Analisi della 35° giornata di serie A

in #ita6 years ago (edited)

Buongiorno amici sportivi,
ecco a voi la mia personale analisi di questa 35° giornata di serie A appena conclusa.

Anche stavolta lo spettacolo e i colpi di scena non sono mancati sui rettangoli di gioco. Lo si evince anche dal numero di gol messi a segno: ben 41 spalmati su 10 partite totali con una media di 4 gol a partita, numeri da capogiro per il nostro campionato.

Come già ribadito più volte, questa stagione ci sorprende ogni settimana sempre di più e sta riservando a noi tifosi ed appassionati un finale che resterà probabilmente uno dei più belli e affascinanti di sempre.

Andiamo ad analizzare nel singolo le varie partite disputate tra sabato e domenica.

em-1444022_960_720.jpgImmagine CC0 creative commons


Roma-Chievo 4-1

Terza vittoria consecutiva per la Roma, che nell'anticipo di sabato pomeriggio all'Olimpico si impone sul Chievo per 4-1.
I giallorossi dominano in lungo e in largo la partita e si vede fin da subito: la prima rete arriva al 9' ad opera di Schick, che sfrutta un cross di Nainggolan dalla sinistra.
Dopo 2 pali colpiti da Fazio ed El Shaarawy e un gol annullato sempre all'egiziano, al 39' arriva il gol di Dzeko e si va negli spogliatoi sul 2-0.
Ad inizio ripresa un'episodio che potrebbe cambiare l'inerzia della partita a favore dei clivensi: Juan Jesus commette fallo su Inglese in area e l'arbitro assegna il penalty, con annessa espulsione per il brasiliano. L'attaccante gialloblù, però, si fa ipnotizzare da Allisson e spreca una grossa chance per riaprire i giochi.
Una botta psicologica forte per gli uomini di Maran, che subiscono 2 gol in 2 minuti nonostante la superiorità numerica: prima segna El Shaarawy al 64', poi poco dopo fa doppietta Dzeko. Soltanto nel finale arriva il gol della bandiera di Inglese, che si vendica con un colpo di testa, ma è ormai troppo tardi.

Può sorridere Di Francesco, che adesso può organizzare il ritorno con il Liverpool in Champions League consapevole di avere una squadra solida nelle mani.
Non sorride affatto invece Maran, che ha raccolto solo 2 punti negli ultimi 6 incontri e ora al terz'ultimo rischia davvero, la retrocessione non è più un'ipotesi remota.

Inter-Juventus 2-3

Alla fine la spunta la Juventus nell'eterno derby d'Italia andato in scena sabato sera: al Meazza finisce 2-3 per gli ospiti.
Una partita spettacolare, forse una delle più belle dell'ultimo decennio,disputatata in uno stadio infuocato da due delle tifoserie più grandi e calorose della penisola, che ha visto una stanca ma mai doma Juventus vincere contro una sorprendente ma troppo distratta Inter.
Partono bene i bianconeri che passano dopo
13 minuti con il diagonale di Douglas Costa.
Al 18' arriva il rosso a Vecino per un brutto intervento su Mandzukic, dopo la revisione del VAR che corregge il giallo inizialmente assegnato da Orsato. Nonostante l'inferiorità numerica l'Inter non sfigura e nel secondo tempo trova il gol del pareggio con una perfetta incornata di Icardi su punizione calciata da Cancelo. Gli uomini di Spalletti prendono coraggio e si portano in vantaggio con un po' di fortuna grazie all'autorete di Barzagli. Lo stadio diventa una bolgia.
Ma è presto per cantare vittoria, infatti i bianconeri nel finale completano la controrimonta nel giro di 2 minuti: Cuadrado al 87' infila Handanovic, aiutato da una deviazione di Skriniar e Higuain al 89' insacca di testa un gol pesante come un macigno, che vale il 3-2 definitivo.
3 punti che probabilmente consegneranno il 7° scudetto di fila alla squadra allenata da Allegri, visto il passo falso del Napoli a Firenze.
Sconfitta amara per Spalletti e i suoi ragazzi, autori di una grande partita che con un pizzico di attenzione in più si sarebbe potuta concludere in un altro modo. Ora la strada per la Champions diventa in salita.

