ROAD TO SUMMER - TIPI DA SPIAGGIA (ep.11)

in #ita7 years ago

Incominciano i primi weekend di sole, dopo un maggio veramente disastroso, con piogge che ricordavano molto la nuvoletta di Fantozzi: arrivato il fine settimana e puntualmente si presentava sulle nostre città il nuvolono pronto a scaricare un acquazone rovinoso.

Con i primi caldi si incominciano già a vedere le prime persone sulla spiaggia, pronte a prendersi un po' di sole, per poi tornare il lunedì mattina a lavoro e mostrare ai colleghi, sfortunatamente rimasti a casa, i segni della tintarella.
Gli stereotipi di balneanti negli anni si sono andati delineando sempre maggiormente ed oggi mi piacerebbe riproporveli con in un elenco simpatico. L'elaborato che ne seguirà ha lo scopo di descrivere simpaticamente quei personaggi che caratterizzano le nostre spiagge.

  • IL CREMOSO: non sto parlando di un tipo di dolce, ma sto ovviamente introducendo quei personaggi che saggiamente fanno uso della crema solare (ne ho parlato ampiamente nell'episodio 10). In questo caso specifico di questa tipologia di balneanti però l'uso diventa più un abuso. Riconoscerli è semplicissimo: la creama bianca che si distende a chiazze sul loro corpo permette alla luce di riflettersi e irradiare tutto lo spazio che li circonda. Quando entrano in mare, da lontano, dato la loro natura di "luce propria" possono ricordare Cristo che cammina sulle acque.

  • L'ARAGOSTA: l'esatto opposto del tipo descritto in precedenza. L'odio che questa categoria di persone prova per la crema solare è indescrivibile: fredda, collosa ed untuosa. Il solo pensiero li fa tremare. Il colore della pelle a fine giornata non può che ricordare il carapace di un'aragosta: le conseguenze del forte sole estivo hanno reso ormai il nostro povero bagnante di una carnagione tendente al rosso-amaranto. Il suo corpo in questo caso ha anche poteri di intermittenza: premendo sulla pelle è possibile notare anche variazioni cromatiche non indifferenti.

  • L'ARAGOSTA 2.0: non è altro che la tipologia aragosta il giorno dopo, che reo di non essersi voluto cospargere di crema, l'indomani ne subisce le conseguenze. L'odio profondo per la crema solare si protrae anche il giorno successivo, così da spingere questi personaggi ad adottare controtecniche: dalla t-shirt bianca di cotone al cappellino per proteggere il naso ormai compromesso.

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    CC3 Creative Commons

  • IL PALESTRATO: l'estate è anche la miglior stagione per mostrare tutto il duro lavoro dell'inverno, trascorso in palestra per ore ed ore, con lo scopo ultimo di arrivare a questa stagione in forma smagliante. Corpi statuari e senza il minimo filo di grasso. Uomini e donne fanno parte di questo stereotipo e colpiscono gli occhi di tutti coloro di cui si circondano. Lo status di narcisista da parte dei palestrati è raggiunto al momento in cui si cospargono di olio abbronzante: il loro corpo diventa quasi specchiato con l'obiettivo di raggiungere quella colorazione tipica dei culturisti.

  • IL GIORNALAIO: non passa giorno nella sua estate senza esser passato prima dall'edicola. Il suo arrivo in spiaggia lo si nota dal fatto che oltre allo scontato quotidiano del caso, costui si è munito anche di alcune riviste periodiche, da sfogliare sotto l'ombrellone, indistintamente che si tratti di giornali di gossip, scienza o design. Una particolare sottocategoria è rappresentata dal CRUCIVERBISTA: questo personaggio è un divoratore di cruciverba e sotto l'ombrellone ne completa uno dietro l'altro. Spesso il suo tentativo di coinvolgere gli amici sulla spiaggia risulta vano, dato il poco interesse di cui ormai si è caratterizzato, in tutta la sua asocialità.

  • L'UOMO-OMBRA: in qualsiasi gruppo esiste questa tipologia di persona. I li chiamo anche gli allergici al sole. Sono quelle persone che per un motivo o per un altro non gradiscono i raggi solari e quindi si piantano a fianco dell'ombrellone o sotto una paratia e lì trascorrono gran parte della loro giornata. Quando lo spazio ombreggiato a disposizione è poco, in un gruppo si tende a sfruttare l'ombra in modo alternato, ma con questo stereotipo è pressoché impossibile. Una battaglia persa!

