Le basi della rinascita

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Quella Community Battle aveva lasciato parecchia distruzione all'interno della nostra squadra, perché aveva profondamente minato la fiducia stessa dei giocatori nei loro mezzi, solamente i due giocatori più navigati, io e il capitano, erano stati in un certo senso esenti dal malefico influsso di quel fenomeno che aveva giocato per quell'edizione con noi, gli altri, chi più chi meno, a parte reagire in diversa maniera alle insinuazioni del tipo, si erano come appannati nella loro qualità di gioco, occorreva una pronta svolta, occorreva dare significativi segnali di ripresa, e ripartire di slancio verso la nuova edizione della CB, fu proprio subito dopo la fine della peggiore competizione alla quale partecipammo che mi si accese la lampadina...

Incominciai a fare una serie di messaggi vocali, nei quali cercai di infondare nuove certezze e nuove energie dentro a una compagine che ero sicuro che avesse delle indiscutibili qualità, avevo visto un certa crescita di un paio di giocatori, che avrebbero potuto far fare quel salto di qualità con il quale avremmo potuto competere a livelli più consoni alle nostre potenzialità, non fu un compito facile, perché qualcuno era rimasto veramente deluso dal comportamento del campione del mondo de' noiartri, reo di aver letteralmente pisciato fuori dal vaso tante di quelle volte che partì un'altra iniziativa che riscosse un grandissimo successo, ad opera di quella che venne ribattezzata come la mascotte della nostra squadra, il giocatore sulla carta meno forte tra noi 6, ma che aveva fatto una grandissima selezione delle più grosse stronzate che lui (il fenomeno) aveva sparato nei vocali, e ogni volta che lo riteneva opportuno, con perfetto tempismo, ci rilasciava una perla (pirla) di saggezza del GC (Gran Coglione)...

Mi feci anche promotore dell'iniziativa di rendermi disponibile per instradare chiunque avesse voglia di allargare i propri orizzonti di gioco verso le varianti particolari del poker, uscendo dal collaudato Texas Hold'Em, allo scopo di rendere più versatile la nostra formazione, anche per liberarmi simbolicamente dall'obbligo di giocare in ogni giornata di campionato, essendo la mia presenza quasi indispensabile perché coprivo sempre e comunque una disciplina che era agli altri estremamente ostica.

Un giocatore in particolare fu molto ricettivo sotto questo punto di vista, al punto tale che gli passai tramite WhatsApp alcune pagine dei libri che avevo letto in passato, giusto per dargli una vera e propria infarinatura tecnica, vedevo che effettivamente sembrava recepire parecchio di quello che gli stavo trasmettendo, e non mi sbagliavo affatto, perché sembrava quasi che bevesse tutte le nozioni che gli stavo trasmettendo...

Continua...