Il mondo è pieno di persone che recitano una personalità che non è la loro. E "l'essere teatrali" li rende una personalità a sè che li pinne al di sopra di tutte le altre.
Mi piace molto Mad quando fai questo excursus nella vita italiana del nostro tempo: ogni volta mi sembra che tu racconti una storia su noi stessi, un piccolo quadro di vita contemporanea.
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Definirle teatrali è un complimento per loro, penso che alla base di tutto ci sia una mancanza e completa accettazione di se stessi, in quanto, ad esempio, per la componente maschile di cui ho parlato, c'è un omosessualità latente, che viene ingiustamente repressa dal diretto interessato, ma che se fosse venuta naturalmente e giustamente allo scoperto, avrebbe giovato e non poco alla persona, che invece è diventata una sorta di nonsoché talmente contorta e subdola da essere a dir poco enigmatica.
Prendo spesso ispirazione dal quotidiano, perché i miei studi scolastici sono stati molto leggeri, in quanto dalle elementari in poi ho avuto una sorta di rifiuto del libro, durante la mia vita ho sempre tenuto la mente aperta verso nuove conoscenze, anche se le lacune giovanili sono difficili da colmare, quello che si è perso si è perso, purtroppo