Nello sport non si ricordano giocatori, piloti o atleti solo per le loro prestazioni sul campo: sportività, classe e carisma sono caratteristiche imprescindibili per diventare un mito.
I numeri sono importanti, ma ognuno ha sempre e comunque dentro di sè la sua persona che dovrebbe venir prima di ogni altra cosa. Vittorie e titoli non sono niente senza quelle qualità che ho scritto sopra: senza di esse sarai sempre un atleta e non un uomo.
Porto un esempio nel basket: LeBron James oggi, nel 2018, si sta dimostrando il giocatore più forte di sempre, ma molti giornalisti, cronisti o tifosi tendono a non riconoscerlo come tale soprattutto a causa di una scelta controversa che nel 2010 lo ha portato ai Miami Heat; a pesare ancora maggiormente furono alcune interviste rilasciate da Jordan, suo rivale nella "corsa al miglior giocatore di sempre".
Certe scelte, considerazioni, azioni o dichiarazioni possono trasformati nell'idolo mondiale o nel bersaglio numero 1 di critiche: è quello che oggi LBJ sta scontando e che Marquez sta (giustamente) pagando sulla sua pelle, anche perché si è messo "contro" Valentino....mica cotiche!!!
Sono daccordo con te però separerei fortemente la situazione LBJ da quella Marquez.
Nella prima LBJ ha scelto di "abbandonare" la sua franchigia, la sua casa perchè consapevole che li sarebbe potuto diventare il più forte perdente della storia dello sport. Ha fatto una scelta molto combattuta, molto difficile e che ha pagato dividendi. Inoltre ha scritto una delle storie più belle dello sport contemporaneo tornando ai cavs e portandoli al titolo e a 3 finali consecutive.
Marquez invece ha sfiorato il penale, o meglio ha obiettivamente utilizzato metodi scorretti e aldifuori del regolamento. In un mondo normale lui non si sarebbe messo contro Valentino ma contro tutto il circus, proprio perchè la sua è una condotta antisportiva a mio avviso e non semplicemente discutibile.
Giusta la distinzione.
Ho posto LBJ su questo piano solo per dimostrare che anche se uno è il più forte di sempre deve sempre fare i conti con ciò che trova fuori dal campo o dalla pista. Marquez è un talento smisurato, ma quello che ha fatto lo condanna ad uno status di "delinquente".