  • IL QUARTETTO: si muovono sempre in quattro, due coppie. Sono i dipendenti da gioco: 3 sette e briscola. Per loro non esiste momento di relax che non possa sfociare in PARTITINA!?!?. Giocano loro e non c'è possibilità di entrare nella cerchia. Le coppie sono fisse e non c'è spazio per estranei. L'unico modo per poter partecipare, seppur marginalmente, è come "pubblico". Ma attenzione a sgarrare: chi guarda non apre bocca; quasi in una forma di adorazione.

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    CC0 Creative Commons

  • La MAMMA SICILIANA: lo stereotipo della mamma del Sud è probabilmente il mio preferito. Quelle splendide donne che portano la loro casa sulla spiaggia: pranzi sulla sabbia da far invidia addirittura a ristornati ultra-attrezzati. Queste donne il mare lo vivono veramente poco, poiché la loro dedizione per la famiglia è sacra. C'è comunque da dire che i loro pasti non sono proprio all'insegna della leggerezza e le 3 ore che chiunque dovrebbe aspettare prima di entrare in acqua sono solo un eufemismo!!!

  • I PETTEGOLI: l'ombrellone è la loro casa ed il gossip il loro pane quotidiano. Le donne principalmente rivestono questa "carica", ma anche certe tipologie di uomini non disdegnano il pettegolezzo o la chiacchiera.
    Dovunque e comunque è il loro motto: anche sulla riva, in acqua ed al bar, ogni pretesto è buono per parlare bene o male di qualcuno, sia questo famoso (meglio) o un conoscente...l'importante è che se ne parli!



Anche per oggi l'appuntamento con il Road to Summer è finito.
Spero vi sia piaciuto questo episodio e nel caso in cui aveste voglia lasciatemi un commento sotto, magari dicendo a quale categoria vi sentite più affini o quale vi sembri più assurda.
Ciao da @moncia90

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@benmartinluther
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Ahahah bellissimo, vivo a Rimini e praticamente hai descritto ciò che vedo ogni giorno! Aggiungerei anche le forever young: le signore dai 60 in su con il costume maculato o in topless😂

Purtroppo tali "personaggi" sono "merce" rara dalle mie parti.
Grazie del passaggio

True story!

Io appartengo alla categoria dei cremosi in modo improprio; la verità è che odio profondamente andare a mare in estate, non mi piace fare il bagno e non nascondo che l'affollamento un po' mi disturba. Preferisco le passeggiate sulla spiaggia in inverno o in primavera, quando puoi apprezzare il paesaggio senza danni!

Ad ogni modo, per questi motivi, mi ritrovo ad andare a mare, in estate, soltanto poche e sparute volte; devo proteggermi, perché soffro di scottatura facile, per cui mi cospargo di crema.

Quest'anno non ho ancora visitato le spiagge, ma te ne racconto una dell'anno scorso: sono stata al mare una domenica di Agosto, con amici; sono stata attenta a mettere la crema in modo sistematico e periodico...e ho dimenticato i piedi!
Per una settimana, ho avuto i piedi gonfi e rossi come due patate, entravano nelle scarpe a fatica, ma per fare il mio lavoro, in divisa, sono stata costretta a mettere le scarpe scomode tipo décolleté; insomma, immagina una persona normale e "seria" fino alla caviglia - i miei piedi sono stati un ottimo spunto di discussione persino coi clienti, che mi spiegavano le loro strategie di protezione, probabilmente è stato un toccasana incappare in quella disgrazia, perché le mie vendite sono andate su! ahahah! Avevo i "calzini" rossi e li ho portati con vergogna per una buona settimana, tra risate e scherzi affettuosi dei colleghi, che penso mi ricorderanno per sempre dopo quell'episodio, come la scimunita di Malta xD

Ahahah...
Mi piace leggere le vostre opinioni e quando mi riportate eventi come il tuo, @nawamy, mi rendo conto che ci conosciamo meglio.
La condivisione di esperienze personali ci permette di consolidare il nostro gruppo.
Grazie!

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