OSPEDALE? BASTA, GRAZIE..."EH MA ORMAI HO L'ABBONAMENTO!"

in #ita7 years ago (edited)

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La mia storia negli ospedali, vista da un punto di vista da sopravvissuto, raccontando situazioni incredibili e qualche consiglio per non rischiare di vincere...l'abbonamento!


Mentre leggevo il post di @marcodobrovich sulla sua esperienza in ospedale mi è immediatamente balenata l'idea di condividere le mie, ahimè, vicissitudini che nessuno vorrebbe mai provare.

"Ebbene sì, il fortunato vincitore di un abbonamento per l'ospedale è?"... @mcassani, naturalmente !

Chi l'avrebbe mai detto, ho da sempre avuto un fisico forte, non mi ammalavo praticamente mai, mi sentivo bene e qui, il primo errore, non voluto: PENSARE DI ESSERE IMMUNE DA QUALSIASI COSA.

Certo, è assolutamente normale pensarla così, se si è in salute a nessuno verrebbe in mente di avere qualcosa che non va.

Come dicevo, anch'io pensavo in maniera normale, anzi ero talmente in armonia con il mio corpo che non ci pensavo nemmeno all' inferno a cui sarei andato incontro.

dna-1811955_1280.jpgImmagine CC0 creative commons

Il DNA, per qualcuno, può nascondere piccoli o grandi difetti che si sviluppano non necessariamente nei primi anni di vita ma che sono in grado di presentarsi anche da adulto.


I primi sintomi:

Era il mese di ottobre del 2008, avevo solo 25 anni, e qualcosa non andava. Un dolore sempre più forte allo stomaco il quale riusciva anche a svegliarmi di notte.
Dopo giorni di strazio, decido di rivolgermi al mio dottore: purtroppo mi venne prescritto un gastro-protettore da prendere per un mese e niente più.

I dolori non si attenuavano di molto e sentivo che c'era comunque qualcosa di strano e non mi sentivo a mio agio.

abdominal-pain-2493327_1280.jpg Immagine CC0 creative commons

L'evento:


La notte dell'Epifania di quel 2008 successe il disastro . Ero fuori casa con un amico, erano ormai le due e stavo guidando. Ad un certo punto mi sono dovuto fermare perché mi veniva da star male...quello che successe di lì a poco ci fece pensare che forse era il caso di andare al Pronto Soccorso. Guidò il mio amico, entrai, e nel giro di pochi minuti mi ritrovai su un lettino, codice giallo, la situazione non era buona.

Il vero disastro successe di lì a poco perché, a seguito di una esofago-gastro-duodeno-scopia, e qui parlo per ciò che mi hanno raccontato perché non ho nessun ricordo, l'emorragia interna ha compromesso un polmone e sono finito dritto in rianimazione...dovevano recuperarmi!

Quando cominciai ad aprire gli occhi, dopo 24 ore, mi accorsi che ero intubato perché non stavo respirando io ( sensazione stranissima ) e capii che ero in stato in coma farmacologico... non avevo le forze fortunatamente per agitarmi rispetto alla situazione. Una colonna di persone è stata per ore fuori dalla terapia intensiva, e questo mi ha sempre fatto commuovere, non l'avrei mai pensato.

Dopo una settimana nella quale ho cominciato a riprendermi torno a casa, con l'ulcera riparata. Tutto finito, pensavo...macché, " ma sempre di notte devono succedere queste cose?" una sensazione improvvisa indescrivibile, come se dentro di me fosse scoppiato qualcosa...morale, di nuovo al Pronto Soccorso...!

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Stavolta, l'operazione chirurgica doveva essere fatta. Dolori incredibili, scene da film horror, tre ore "sotto i ferri" e poi gli effetti della morfina che addormentavano il dolore ma che nel contempo mandavano il cervello in tilt; incubi, allucinazioni e chi più ne ha più ne metta.

Dopo altri dieci interminabili giorni di convalescenza in quel letto che mi distruggeva la schiena e in quello stanzone, dove guardavo i miei compagni di stanza notavo con mio dispiacere un piccolo particolare: "Cosa caspita ci faccio qui con gente che ha almeno trent'anni più di me?

Riguardo al fisico è stata un'esperienza devastante ma non calcolavo le conseguenze psicologiche, che sono emerse non appena la forza tornava alla normalità.

Situazione durissima, perché si protrae nel tempo. Le convinzioni crollano, la paura che possa capitare qualcosa è reale, dannatamente statistica: "mi è successo, vuoi che non mi succeda ancora?"
Si perde piano piano la fiducia, ma non in sé stessi perché in questi casi niente succede per volontà ed è questo il vero problema.

Dopo un anno, la scoperta: tutto ciò che ha causato questa apocalisse è stata la CELIACHIA della quale ho parlato nel mio primo post.

Chi avesse avuto modo di leggerlo o avesse modo di farlo ORA non avrebbe mai potuto immaginare che dietro quel racconto ironico potesse celarsi una situazione del genere.

Potrei ritenermi un miracolato di quelli con la M maiuscola ma ,per fortuna, il fatto di essere veramente sopravvissuto mi ha permesso di continuare il mio percorso di vita. Ho trovato mia moglie, abbiamo un bambino e tutto si è potuto sistemare.

Sono stati momenti indimenticabili, dolorosi, tristi, di pianti e di arrabbiature, di paura...ma sono qui e vorrei tanto che a nessuno possa capitare tutto ciò.

Niente abbonamento, mi raccomando!

Ci vuole lucidità, prevenzione, andare diretti dagli specialisti, e, se dovesse succedere qualcosa di grave come nel mio caso ci vorrà tanta forza di volontà, credere nella vita e combattere, SEMPRE!

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Urca che esperienza!
Meno male che la puoi raccontare!

Sì, questa è un'enorme fortuna!

Accidenti @mcassani ricordo benissimo il tuo primo post che trattava questa vicenda in modo ironico...mentre qui la esponi nel lato piu drammatico, fortuna che è andata bene, un abbraccio.

Grazie @nicola71, sono fortunato...un abbraccio anche a te.

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