Il presidente di Alicante

Alicante è una piccola cittadina situata nel sud della Spagna, sulla Costa Blanca, nella Comunidad Valenciana.
Purtroppo nell'agosto del 2017, abbiamo avuto la brillante idea di prenotare qui le nostre vacanze, per addirittura 19 giorni!

Vista sulla spiaggia del Postiguet e monte Benacantil con Castillo de Santa Barbara, foto dell'autore

Dico purtroppo perché il posto non ci è piaciuto affatto, ne la città ne tantomeno le persone.
Forse se l'avessimo visitata in un altro periodo dell'anno, alloggiando forse in una zona più centrale, ripeto forse l'avremmo apprezzata molto di più.
Tutto sommato è carina, la vista dal castello è davvero molto bella, e il palazzo dell'Ayuntamento merita essere visitato in ogni città in Spagna, ma tolto questo, il resto è irrilevante. Il centro non è nulla di che, qualche ristorante caro spenna turisti, niente di rilevante per quanto riguarda i negozi, un lungomare carino si salva, con bancarelle ogni giorno, ma con nulla di interessante (a mio gusto ovviamente), non male il porto, un punticino ad un paio di musei e basta direi!

Vista sul Casinò e parte del porto, foto dell'autore

Ma veniamo al dunque, a spiegare come mai non consiglio assolutamente questa città come meta per le vacanze, soprattutto estive.
Eravamo già stati in Spagna, Barcellona che avevamo adorato in tutto e per tutto, Valencia che già ci era piaciuta molto molto meno ed infine appunto Alicante, sembrava essere una buona meta per la nostra estate, per fare anche un po' di mare e non spendere un capitale.
Come molti sanno i voli per la Spagna, soprattutto con le compagnie lowcost sono davvero molto economici, poi noi, affittando l'appartamento da privati, risparmiamo ulteriormente, riuscendo così, anche in 5 a permetterci di andare in vacanza all'estero per più di una settimana.

La prima delusione, appena arrivati a destinazione, è stata la casa, davvero bruttina rispetto alle foto e soprattutto il proprietario vantava 500 metri dalla spiaggia, invece erano 900. Il disagio era grande per noi, il ritorno in salita sotto il sol leone, 40° gradi con umidità, l'estate più calda degli ultimi anni l'abbiamo beccata noi.
Con i bambini piccoli non puoi stare in giro nelle ore più calde, ma nemmeno io resisto se c'è troppa umidità, era agosto certo, ma non credevo fosse un forno crematorio.
La distanza dal mare peggiorava le cose, quindi ci andavamo solo verso sera intorno alle 18.00 quando il sole iniziava a calare. Ma l'unica spiaggia di Alicante, la Playa del Postiguet, lunga non più di un chilometro, era sovraffollata, non essendoci impianti balneari come siamo abituati a vedere in Italia. In Spagna, la maggior parte delle spiagge è libera, in alcune puoi affittare qualche lettino con pochi euro, ma non hai alcun servizio, ne un bagno, ne una doccia.
Una sola doccia in un chilometro di spiaggia e per di più a pagamento, è una vera vergogna.
E poi vogliamo parlare del mare? A Valencia era limpido e pulito, qui un vero schifo, alghe e sporcizia. Un giorno abbiamo trovato un pezzo di legno piuttosto grosso con dei chiodi appuntiti ed arrugginiti che spuntavano, roba da prendersi il tetano! Un ragazzino di fianco a noi, un altro giorno, ha tirato su dalla battigia il collo rotto di una bottiglia di vetro con ancora il tappo, mi si è gelato il sangue con i bambini che giocavano nell'acqua.

Foto dell'autore

Pertanto eravamo costretti a prendere un Tram-metro fuori terra per raggiungere una spiaggia a mezz'ora da Alicante, Sant Juan, dove per fortuna non c'era molta gente e il mare non era la fogna di Calcutta della Playa del Postiguet, sempre comunque libera e senza doccia, ma era in ogni caso meglio dell'altra.

Playa Sant Juan, foto dell'autore

E della linea tram-metro cosa vogliamo dire? Una pena assurda, non è accettabile che in una città turistica, nel mese più affollato dell'anno, il tram passi una volta ogni 20/30 minuti!
E delle strade? Giuro che in estate ad Alicante è necessaria una maschera antigas ed un occhio felino per aguzzare bene la vista. Tutti i marciapiedi sono veri e propri campi minati, dove dominano escrementi di cani ogni 20 cm. Con il caldo l'odore era nauseabondo in ogni angolo della città. Una sporcizia del genere non l'ho mai vista in vita mia!

Foto dell'autore

Ma veniamo alle persone del luogo, che abbiamo avuto modo di conoscere a fondo nel palazzo dove avevamo il nostro appartamento. Da anni affittiamo appartamenti in giro per il mondo, mai avuto nessun tipo di problema, anche con i bambini, è vero sono tre, ma viviamo tutto l'anno in appartamento e sono sempre molto silenziosi ed educati, quindi noi non abbiamo mai dato fastidio a nessuno.