Crotone-Sassuolo 4-1

Continua la rincorsa alla seconda salvezza di fila per il Crotone, che batte in casa il Sassuolo 4-1.
I calabresi sembrano una furia e segnano dopo appena 3 minuti con un sinistro a giro da fuori di Trotta. Al 16' raddoppiano con la complicità del portiere avversario che esce a vuoto e fa rimbalzare il pallone sul corpo di Simy, che fortuitamente la butta dentro. Poco più tardi i rossoblù calano il tris con la doppietta personale di Trotta. Prima dell'intervallo i neroverdi accorciano le distanze con un penalty assegnato per fallo di Faraoni su Politano e trasformato da Berardi.
Il secondo tempo ha poco da raccontare, il Crotone controlla il vantaggio e cala il poker allo scadere con il secondo gol di giornata di Simy.
Una prestazione travolgente quella degli uomini di Zenga, che dimostrano di meritare la salvezza a pieni voti, anche se ci sarà ancora da sudare per conquistarla.
Brutta partita invece per i ragazzi di Iachini, che perdono la chance di mettere la firma sulla salvezza anticipata e sono costretti ora a vincere la prossima contro la Samp per non essere risucchiati nella lotta.

Atalanta-Genoa 3-1

Non si ferma più l'Atalanta, che domenica pomeriggio ha vinto 3-1 in casa contro il Genoa.
I bergamaschi sbloccano il risultato dopo un quarto d'ora con Barrow, che la fa passare con un diagonale sotto le gambe di Perin.
Nemmeno il tempo di esultare che arriva il 2-0: Cristante approfitta di un errore di Zukanovic e dopo aver triangolato con Gomez gonfia la rete.
Nella ripresa la musica non cambia, il Genoa è inesistente e Ilicic mette a segno la terza rete con un sinistro a giro dei suoi. A 10 minuti dal fischio finale i liguri alleggeriscono il passivo con una punizione magistrale di Miguel Veloso, ma non cambierà più niente.
Gasperini non può che lodare i suoi calciatori, autori di una partita perfetta che gli consente di difendere il 6° posto, in vista della difficile trasferta di domenica contro la Lazio.
Ballardini, dal canto suo, deve rivedere qualcosa dopo questa deludente prestazione, ma del resto è la motivazione che manca, ormai la salvezza è in tasca.

Benevento-Udinese 3-3

Rocambolesco pareggio tra Benevento e Udinese: al Vigorito finisce 3-3.
Aprono le danze gli ospiti al 7' con un colpo di testa di Widmer,rispondono sempre di testa i padroni di casa con Viola. Prima frazione che si conclude sull'1-1, con l'Udinese più pericolosa ma poco cinica.
Nella ripresa le streghe restano in 10 per l'espulsione di Cataldi, ma nonostante ciò cerca la vittoria e trova il gol del vantaggio su calcio di rigore messo a segno da Coda.
I friulani non demordono e capovolgono il risultato in 2 minuti con una doppietta di Kevin Lasagna al 33' e 35'. A questo punto entrano in gioco la grinta e l'orgoglio dei campani che riescono a riportare il risultato in parità con Spagna al 90'.
È festa al Vigorito, perché nonostante la retrocessione gli uomini di De Zerbi continuano a regalare emozioni ai propri tifosi, che non dimenticheranno mai questa storica stagione.
Non parte benissimo l'avventura di Tudor sulla panchina dell'Udinese, unica nota positiva l'interruzione della striscia di 11 sconfitte. Tuttavia le vittorie di Crotone e Spal complicano le cose.

