LA FILOSOFIA DI LEONARDO DA VINCI
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Leonardo da Vinci (1452-1519)
In tutto il mondo Leonardo da Vinci è stato un uomo di scienza, di pittura, di disegno, di ingegneria; la sua mente e la sua mano hanno creato opere incredibili che hanno mosso le coscienze di tutta l'umanità dalla storia al presente. Ma, in quanto essere pensante è stato capace di formulare pensieri filosofici, come fossero carburante del suo modo successivamente di cimentarsi nella pratica. Meno conosciuta quindi la sua arte filosofica, ma non di minore valore rispetto al suo percorso di vita.
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Leonardo dai suoi contemporanei è detto comunemente maestro e maestro pittore; nella patente ducale di Cesare Borgia è detto architetto e ingegnere generale. Francesco I soleva, tuttavia, chiamarlo grandissimo filosofo, e filosofo egli è detto altresì dal Vasari, ma in tono quasi ironico, come colui che amava "i capricci del filosofar delle cose naturali" e stimava di esser "più filosofo che cristiano" (Cleto Carbonara)
La filosofia di Leonardo
Leonardo è un uomo del Rinascimento, del sapere universale ma anche di Neoplatonismo in certi aspetti, quando afferma la similitudine e il parallelismo tra uomo e universo:
L'omo è detto da gli antiqui mondo minore; e certo la dizione d'esso nome è bene collocata, imperroché, siccome l'orno è composto di terra, acqua, aria e foco, questo corpo della terra è simigliante; se l'omo ha in sé ossa, sostenitori e armadura della carne, il mondo ha i sassi, sostenitiri della terra.
Tutto ciò a prima vista potrebbe sembrare condurre alla vera idea neoplatonica del parallelismo tra micro e macro cosmo ma in realtà Leonardo si serve di questa "legge" per affermare la meccanicità della natura in quanto derivante da Dio, è un ordine necessario e meccanico. L'influenza del meccanicismo della natura in Leonardo può essere ricondotta alla sua formazione nella bottega di Andrea Verrocchio, illustre "paniere" di nuovi talenti che si sarebbero poi affermati come Sandro Botticelli, Domenico Ghirlandaio e il Perugino.
Leonardo, chiaramente uomo di materia, non rinnega la spiritualità che secondo lui svolge la funzione
nella composizione delli corpi animati.
Ma non approfondisce né parla ulteriormente dell'anima umana, perché trattasi di discorsi poco controllabili lasciandoli alle menti dei frati, i quali, secondo lui sono a conoscenza di tutti i segreti.
Rinnega, con vigore , ed elimina come cause dei fenomeni naturali le influenze spirituali, le forze mistiche; il pensiero matematico interpreta l'ordine meccanico della natura, nessuno spirito in quanto privo di nervi e ossa può essere forza senza strumenti, senza voce, senza materia.
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Cogitatione mentale ed esperientia
Nonostante si definisse
omo sanza lettere
ovvero che non conosceva il latino, ma questa sua definizione ha un significato più profondo, legato, oltre che a non ritenerla necessaria, anche e soprattutto al suo modo di affrontare la vita, il lavoro che scaturiva dal ragionamento successivo ad un'esperienza concreta.
Si ribella contro chi pensa che il senso, ovvero l'osservazione e la sensazione possano essere d'ostacolo alla
fisica e sottile cogitatione mentale.
Questa cogitatione mentale è la ragione per cui i fenomeni della natura possono essere compresi a patto che vengano scoperte le ragioni; è la ragione che dimostra perché
una tale esperientia è costretta in tal modo così ad operare.
Se si ha scienza delle cose allora da una parte termina
in nota esperientia
ovvero che le teorie vengono confermate mentre dall'altra giustifica, con i suoi progetti meccanici, tutte le realizzazioni tecnologiche.
L'esperienza, quindi, è la grande maestra, il mezzo per cui possiamo comprendere la natura.
Grazie a questo modo di pensare ebbe le più grandi intuizioni non solo in campo teorico di progettazione ma anche in campo pratico realizzando modelli in numerosi campi della scienza quali la meccanica ( con l'avvicinamento al principio di inerzia, al principio di composizione delle forze e quello del piano inclinato, alla comprensione dei vasi comunicanti, nei progetti di idraulica, nella costruzione di armi, nell'arte delle fortificazioni, etc).
Addirittura spaziò anche nella geologia, nell'anatomia e nella fisiologia. Tutto questo perché, essendo pittore, la comprensione della natura poteva permettergli di migliorare la sua arte, considerando la pittura come sommità delle scienze affermando che tutti i pittori dovrebbero incarnare in sé il valore conoscitivo:
O speculatore delle cose, non ti laudare di conosciere le cose che ordinariamente per sé medesima la natura conduce; ma rallegrati di conosciere il fine di quelle cose che son disegniate dalla mente tua.
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Per un attimo, scorrendo sull'ultima foto, mi era sembrato di vedere il dito medio alzato, invece dell'indice!?!?!?!
A parte la gaffe, va rimarcato il tuo lavoro preciso e scorrevole, frutto di una composizione chiara e valida, complimenti @mcassani!!!
P.S.: ma una foto dell'atleta greco no???
Ahahahaha...grazie mille Marco. L'altleta greco è rimasto ad Olimpia ad allenarsi 😂
Bellissimo post! Un post che è un inno all’Italia, Davinci è un mito ! Un saluto @giornalista
Grazie mille @giornalista, è stato un genio!
Uno dei miei personaggi preferiti.
Sì, caro @themadicine, un genio...
Very good post mcassani friend greetings i follow u from Amsterdam to Love :)
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