E' sempre colpa dell'ambiente che ci circonda?

in #ita6 years ago


Immagine CC0 creative commons

Ci sono momenti in cui certe frase tornano di moda, sia a livello mondiale, sia in ambito molto più ristretto, ed una di queste è quella che siamo soliti dire quando ci si trova in presenza di un minore, o comunque una qualsiasi persona anche maggiorenne, che per qualche motivo ha un comportamento che va contro ogni logica e buonsenso: "Per forza, con i genitori che ha, cosa vuoi pretendere??".

Siamo già arrivati al nocciolo della questione, veniamo in contatto con un adolescente, che è viziato, scontroso, irrispettoso, maleducato, manesco, irascibile, e chi più ne ha più ne metta, insomma il classico esempio di persona che te le caverebbe dalle mani, avresti solo una gran voglia di dargli due sane "zampate" nel culo, che serviranno a poco o nulla, ma che ti facebbero almeno scaricare la tensione che ti ha scatenato con il suo comportamento assurdo ed incomprensibile.

Il discorso può prendere ora tante direzioni, ma vorrei focalizzare l'attenzione sui modelli che un bambino, un ragazzetto, un adolescente o un ragazzo già maggiorenne ha o ha avuto.
Chi sono le prime persone con cui viene in contatto un bimbo? Logicamente i genitori, e poi il nucleo famigliare cosiddetto allargato, per cui inizialmente le basi vengono più che frequentemente gettate dal padre e dalla madre.
Successivamente troviamo la scuola e le istituzioni in genere, dove gli insegnanti possono giocare un ruolo importante, quando viene a loro riconosciuto, perché non sono rari i casi in cui ultimamente si assiste a delle pericolose inversioni di ruolo.

Ora passiamo ad un ipotetico esempio, riferito ai tempi odierni, ed ammettendo anche che un ragazzetto abbia avuto dei pessimi genitori, quindi un'educazione approssimativa e lacunosa, una mancanza generale di punti di riferimento alternativi, quali nonni e/o parenti, un istituto scolastico che ha fatto acqua per mancanze proprie e del sistema, con il deprimente risultato finale di ritrovarci un individuo, ormai prossimo all'adolescenza vera e propria e fra non molto alla maggiore età, che ha atteggiamenti a dir poco allucinanti, con tendenza al bullismo, irriguardoso nei confronti di tutto e di tutti, maleducato, ed altro ancora.........
La mia domanda finale è semplicemente questa: pur ricoscendo grosse attenuanti a questo mezzo teppistello, ma tu, cara la mia faccina da schiaffi, di tuo, di cervello, di materia grigia autonoma capace di formulare propri pensieri ed elaborare una condotta di vita migliore di quella che ti hanno impartito, non hai propria nulla di nulla, elettro-encefagramma piatto e quindi zero assoluto?!?!?!

Non ci credo, non ci voglio credere, ritengo troppo facile e riduttivo "scaricare" tutta la responsabilità di una mancata educazione e di un senso del rispetto pari a zero sugli agenti esterni al ragazzo/a, ponendo esclusivamente sulla testa di quello che ci gli gira intorno la responsabilità di una sorta di fallimento nella formazione di una persona civile che sa stare almeno dignitosamente in mezzo alle varie comunità con cui viene in contatto.
Troppo facile e riduttivo, perché, anche in presenza di sbagli o evidenti carenze di qualsiasi genere, in ultima analisi ci devono essere elementi alternativi naturalmente presenti in questo nuovo individuo, capaci di fargli avere una propria autonomia ed uno sviluppo intellettivo e cognitivo autonomo.

Porto un ultimo e chiaro esempio al mio discorso, riconducendomi a quanto affermato sul discorso della caccia di qualche giorno fa.
Io non sono un cacciatore, ma se lo fossi, non seguirei mai il cattivo esempio di mio padre, che riteneva i cani da caccia come delle sue esclusive proprietà, che si potevano anche uccidere senza nessun tipo di scrupoli, sto parlando logicamente di tempi in cui non esistevano micro-chip di sorta e questa barbara pratica era più consolidata.
Il massimo che avrei potuto pensare era di redarguidare pesantemente il cane se non avesse fatto il suo dovere, in modo tale che la prossima volta si sarebbe ricordato del rimbrotto ricevuto, e se l'errore si fosse ripresentato, pazienza, mi sarei messo anch'io in discussione, come padrone incapace di trasmettere adeguati comandi al mio cane, mai e poi mai mi sarei permesso di sparargli ed ammazzarlo, nonostante per avuto un vero "maestro" in tal senso.