Bologna-Milan 1-2

Torna a sorridere il Milan, che batte il Bologna al Dall'Ara 2-1.
Dopo aver sfiorato più volte il gol e aver rischiato di prenderne uno (da ringraziare il VAR che lo ha annullato) i rossoneri si portano in vantaggio al 33' con il ritrovato Chalanoglu.
Prima di andare negli spogliatoi ci pensa Bonaventura a raddoppiare il risultato.
Nel secondo tempo il Milan spreca un sacco di occasioni per chiudere la partita e allora si fanno avanti i padroni di casa che accorciano le distanze al 74' con De Maio. Il Bologna prende sicurezza e si butta alla ricerca del pari, ma Gigio Donnarumma è attento tra i pali e conserva il risultato, portando a casa i 3 punti.
3 punti importanti per Gattuso, non solo per il morale dopo 6 turni senza vittorie ma anche per non perdere di vista l'Atalanta a -1, che sembra aver preso il volo verso l'Europa League.
I rossoblù non hanno più niente da chiedere a questo campionato, se non onorare le ultime 3 gare rimaste. Certo è che per Donadoni non è stata proprio una stagione rosa e fiori, si avrebbe potuto fare qualcosina in più.

Sampdoria-Cagliari 4-1

Vittoria di carattere per la Samp, che si impone sul Cagliari al Ferraris per 4-1.
Partita a senza unico, che inizia con il gol di Praet al 6' per i blucerchiati, abile a sfruttare l'invito di Quagliarella. Al 26' è lo stesso bomber napoletano a mettere la firma sul 2-0, raccogliendo il cross di Linetty dalla sinistra. Lopez cerca di rimediare ai danni con qualche cambio tattico ma senza successo: al 40' Quagliarella fallisce un calcio di rigore e al 48' Kownacki porta i suoi sul 3-0 prima dell'intervallo.
Nella ripresa i sardi sembrano cambiare atteggiamento e accorciano al 48' con Pavoletti.
L'uscita per infortunio di Quagliarella e l'espulsione di Cigarini dovrebbero facilitare il compito ai rossoblù, che però non resistono alla forza dei liguri, i quali si portano sul 4-1 finale al 42' con Ramirez.
Con questa vittoria Giampaolo e i suoi possono continuare a sognare: ora testa al Sassuolo in trasferta domenica, servono altri 3 punti per ambire ad un posto in Europa.
Profondo rosso per Lopez, ora a +2 sul Chievo terz'ultimo con Roma, Fiorentina e Atalanta in programma da affrontare. Senza un cambio repentino di atteggiamento la serie B potrebbe materializzarsi a breve.

Verona-Spal 1-3

Vittoria importantissima della Spal nella sfida salvezza contro il Verona andata in scena domenica pomeriggio al Bentegodi: la partita si conclude 3-1 per gli ospiti.
Partono bene i veneti, che prima si mangiano un gol con Pektovic, poi sempre il croato al 15' serve un bel assist a Valoti che infila l'1-0.
I ferraresi costruiscono lentamente la trama di gioco spingendo sulle fasce e riescono a pareggiare nei minuti di recupero del primo tempo grazie ad un autorete di Fares,nata da un cross di Costa.
Nel secondo tempo spinge ancora la Spal che sfiora più volte il gol e lo trova al 70' con un bel gesto tecnico di Felipe. Il Verona non da segni di vita e gli ospiti rincarano la dose al 93' con Kurtic.
Passa l'esame dunque la squadra di Semplici che si allontana dal Chievo e getta le basi per la salvezza, ancora da conquistare.
Soltanto fischi per il Verona, ancora una volta deludente sotto gli occhi dei propri supporters ed ora Pecchia vede la serie B da vicino: -7 con soli 9 punti a disposizione, serve un miracolo.

Fiorentina-Napoli 3-0

Debacle del Napoli che esce sconfitto dal Franchi 3-0 ad opera della Fiorentina.
Dopo 6 minuti cambiano già le sorti dell'incontro: Koulibaly stende Simeone e Mazzoleni indica il dischetto,ma il VAR concede la punizione perché il fallo è cominciato fuori area e inoltre decreta l'espulsione del difensore azzurro.
Senza il suo forte centrale e in 10 il Napoli accusa il colpo: al 33' Simeone porta in vantaggio i suoi battendo Reina in uscita.
Nella ripresa il Cholito si scatena e stende gli avversari con una tripletta, segnando al 17' e al 46'.

