ARCHITETTURA E COMUNICAZIONE (2) - Acqua minerale San Benedetto e le fontane di Roma

in #ita7 years ago (edited)

1 - rutelli.jpg

Ieri ho pubblicato un post nel quale ho presentato un primo esempio di cosa significhi lavorare come architetto nel campo della comunicazione. E ho preannunciato che mi ripromettevo di pubblicare altri progetti esemplificativi. Ma è necessaria una premessa...

Premessa

Preparandosi ad affrontare il Giubileo del nuovo millennio, il Comune di Roma mise in cantiere una vasta serie di interventi di recupero e restauro. I progetti di cui parlerò si inseriscono, in massima parte, nel quadro di tali iniziative e sono stati realizzati tra il 1998 e il 2000.

Si trattava di imprese che necessitavano di ingenti risorse sia organizzative che finanziarie. L’impegno principale del nostro lavoro consistette nell’individuare le opportunità di sponsorizzazione possibili ed attivare meccanismi perché tali operazioni potessero realizzarsi.

L’obiettivo era quello di offrire solide garanzie di successo alle aziende che le avrebbero sostenute economicamente: in sostanza, un buon ritorno in termini di visibilità e di immagine.

——o——

La responsabilità di comunicare e la comunicazione responsabile

Il comune denominatore dei progetti scelti è fondato su una riflessione critica sul senso del comunicare. La chiave interpretativa proposta è quella della comunicazione intesa come una condivisione di responsabilità nei confronti degli interessi in gioco e, di conseguenza, nella definizione delle strategie.

La formula proposta è chiara: la comunicazione è un intervento “alla fonte del progetto”.

La partecipazione del comunicatore alla elaborazione non è solo giusta sul piano operativo, ma è soprattutto necessaria in chiave strategica, perché spesso i singoli attori, concentrati sul proprio obiettivo, faticano ad individuare le potenzialità che deriverebbero dal coinvolgimento di nuovi partner e a prefigurare scenari ed equilibri in un quadro più ampio, che meglio sarebbe in grado di garantire il raggiungimento degli obiettivi stessi.

Viceversa, molto spesso, nell'ambito delle politiche pubbliche e delle strategie messe in atto per coinvolgere le aziende private, la comunicazione viene ancora considerata come un abbellimento: un semplice strumento di maquillage superficiale del progetto, concesso in cambio della sponsorizzazione.

Scendendo sul piano semantico, i progetti che vorrei presentare, a partire da questo, si propongono di illustrare come comunicare significhi semplificare, cioè trasformare in un sistema di segni intelligibili messaggi di diversa complessità e articolazione. Si comunica per rendere vero un evento puntuale e circoscritto nel tempo, trasferendolo su un piano di universalità e di permanenza che supera la contingenza del momento.

La comunicazione viene spesso confusa con l’informazione, cioè con la trascrizione dei dati. Elaborata, magari, in un modo creativo, ma priva di quel necessario processo di interpretazione specialistica che la rende un progetto nel progetto.

La scelta dei lavori che presenterò non esprime una generica ambizione di eccellenza, ma un concreto tentativo di innovazione. Quello che vi si legge in controluce è un nuovo look del comunicatore: un mediatore, uno studioso, un tecnico e un artista.

Si tratta di lavori realizzati per le istituzioni, frutto di una tessitura laboriosa degli obiettivi politici e delle urgenze amministrative con le necessità dei segni grafici e architettonici, delle parole per dirlo, delle immagini da e per ricordare.

——o——

ACQUA MINERALE SAN BENEDETTO
Le Fontane di Roma
Roma, 1998 – 1999 – 2000

Trasformare una circostanza di temporanea dismissione quale quella di un cantiere in effetti scenografici e spunti di riflessione.

Nel complesso degli interventi di restauro messi in cantiere dal Comune di Roma per il triennio 1998-2000 figuravano un certo numero di fontane.
Ci sembrò subito un elemento caratterizzante forte che ci portò ad individuare nell’Acqua minerale San Benedetto un potenziale partner e sponsor.

Nell’analisi che ha preceduto la definizione del progetto, ci colpì il processo di progressiva marginalità del contesto della vita cittadina di cui le fontane soffrono a causa del crescente soffocamento e del parcheggio selvaggio.
Così presentammo una proposta di intervento che ne promuovesse l’immagine attraverso un nuovo modello di colloquio con il cittadino, basato sul tema della qualità e sul recupero di valori quali quello della tutela del nostro patrimonio.

L’obiettivo degli interventi si concentrò sulla possibilità di restituire loro un ruolo e una presenza fruibile dai cittadini suggerendo, attraverso l’allestimento temporaneo delle recinzioni di cantiere, ipotesi per soluzioni definitive del riassetto delle aree più congestionate e stimolare così nell’opinione pubblica una percezione positiva legata alla città che cambia ma mantiene saldo il legame con le proprie radici.

L’individuazione di un segno forte e ricorrente, destinato ad attirare l’attenzione, caratterizzava in modo univoco i diversi allestimenti, ognuno dei quali era misurato sulle proporzioni della fontana e del sito che la ospita e si proponeva come un piccolo esercizio di architettura tutto da scoprire.