La stessa cosa è applicabile all'educazione ed al senso del rispetto, perché per quanto possa essere di pessimo livello quello che si riceve, la nostra ratio deve farci elevare in rapporto a quanto effettivamente ricevuto, in quanto esistono concetti come evoluzione della specie, autoaffermazione, amor proprio, che devono far scattare meccanismi compensativi nell'adolescente.

Sort:  

Concordo con te.
Non è automatico che un ragazzo cresca deviato a causa di una cattiva educazione. Quante volte abbiamo sentito dire la frase eppure viene da una famiglia molto per bene.
Ancora di più...ci sono esempi di famiglie con più figli, dove solo uno dei 3/4 figli è additato come pecora nera. Essendo gli stessi genitori, l'educazione impartita si presume sia la stessa per tutti i figli.
Io credo che mamma e babbo possono dare mille insegnamento e buoni esempi...ma poi....la vita è del figlio. La strada se la sceglierà lui.

Hai centrato un altro aspetto, bravissimo Dave, gli esempi sono perfetti perché corrispondono alla realtà in maniera speculare.
Si deve fare del nostro meglio, per fare andare le cose nel verso migliore possibile, ed ognuno, come ho già accennato da altre parti, deve fare il suo compito, perché la questione è seria.
Grazie mille del tuo prezioso contributo, carissimo Dave

Ci siamo già confrontati su questo argomento con posizioni un po' diverse, ma trovo condivisibili molte cose che dici in questo post (probabilmente in certi punti abbiamo idee diverse).

Sono d'accordo ad esempio sul fatto che è troppo facile e riduttivo scaricare le colpe di certi comportamenti solo agli agenti esterni, così come penso che è troppo facile e riduttivo scaricare completamente la colpa al ragazzo, oppure alla famiglia, oppure alle istituzioni. E' troppo facile e riduttivo, quindi bisogna affrontare il tema in modo più approfondito. Perché se fosse solo colpa del ragazzo sarebbe molto facile risolvere la questione, due schiaffi e via, se fosse solo colpa dei genitori lo stesso (si colpiscono i genitori), se fosse solo colpa delle istituzioni si cambiano le leggi o le persone che le gestiscono, invece il problema è serio proprio perché non si può individuare facilmente le cause di certi comportamenti violenti e antisociali.

Ma sono d'accordo con te anche su un'altra questione, e cioè che sarebbe un errore madornale (davvero grave) scaricare dalle responsabilità il ragazzo, perché in questo caso non imparerebbe mai il senso di responsabilità, che nasce dal comprendere il male che fa (ad altri ragazzi, ad altre persone, agli spazi sociali) con i suoi comportamenti violenti.

Quindi, è un compito nostro (di adulti) far capire questo al ragazzo, lo si può fare punendolo ad esempio, però ti dico una cosa, a partire da un'esperienza che io ho avuto di insegnamento con ragazzi "difficili" di 17-19 anni: non è sufficiente far capire che loro sbagliano a fare quello che fanno, bisogna essere in grado di spiegare a loro, in modo onesto, perché nella nostra società i comportamenti violenti, arroganti e anti-sociali degli adulti vengono così spesso premiati.

Perché questa richiesta (in modo molto provocatorio) i ragazzi me l'hanno fatta.

Una volta ho punito (giustamente) un alunno che aveva rubato un mouse dall'aula informatica (ha avuto diversi giorni di sospensione e ha dovuto ricomprare un nuovo mouse per il laboratorio), ma la prima reazione che ha avuto alla mia accusa, quando mi sono accorto del fatto, è stata: ma perché? tutti i software che girano in questi computer sono software pirata, la scuola non ha comprato le licenze, e non è rubare questo?

Questo non significa chiaramente che il ragazzo è giustificato nella sua azione, ma che pone dei problemi alla nostra autorevolezza nello spiegare il valore della legalità se poi lo stesso ambiente scolastico non è in grado di attuare comportamenti legali.