Una prestazione sorprendente dell'attaccante figlio d'arte che regala ai suoi 3 punti importanti in chiave Europa League per seguire la scia delle altre pretendenti, tutte vincenti questa giornata.
Partita da dimenticare per Sarri di suoi, forse condizionati psicologicamente da ciò che era successo il giorno prima a San Siro. Adesso lo scudetto torna a essere lontano 4 punti, vanificando l'impresa dell'Allianz Stadium. Soltanto l'aritmetica li tiene in vita.

Torino-Lazio 0-1

Inarrestabile la Lazio, che sbanca anche Torino battendo i granata 1-0.
I biancocelesti perdono dopo un quarto d'ora il proprio bomber Immobile per infortunio, una botta psicologica forte. La sua assenza si fa sentire poco dopo in occasione del rigore assegnato da Irrati che lui avrebbe dovuto battere, sbagliato da Luis Alberto.

Nel secondo tempo si rende protagonista il portiere granata Sirigu che frena l'impeto dei padroni di casa con le sue parate. Tuttavia non riesce ad evitare il gol al 55' quando Milinkovic-Savic salta più in alto di tutti e la insacca di testa. La Lazio ha poi continuato a gestire la partita sfiorando più volte il 2-0; il Toro non ha saputo reagire, complice anche un Belotti fuori forma.
Con questa vittoria Inzaghi stacca l'Inter a +4 e consolida il 4° posto, anche se all'ultima c'è lo scontro diretto con i nerazzurri.
Il Toro dice definitivamente addio all'Europa League, che era già lontana da tempo ma la matematica faceva ancora sperare i tifosi.


goal-20121_960_720.jpgImmagine CC0 creative commons

Una giornata che spostato bruscamente gli equilibri della classifica, riaprendo alcuni scenari e chiudendone (o quasi) altri.

Partiamo dalla vetta, dalla lotta scudetto tra Juventus e Napoli. È incredibile come da qualche mese a questa parte i 2 giganti perdano colpi in alternanza, facendo sì che nessuno dei 2 riesca a spuntarla definitivamente sull'altro.
La vittoria nello scontro diretto della scorsa giornata aveva illuso i partenopei, complice il calendario sulla carta a favore loro; ma con la brutta prestazione di ieri risprofondano a -4, lì dove erano arrivati con lo stop della Juve con il Crotone. La differenza è che ora mancano solo 3 partite e le possibilità di farcela sono poche.

In ottica Champions si sono ridotte notevolmente le speranze dell'Inter dopo la discussa sconfitta di sabato contro la vecchia Signora. Roma e Lazio godono di un'ottima forma e continuano a vincere,viaggiando a braccetto a +4 sui nerazzurri e difendendo strenuamente 3° e 4° posto.

Situazione invariata in zona Europa League, con Atalanta,Milan, Samp e Fiorentina tutte vincenti.
I bergamaschi fanno la voce grossa e dopo averlo conquistato non intendono in nessun modo mollare il 6° posto. Il Milan probabilmente dovrà sperare nella finale di Coppa Italia per staccare un pass europeo, mentre blucerchiati e viola possono solo vincere e attendere un passo falso delle altre due.

La lotta alla salvezza si inasprisce ulteriormente.
Le vittorie di Crotone e Spal accorciano le distanze tra le 5 contendenti, infuocando la battaglia. Secondo la classifica attualmente sarebbe condannato il Chievo, ma con un solo punto di svantaggio e altre 3 partite da giocare nulla è ancora scritto.
Sconfitta fatale per il Verona, che a questo punto ha bisogno di un miracolo per non retrocedere.


Insomma, la tensione resta alta e ci aspettano altri 30 entusiasmanti match da gustare.
Appuntamento come sempre a lunedì prossimo per l'analisi della 36° giornata. Buon calcio!

Sort:  

Cosa chiedere di meglio che un finale di campionato punto a punto, in cui nulla è scontato.
Questo weekend pensio sia stato uno dei più belli degli ultimi anni con ribaltamenti di fronte e di classifica parziale.
Adesso il campionato sembrerebbe più delineato, ma attenzione: lo sembrava anche alcune settimane fa!!!

Già infatti..La Juve ad esempio non mi sembra al top e potrebbe lasciare altri punti

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