Svolta epocale

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Per certi versi mi rendevo conto che quei ritmi di gioco non erano sostenibili ancora a lungo, soprattutto quando si hanno impegni famigliari, ci si trova di fronte a un bivio, o si prende la carriera pokestica, con le grandi incognite che nasconde, ma sinceramente parlando non avevo proprio il passo al 100% per poter optare con relativa sicurezza per questa scelta, oppure ci si concentra sul lavoro e si dedicano al poker, in questo caso specifico al Texas Hold'Em, dei ritagli più o meno grandi di tempo...

Arrivò un fatto che sconvolse l'intera mia vita, continuando a tutt'oggi a lasciare strascichi dalla sua nefasta manifestazione, 3 anni fa persi per la prima volta nella mia vita il lavoro, per 13 mesi rimasi a spasso, sentendomi improvvisamente vecchio e tagliato fuori da tante iniziative, ragionando asetticamente, avevo tutto il tempo da dedicare al THE, senza lavoro il tempo per il gioco si sarebbe potuto amplificare senza troppi problemi...

Sbagliatissimo, sparendo quello schifo di lavoro che avevo fatto nell'anno e mezzo precedente alla mia sorta di licenziamento volontario veniva a mancare la fonte, seppur ridottissima, di sostentamento famigliare, e una volta azzerato il conto gioco era molto difficile procedere con una ricarica del medesimo account, perché la mia coscienza non è mai andata a dormire né a farsi benedire, un paio di versamenti all'inizio li feci, ero convinto che il digiuno lavorativo non sarebbe durato più di tanto, ma al progredire dei mesi di forzata inattività l'atteggiamento nei confronti del mio gioco preferito stava radicalmente mutando, in quanto non avevo più la necessità tranquillità per affrontare le eventuali perdite della ricarica del conto, oltretutto mi sarei sentito letteralmente una merda a giocare soldi senza una grande certezza di recuperarli, quando si ha un grande bisogno è proprio quella volta che invece di vincere si finisce, fortemente condizionati da eventi negativi, con il perdere miseramente, giocare con l'affanno e la forzata necessità di fare risultato è una cosa molto deleteria...

La svolta fu radicale, da 6, 8, 10 tornei a serata, con un investimento di alcune decine di euro per volta, che mi regalava delle soddisfazioni anche generose, si passò a pochissimi euro, e un paio di tornei al massimo, se si vinceva tutto poteva riprendere un po' quota ma senza esagerare, in caso contrario tranquillo e rassegnato, seppur in caso di estrema necessità il poker non poteva supportare il mio fabbisogno economico, dal 2016 a tutt'oggi, giocando ormai sporadicamente, non so mai riuscito a raggiungere un tavolo finale nei tornei regular, qualche vincita certamente, ma poco più che spiccioli rispetto al passato, ma sono molto più tranquillo, molto meno condizionato, anche se qualche soddisfazione me la sono tolta ugualmente, strada facendo, che sarà oggetto dei prossimi post su questo specifico argomento, ma parliamo di iniziative particolarissime, che purtroppo sono pure finite...

Continua...