Ovviamente con un bimbo piccolo, avevamo con noi un passeggino, quindi , dato che le strade erano sporche e puzzolenti, non volevamo tenere in casa il passeggino, pertanto, chiuso, lo mettevamo nell'androne dell'ingresso del palazzo nel sottoscala, dietro le buche delle lettere, insomma, nemmeno si vedeva e da lì non si poteva passare, essendo sottoscala, l'angolo era chiuso.
Dopo due giorni di permanenza nel palazzo, suona il campanello, apro e mi trovo davanti un signore sulla sessantina, che si presenta come il "presidente dello stabile", il quale mi comunica, che nessun oggetto può essere lasciato nel sottoscala e mi chiede gentilmente di togliere di lì il nostro passeggino. Io ovviamente mi scuso e lo sposto immediatamente, sistemandolo nell'angolo davanti alla porta di ingresso del nostro appartamento, lì non avrebbe imbrogliato nessuno nella salita delle scale.

Le tre settimane di soggiorno stavano quasi volgendo fortunatamente al termine, mancavano 4 giorni alla partenza e aprendo la porta di casa, troviamo un foglio appoggiato sul passeggino, dove qualcuno ci aveva scritto che non potevamo lasciare oggetti sulle scale. Non era nemmeno firmato, pertanto, non sapendo a chi rivolgerci per dare una risposta, decidiamo di scriverla sullo stesso foglio, rimetterla sul passeggino sul pianerottolo, sperando che chi l'aveva scritto passasse a leggere la risposta.
Innanzitutto non si trovava sulle scale, ma nell'angolo dietro al tappetino d'ingresso, ed inoltre, era rimasto in quella posizione per circa tre settimane e praticamente solo di notte, dato che eravamo sempre in giro di giorno e nessuno ci aveva più detto nulla, quindi avevamo inteso, che come collocazione andasse bene.
In risposta chiediamo gentilmente, dato che le strade sono vere e proprie latrine, di sopportare il nostro passeggino solamente per tre giorni ancora, dopodiché saremmo partiti.
Passano pochi minuti e suona il campanello. Stavolta si presenta un ragazzo vestito da corriere che afferma di aver scritto lui il biglietto. Noi chiediamo come mai ci viene detto solamente dopo quasi tre settimane che si trova lì. Lui risponde che non sapeva quanto ci saremmo fermati e, dato che aveva notato che non ce ne andavamo, aveva deciso di scrivercelo.
Noi proviamo a ribadire che le ruote sono troppo sporche per tenerlo all'interno dell'appartamento, ma lui è irremovibile, quella è la regola, abbiamo un patio (si orrendo ma ce lo abbiamo) e secondo lui dobbiamo attraversare corridoio e cucina e depositarlo lì.
In questo modo lo farei entrare comunque in casa, quindi insistiamo un po' sul fatto che sono solo tre giorni e per le ore notturne e che nessuno praticamente lo vedrebbe.
Niente, inizia a scaldarsi:

Voi italiani venite qui a dettare legge! Il presidente ha detto che se lo vede ancora fuori ve lo butta per strada!

Il tutto sempre in spagnolo ovviamente, che noi sì parliamo, non perfettamente, ma gli insulti che ci vengono rivolti li intendiamo perfettamente. A questo punto ci arrabbiamo anche noi! Perché nessuno si preoccupa che il portone di ingresso sbatta violentemente durante la notte, facendoti saltare sul letto? E il cane della vicina è un continuo abbaiare a qualsiasi ora? Tutto ciò non disturba? Solo il nostro passeggino?
Le urla fanno uscire la vicina, che subito è pronta a difendere il personaggio offensivo, urla anche lei e fa il gesto di sequestrarci il passeggino.
La cosa sta veramente per degenerare, si parla di chiamare la polizia, ma ci tratteniamo, siamo ospiti in un altro Paese e nel frattempo, scende il "Presidente" attirato dal rumore e si informa su cosa stia accadendo. A questo punto provo anche a telefonare alla referente in loco dell'appartamento che affittiamo perché ci aiuti, passando anche il telefono a quel buffone del presidente per cercare di mediare e trovare un compromesso, ma è inutile. Nemmeno lei ci è di aiuto anzi tiene corda all'esaltato, sono incredula per l'inesistente disponibilità e le attacco il telefono in faccia.
Proviamo nuovamente e sempre gentilmente, a spiegare le nostre ragioni, ma niente lui è ancora più cocciuto e maleducato degli altri due ed è irremovibile.
Siamo stanchi di discutere con persone irrispettose ed ignoranti, quindi per evitare di rovinarci ulteriormente la vacanza, decidiamo a malincuore di tenere quel benedetto passeggino nel patio di casa nostra, cercando di non fargli toccare il pavimento negli spostamenti. Abbassarsi al loro livello non serve, tanto saremmo andati avanti ad oltranza.

Per fortuna fra tre giorni ce ne andremo da questa città puzzolente, sporca e zeppa di maleducati, ma non prima di trovarci venir su dagli scarichi delle blatte lunghe più di 5 cm! Che orrore! Richiamata la referente inutile, mi liquida velocemente dicendo che è normale, è un problema comune in città, fa troppo caldo! Siamo messi bene allora!

L'unico posto che mi è davvero piaciuto, la vista dal Castillo de Santa Barbara, foto dell'autore

In conclusione, forse ai ragazzi giovani, in cerca di caos, di locali per trascorrere le serate e senza alcuna pretesa per il mare e la pulizia in generale, il posto è adatto, altrimenti non mi sento proprio di consigliare questa città. C'è di molto, molto meglio in giro!