ARCHITETTURA E COMUNICAZIONE (1) - Piazzetta Omnitel

Negli ultimi giorni, per un motivo o per l’altro, mi è capitato più di una volta di fare riferimento alla mia doppia professione di architetto e comunicatore. Forse in qualche post, sicuramente in qualche commento…

E così, ci ho pensato un po’ su e mi sono persuaso che possa essere interessante presentare qualche progetto. Tanto per dare un’idea di cosa significhi… Magari scegliendo tra i meglio riusciti, anche se non dovessero essere i più recenti.

Tre, quattro, cinque esempi… non so ancora. Bisogna anche vedere se riscuotono un po’ di successo.

Ma ho anche riflettuto sul tema della comunicazione in generale e mi sono convinto che un post ben concepito, che faccia un po’ il punto, possa essere utile alla nostra comunità. Mi ci vorrà qualche giorno per raccogliere le idee, ma conto di pubblicarlo presto.

Ma torniamo a bomba e cominciamo intanto con un primo progetto specifico.

OMNITEL
Area ospitalità per “Massenzio: Tendenze urbane”
Roma – Parco del Celio, 1997

Estate Romana.
Chi vive a Roma sa di cosa si tratta: una kermesse di spettacoli - più o meno coordinati dall’assessorato alla cultura del comune - che si tiene ogni anno, nei mesi estivi appunto, qua e là, nel centro storico e non solo: cinema all’aperto, teatro, danza, musica,… e chi più ne ha più ne metta…

L’origine di tutto ciò è datata 1977 e si deve al più grande assessore alla cultura che Roma abbia mai avuto: Renato Nicolini, con il quale, negli ultimi tempi, ho avuto il piacere di collaborare. Un esempio ineguagliato. Nessuno più con la sua visione e le sue capacità.

Oggi l’Estate Romana, a distanza di più di quarant’anni, ancora esiste. Ma somiglia molto più ad una grande fiera di paese che altro. Allora, invece, ogni progetto aveva un suo perchè… Attraverso l’effimero (Dio quanto gli fu contestato il fatto che spendesse i soldi dell’amministrazione per spettacoli ed allestimenti a carattere temporaneo…!!), raccoglieva risultati definitivi e potenti. Un mago! Anzi no, un intellettuale sopraffino e coraggioso.

Regina di quegli anni eroici, e prima manifestazione in assoluto della neonata Estate Romana, fu Massenzio: una manifestazione cinematografica all’aperto. …ma, quando si dice all’aperto, dovete immaginare una platea di quattromila persone davanti ad uno schermo di 200 metri quadrati sulla spianata del Circo Massimo…!!

-----o-----

Questo progetto fu pensato nell’ambito di Massenzio, appunto, nel 1997. A venti anni dalla sua prima edizione. E presentammo una proposta alla Omnitel, poi diventata Vodafone, per la quale calzava a pennello.

I cellulari avevano pochi anni di vita, ma le abitudini e i costumi stavano già cambiando e molto ancora sarebbero cambiati. Già si intuiva.

L’idea che elaborammo fu quella di promuovere un dibattito su come si stesse trasformando il modo di comunicare. Come era (già) cambiato nel passato e cosa ci saremmo potuti aspettare dal futuro.

Era, per quei tempi, un’idea innovativa.
L’azienda “sponsor” non entrava a gambe tese a presentare e vendere i suoi prodotti come sempre si era fatto in passato, ma realizzava un evento nell’evento.
E non lo avrebbe fatto all’interno della solita tenda bianca montata alla bella e meglio sul terreno scosceso, come spesso si vedeva in quei tempi, ma all’interno di una struttura ospitale, appositamente progettata.

Una piattaforma a gradoni riportava il piano, delimitava lo spazio e consentiva la seduta informale, configurando un’area centrale all’interno della quale era collocata una piccola platea, di fonte ad un grande schermo.
Un elemento totemico che fungeva da salotto ospitalità, quasi un tempio, rendeva visibile il luogo anche da lontano e il colore con cui verniciammo il tutto, all’epoca estremamente caratterizzante, identificava chiaramente l’azienda.

Il programma prevedeva una serie di filmati che giravano a loop nello schermo e si ripetevano ogni paio d’ore, per poi cambiare nei giorni seguenti, ma riproporsi nelle settimane successive in modo che la rassegna complessiva potesse essere seguita anche in giorni e settimane differenti.

Due volte a settimana era previsto un incontro-dibattito che ragionava sugli aspetti più disparati del tema. A memoria, ricordo Bernardo Bertolucci parlare di comunicazione nel cinema, Vittorio Storaro di fotografia, Renato Nicolini dell’Estate Romana, i filosofi Alberto Abruzzese, Omar Calabrese, Massimo Cacciari, l'allora assessore alla cultura Walter Veltroni, il sindaco Francesco Rutelli,…

Gli incontri venivano filmati e, via via, andavano ad integrare la programmazione degli schermi.

Fu un successo. Piazzetta Omnitel divenne un appuntamento da non mancare e uno degli eventi più seguiti della manifestazione di quell’anno.
E io lo ricordo ancora come un buon progetto.

La foto di copertina è di mia proprietà. L'altra è una foto della prima pagina del "Manifesto" pubblicata in occasione dei 70 anni di Renato Nicolini.