Ma come ti vesti?!

Stando in giro in questi giorni di ponte, ho incrociato veramente milioni di persone. Non si sa perché, ma appena c'è un giorno di festa, si fiondano tutti in Liguria, mah misteri della vita. Ma tornando al titolo, sarebbero serviti Enzo Miccio e Carla Gozzi presentatori di "Ma come ti vesti?!" perché ho visto degli outfit da spavento!

Immagine Pixabay

Premetto che non sono una stilista ne tantomeno una fashion blogger o simili, ma semplicemente osservo le persone e trovo che, spesso, ci siano dei modi di vestirsi che sono ridicoli e, mi domando come una persona intelligente non possa rendersene conto. Per carità, voi potreste dirmi:

Ma se gli piace vestirsi così a te cosa te ne frega? Se gli piace e si sente bene così che problema c'è?

Assolutamente, ma non ci vuole molto a capire cosa ti stia bene addosso e cosa no. Insomma io ci tengo alla mia immagine, non nel senso di dover apparire, questo no, anzi tendo più che altro a passare inosservata, vesto in modo sobrio e soprattutto adatto alla mia corporatura. Cerco di abbinare i colori con criterio, seguire la moda del momento, senza vestirmi ad occhi chiusi, tuffandomi dentro l'armadio e quello che viene pace! So che non posso permettermi una mini gonna vertiginosa, perché non ho due gambe lunghe 2 metri da modella e quindi non la indosso. Non amo nemmeno spendere troppi soldi nell'acquisto dell'abbigliamento, trovo assurdo sprecare centinaia di euro per una maglietta od un jeans, solamente perché griffato da uno stilista super famoso, credo che sia solo vanità e sperpero del denaro. Io non dico che compro i miei abiti al mercato delle pulci, ma ci sono delle buone vie di mezzo, in molte catene di abbigliamento conosciute, senza svenarsi. In ogni caso a volte può essere orrenda anche una t-shirt di una marca famosa che hai pagato magari 100 euro!
Detto questo, certa gente, secondo me ha difficoltà anche nel rapporto calendario/temperatura. Mi spiego meglio, come dicevo soprattutto in questi ultimi giorni, dove nella mia zona di residenza che è il Piemonte ed in Liguria, dove ho trascorso il mese di aprile, ha fatto un caldo non paragonabile, ma uguale ad una giornata nel pieno dell'estate!
Quindi, anche se il calendario, dice che siamo evidentemente ancora nel mese di aprile, le temperature percepite non sono affatto quelle ritenute "normali" per una primavera standard. Pertanto, se ci sono 30 gradi all'ombra, era normale abbigliarsi come al mese di agosto, tanto è vero che le spiagge erano piene come a Ferragosto, la gente era in costume e i più temerari facevano il bagno!

28 Aprile 2018 Liguria, foto dell'autore

Ho notato invece diverse persone, che hanno preferito seguire il calendario piuttosto che la temperatura, quindi giaccone spessissimo, sciarpa e berretta di lana. Altri invece hanno fatto un mix inguardabile, pantaloncino corto e giaccone in pelle, oppure pantaloncino corto e calzettoni con scarponi da scalata.

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Gente con i sandali e i calzini fino al ginocchio! Coppie di fidanzati o marito e moglie completamente spaiati, pantalone lungo, maglione e sciarpa lei, contro un pantaloncino corto con t-shirt lui. Magari lei aveva freddo e lui caldo, ma se si è una coppia, ritengo che sia giusto vestirsi in modo simile, cioè non uno in abito da sera e l'altro in tuta da ginnastica, ma un minimo di equilibrio ed una via di mezzo.
Ragazze con abitino estivo, ma collant spessi 80 denari! Capisco che patire il caldo sia una cosa soggettiva, io so che ho il mio termometro interno regolato male e ho sempre troppo caldo, anche d'inverno, perciò non mi copro mai tanto, ma da qui, ad andare in giro sotto il sol leone, con il piumino invernale, lo trovo veramente esagerato. Il limite al buon gusto, invece è indossare pantaloni aderenti (ad esempio quelli in finta pelle da panterona), che ti sembrano cuciti addosso, con il grasso in eccesso che straborda zona "maniglia dell'amore".

E i bambini? Ovviamente, sta al giudizio dei genitori abbigliarli adeguatamente, ma se non li vuoi far soffocare, ti adatti al meteo. I miei figli avevano pantaloncino e t-shirt manica corta e sudavano, certi con jeans lungo pesante, scarpe invernali, felpa e giacca con cappuccio sulla testa e sciarpone con dieci giri intorno al collo!

I teenagers? Ecco qui più che un abbigliamento allineato alla temperatura, dovrebbero avere un minimo di finezza e di decenza in più. I leggings, si usurano velocemente per chi non lo sapesse, quindi anche se neri, a lungo andare, diventano trasparenti. Una ragazzina, li indossava con una maglietta molto corta, ed oltre al fatto che non gli stavano per niente bene, dato che era tondarella di corporatura, sul fondoschiena, erano così consumati e trasparenti, che potevi contare i merletti della mutanda che indossava. Il resto delle ragazze va in giro con shorts così corti, che potrebbero uscire di casa direttamente con delle culotte e non si noterebbe la differenza. Alcune, fisicate, stanno anche bene, ma quando ci abbini calzettoni di lana fino a metà gamba, oppure calze a rete dai colori mai visti, a fori larghi, dove si insinua la ciccia, allora diventi inguardabile.

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Ma l'outfit che proprio in assoluto non sopporto, è quello da turista medio, stile scalatore da alta montagna. Quelli che basta che si faccia una gita od una vacanza, anche solo nella città vicina e si abbigliano da trekking, con scarpa da ginnastica fluorescente, calzettone in spugna bianco fino quasi al ginocchio, pantaloncino corto di due misure più grande, t-shirt dal colore improponibile, marsupio, zainone gigante sulle spalle con aggiunta di laccio sul petto, cappello alla marinara. Mancano solo cartina in una mano e macchina fotografica al collo, poi sono pronti per scalare il Monte Bianco, peccato che non si sono accorti di essere al mare, a passeggiare nei budelli tra i negozi.

Questo, invece, è il capo di abbigliamento che ha suscitato maggior sdegno dentro di me. Mi stupisco, che il proprietario del negozio, si sia abbassato anche solo ad esporla una frase del genere, così di cattivo e macabro gusto, ma mi auguro, con tutto il cuore, che nessun deficiente si abbassi ancora di più acquistandola, vista la mancanza di rispetto verso le donne in generale e verso una persona che è morta in circostanze poco felici. Questo è il modo più ignobile di vestirsi, a parere mio. Foto dell'autore