👍

Il problema è davvero molto serio, ed a volte i post, semplicemente con una virgola spostata, possono dare un'impressione diversa rispetto ad un dialogo fatto di persona.
Io ho un atteggiamento sicuramente non costruttivo al 100%, frutto della mia "educazione" alquanto primitiva, per certi versi, ma c'è un principio fondamentale nella mia vita, "non fare ad altri quello che non vorresti fosse fatto a te", e con questo ho già detto tanto.
Non tollero in alcuna maniera atti di bullismo, e se mi trovassi di fronte ad un evidente e pesante atto di tale portata, probabilmente la mia reazione sarebbe fuori controllo, perché, pur sbagliando, mi si chiude la vena e dove prendo prendo, con la volontà di dare una lezione esemplare, anche se non ho mai picchiato a morte nessuno, e spero di non doverlo mai fare.
Un paio di volte sono arrivato lungo con le mani e soprattutto i piedi, quando un pericolo violento e drammatico si era materializzato (di un fatto sarà oggetto un mio prossimo post), ed in quei casi la coscienza la mando volentieri a quel paese, in presenza di fragranza di reato.
Ha ragione perfettamente su diversi discorsi, primo fra tutti che la colpa, quando ci sono situazioni anomale, non è mai tutta da una parte, dei genitori, della scuola, del minore, ma è ripartita in diversa percentuale a seconda dei casi, ma l'impegno per cercare di migliorare la situazione deve essere da tutte le parti, ognuno deve fare il suo compito, anche oggi al TG si sente di quel ragazzo a cui hanno asportato la milza, non se ne può più di tutta questa violenza, ma non sono nemmeno giusto che rispondere con i "fiori" sia la soluzione giusta, come quella di alzare pesantemente le mani, per dare una lezione ai bulli che non se la dimenticheranno mai, forse si fa peggio, o forse no.
Al ragazzo che ha rubato il mouse, nella mia ignoranza, la prima risposta sarebbe stata "ma se tutti si buttano nel pozzo, ti butti anche te??", e, se proprio vogliamo fare una distinzione filosofica, la scuola agisce in nome della collettività, mentre lui a titolo strettamente personale.
Grazie del prezioso e fattivo contributo, caro @anedo

hai scritto delle cose molto giuste: l'esempio dei genitori è molto importante per un bambino, lo noto con i miei figli, ma non assoluto. Anche io, per portare un piccolo esempio, sono cresciuto in una casa di fumatori, ma ho sempre avuto un'avversione per il fumo. L'esempio è importante, ma la mente di ogni singolo è individuale.

Grandissimo, hai colpo perfettamente il senso di quello che volevo dire.
Per quanto possa essere pessimo l'esempio dei genitori, la volontà di autodeterminazione del singolo può e deve riuscire a far evolvere ad uno stato superiore l'adolescente, ma sono anche certo, riprendendo il tuo pertinente commento, che il veder fumare i genitori in tanti ragazzi crea un forte incentivo ad attaccarsi alla sigaretta, anche in presenza di un espresso invito dei genitori medesimi a non fumare, perché l'esempio è spesso fondamentale.
Ti ringrazio tanto per il tuo graditissimo commento

Post interessante, hai toccato un tema su cui mi fermo a riflettere spesso.
Secondo me il ruolo dei genitori è molto importante, sono alla base di tutto.
Ma posso assicurarti che anche a degli ottimi genitori possano capitare dei figli pecore nere.
Diciamo che avere due figure che ci indirizzino verso la giusta via è fondamentale ma poi crescendo ognuno ha la sua mentalità e purtroppo si hanno idee diverse e comportamenti diversi.

Brava, @acquarius30, hai detto proprio bene, tutto può capitare, e spesso la colpa non è solo da una parte, a volte i genitori forniscono pessimi esempi, ma i figli smentiscono tutto e sono delle stupende persone, spesso molto meglio dei loro avi, la vita può prendere tante direzioni, e ci riserva delle grandi sorprese, sia positive sia negative.
Grazie mille del graditissimo passaggio e del commento

Grande mad-runner 👍
Condivido, è giusto aspettarsi che ogni individuo si artefice autonomo delle proprie scelte e del proprio futuro. E quindi del proprio comportamento...

Se si è aiutati e supportati, tutto può filare per il verso giusto e le cose non possono che andare meglio, ma noi dobbiamo essere in un certo senso sempre responsabili delle nostre azioni, e questo andare a partire dall'adolescenza, logicamente con alcuni aggiustamenti del caso.
Grazie mille del gradito intervento e del passaggio da queste parti!!

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