troveremmo differenze nelle minimecose fino alle più evidenti: dal traffico, alla religiono, dall'alimentazione all'igiene, dalla spiritualità fino al valore dei beni materiali. Penso che uesto paese sia veramente un luogo da scoprire.
Probabilmente necessiterei di più viaggi per conoscere l'India bene ed a fondo come mi piacerebbe fare.
Sicuramente comunque partirei da uno dei luoghi più affascinanti, una delle meraviglie del mondo e riconosciuta anche dall'UNESCO come patrimonio dell'umanità: il Taj Mahal. Questo mausoleo in stile prettamente musulmano salda le proprie basi nella zona nord dello Stato indiano, ad Agra, luogo dal quale mi piacerebbe partire per il mio viaggio itinerante.

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1. Giappone

La scelta per la prima posizione non è stata mai così semplice nelle mie Top 5. Ho scelto il Giappone per il grande amore che io provo per questo paese.
Tradizioni ed usi di una nazione che fonda le proprie basi nella filosofia e nell'arte spirituale.
Concetti molto lontani da qulli che contraddistinguono il mondo occidentale, sempre più legato all'essenza materiale della vita.
Mi sono sempre interessato delle tradizioni nipponiche, facendone un bagaglio culturale personale sempre più ricco ed importante.
Partiamo dal mondo culinario: l'Italia rappresenta, ed è riconosciuta a livello mondiale, l'eccellenza della gastronomia. Non per questo tradizioni antiche e dai sapori sopraffini come (alcuni) asiatici non possano essere apprezzati da noi cittadini del Bel Paese. Oggi più che mai l'impronta giapponese a livello gastronomico ta prendendo sempre più piede con il sushi: questo viene servito in molti ristoranti specializzati, anche se la qualità spesso oscilla da un livello pessimo ad un livello eccellente e con esso, ovviamente, anche i prezzi e le relative quantità proposte al cliente.
Non voglio fare il moralista o il saccentein ambito gastronomico, poiché io stesso in alcuni casi tendo a concedermi a ristoranti "cinesi simil-giapponesi", ma posso anche affermare che la qualità ed il gusto sono proporzionali alla spesa.
Nel 2016 ho sostenuto un corso di 5 lezioni sul sushi, in cui venivano spiegate le tecniche di preparazione (sfilettatura del pesce, costruzione delle varie forme con il riso), quali sono le tipologie di ingredienti (soia, riso, pesce, wasabi, zenzero, alghe...) e soprattutto quale sia il vero gusto. Il corso era sostenuto da un cuoco professionista giapponese, che ci ha spiegato molti aspetti interessanti, così che noi potessimo comprendere al meglio questi piatti.
Mi ricordo che per farci capire la differenza ci fece un paragone:

Il sushi esiste sotto molte varianti, un po' come il pollo: questo animale arriva sulle nostre tavole dagli allevamenti in batteria o allevato in modo casalingo (ruspante). Assaggiandolo possiamo riconoscere le differenze. Non eiste una variante migliore, quello dipende dai guti di ognuno, ma per poter scegliere bisogna provare e sicuramente conoscere.

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Un altro aspetto che mi fa desiderare moltissimo il Giappone, più di ogni altra meta, è rappresentato da una delle mie più grandi passioni: il bonsai. Quest'arte (anche se non è propria mente definita così in Giappone) mi appassiona ormai da una decina di anni e per me è la vera esaltazione e la valorizzazione della Natura, in cui la coltivazione e la salute della pianta sono i capi saldi.
Al bonsai sono legati anche altri concetti filo-nipponici come il suiseki, l'arte di esporre pietre paesaggio, il tokonoma, lo spazio espositivo della casa in cui si espongono oggetti di valore (come il bonsai) per celebrare la visita di un ospite ed il giardino giapponese, dove semplici gesti assumono un valore essenziale.

_{La foto mi è stata gentilmente concessa da @misia1979, che ringrazio.}
Infine la poesia giapponese, haiku, è un'espressione artistico-poetica che per me ha qualcosa di magico: i mille significati celati in tre versi e poche sillabe, celebrano la Natura ancora una volta, con l'uomo spesso assente o relegato a contorno.
Ho proposto alcune volte qui su Steemit (1 - 2), come ha fatto un'altra volta
@f3nix con un suo originale haiku.
Per questi motivi e molti altri (i cartoni manga per esempio) resta la mia meta numero uno, tra le tante possibilità. Fino ad oggi ho avuto la possibilità di conoscere questo Paese in modo teorico a causa di costi e tempo, ma spero un giorno di poter vivere praticamente Tokyo e Kyoto.

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La nostra avventura di oggi nella Top 5 è giunta al termine. Rinnovo la proposta di leggere vostri commenti riguardo le vostre mete da sogno e magari discuterne insieme qua sotto. L'appuntamento è tra una settimana.
Ciao da @moncia90

Bibliografia

• La Moschea Blu