1.jpg

2.jpg

3.jpg

Tutte le foto sono di mia proprietà

Sort:  

ottimo, ottime foto. Un tema di grande rilevanza

Grazie Francesca. ...troppo buona!

Tema affascinante. Trovo importante anche che emerga l’importanza della condivisione di competenze plurali per ottenere i risultati migliori.

Continua a seguirmi, pataxina, e ne vedrai delle belle! :)

Il problema vero è che ci sarebbe bisogno di portare la politica e la pubblica amministrazione nel terzo millenio, lasciando il retaggio di quelle politiche nate ai tempi in cui i computer servivano solo a immagazzinare dati.
Ottimo articolo, l'ho trovato molto interessante.

SI, la politica è ..._molto ingessata... E i funzionari pubblici ancora di più!

Alla fine S. Benedetto ha sponsorizzato gli interventi. Quante fontane sono state interessate? Gli allestimenti quanto sono durati? Le reazioni del publico come sono state misurate?

San Benedetto finanziò il restauro di nove fontane. Tre all'anno, per tre anni. E pagò il progetto e la realizzazione delle istallazioni.

A Trastevere, ultima foto in basso a destra, a piazza San Callisto, quando la sera prima dell'inizio dei lavori di allestimento la polizia mise i nastri per avvisare di non parcheggiare le auto, i residenti e i negozianti li strapparono. E la mattina dopo l'area era nuovamente invasa dalle macchine.
Finalmente riuscimmo ad iniziare. ma, mentre lavoravamo, la gente si avvicinava e, con la strapotenza tipica di noi romani, ci diceva "Che la monti a fà 'sta pedana? Tanto stanotte te la smontamo!"

Avevamo pensato ad una piattaforma a gradini che fungesse anche da seduta.
Man mano che la struttura veniva su, qualcuno si cominciava a sciogliere e, al passante che chiedeva "Ma che è 'sta robba?" rispondeva, con l'aria di chi ha capito "Ma nun lo vedi? hanno tolto le macchine, così la piazza è più bella... i ragazzi se pijano 'na bira e se ponno pure sedè ...senza tutta quella caciara de motorini che parcheggiano a tutte l'ore..." E l'altro, di rimando "Gajardo!!"

Era fatta. avevamo vinto!

La comunicazione genera uno stimolo psicologico mentre l'informazione genera solo un'attenzione da parte dell'interlocutore a livello sensoriale, il quale se ha voglia ascolta, altrimenti no. La potenza della comunicazione unito all'architettura innovativa,che utilizza il canale visivo del destinatario, sono una combinazione eccellente per un messaggio efficace.

Umberto Eco, che ha scritto un testo memorabile in proposito he si chiama "Sagni", fa una bella distinzione tra informazione e comunicazione. Sostanzialmente dice che io posso comunicare con te (nel senso di "mettermi in contatto", "accendere il trasmettitore mentre tu accendi il ricevitore"), ma non informarti di nulla (limitarmi, ad esempio, a dire "bla", bla"...). Ed è un bello spunto di partenza.

Dall'altra parte, tu mi sembra che contrapponi l'accezione di comunicare come "fatto ematico". Che è un altro bel modo di analizzare la cosa. E, su questo piano, tutto il tuo ragionamento non fa una piega e lo condivido.

Ce niente di trippa per gatti...!!

Non vedo l'ora di avere un po' di tempo per buttare giù qualche riflessione di carattere generale, come avevo detto nel mio post precedente.
Allora si che ci divertiamo a discutere...

Prendo spunto anche da Eco per quanto riguarda la mia formazione nel "migliorare" il modo in cui scrivere e, del resto, la mia passione per la lettura e scrittura nasce dal desiderio della ricerca di una comunicazione efficace, persuasiva grazie anche agli studi che ho affrontato in passato nel campo della PNL. Parimenti adoro confrontarmi a livelli di ragionamento più elevati, che superano la pura e semplice lettura del post. Quindi non vedo l'ora anch'io 😉

ottimo post

Grazie.
Inizio a seguirti. Ho visto che hai pubblicato un post interessante su come funziona Steemit...
Alla prossima. Stay tuned!

complimenti Marco!

;) Il prossimo progetto è altrettanto interessante me un po' più divertente.
Il taglio di questo post mi sono accorto che è un po' troppo professionale...
In quello che sto per pubblicare ho aggiunto anche un aneddoto realmente accaduto che lo rende meno ostico!

Si questo era un pò imbalsamato.

Leggiti la risposta che ho appena dato al commento di John-gpr. E' storia vera. Ed è divertente. Peccato... avrei potuto inserirlo nel post!

io gli saldavo le auto tra di loro. "Aò ma che c'hai saldato le maghine?"
"Eh si, così non ve le porta via il carro attrezzi."

Belle foto e bel lavoro!

Coin Marketplace

STEEM 0.18
TRX 0.16
JST 0.030
BTC 68331.57
ETH 2650.11
USDT 1.00
SBD 2.69