Criptointesa - 59° puntata

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Al mio grandissimo amore

Ciao Fabrizio, ciao tesoro, come stai oggi??

Spero meglio, ieri ti ho visto molto sofferente, conoscendoti questa mattina avrai certamente fatto il diavolo a quattro per uscire dall'ospedale, per questo motivo sono più che certa che ora, nel pomeriggio, stai leggendo queste mie righe...

Sai amore, ti ho nascosto alcune cose, l'ho fatto per proteggerti un po', perché probabilmente avevo qualcosa da farmi perdonare, come il fatto di averti, in un certo senso, spinto a cercare consolazione tra le braccia di Gaia...

Stupito che io sia a conoscenza della storia con la tua amante?? Dai caro, sono una donna, e una donna certe cose le sente, da tempo ho avvertito che c'era qualcosa che non andava più tra noi, un paio di volte, nel periodo in cui facevamo raramente l'amore, non eri il solito focoso amante con il quale ero abituata a fare sesso, semplicemente non eri tu, o meglio, eri tu, ma una parte di te non c'era a letto con me, non so se mi sono spiegata bene, poi la conferma, la certezza che c'era un'altra, che una donna si era inserita tra te e me....

In altri momenti, in altri tempi, vi avrei mangiati entrambi, vi avrei disintegrati, a te ti avrei piegato nel mezzo, e a lei ti lascio solo immaginare quello che le avrei fatto, in altri tempi dicevo, ma non adesso, non la Greta degli ultimi tempi, non avrebbe senso....

Sai, la vita spesso disegna le sue trame a caso, senza un apparente filo logico, questa volta invece mi ha giocato un brutto scherzo, un tiro proprio mancino, ci sono stati dei fatti che si sono intersecati tra di loro che mi hanno fatto pensare che tutto fosse stato disegnato da una volontà superiore, da un'entità che ha voluto che le cose andassero in una maniera ben precisa, ora cerco di spiegarmi meglio...

Avrai senz'altro notato che da un certo momento in poi ho ripreso a fare sesso con una buona regolarità con te, riprendendo a fare tutte quelle cose che ti facevano impazzire, ti ho dato senza mezze misure il culetto, ho ripreso a farti i pompini, anche con l'ingoio, cosa che non mi ha mai fatto impazzire, ma era una mia precisa volontà, era un mio preciso imperativo, perché insieme alla ripresa delle costanti prestazioni sessuali ci fu la scoperta dell'esistenza di Gaia e soprattutto un altro fatto, del quale hai avuto diverse volte il sospetto, la sensazione che qualcosa non andasse in me, ma non hai approfondito più di tanto, perché eri preso dalla tua relazione con la tua amante....

Sono ammalata Fabrizio, ebbene sì, più o meno nello stesso periodo ho iniziato a fare degli esami, dei primi controlli ti avevo accennato qualcosa, ma ho preferito sin da subito lasciarti fuori da tutto quanto, chissà perché avevo già capito da sola che c'era qualcosa che non andava per il verso giusto, che era una situazione da prendere con le molle, i primi esami, le prime espressioni titubanti e preoccupanti dei medici, i ripetuti controlli, finché mi sono letteralmente rotta le palle, perché me le avevano fatte crescere, e ho preso un medico per il collo, erano mesi che stavano nicchiando, l'ho costretto a vuotare il sacco....

Non ha nemmeno un nome preciso la mia malattia, essendo che in tutto il mondo non sono ancora stati riscontrati più di 100 casi, ma assomiglia dannatamente a una forma strana e particolare di una delle più vigliacche malattie che esistano, sto parlando della SLA, ma in una variante che di punto in bianco può scatenarsi in tutta la sua esplosività e portarmi in brevissimo tempo alle estreme conseguenze...

Ci sono stata male per tanto tempo, quando te ne andavi la mattina al lavoro passavo larga parte del tempo che ero da sola a piangere, a piangermi addosso per questa condanna che tutto sommato non ritengo di meritare, certo, ho le mie colpe come tutti quanti, i miei pregi e i miei difetti, ma da qui a portarmi dietro questa croce ce ne passa di acqua sotto ai ponti, perché questa è davvero una delle peggiori condanne che possono capitare nella vita.

Lentamente me ne sono fatta una ragione, ho cercato anche di dare una chiave di lettura a tutto quello che mi stava succedendo, ed ho preso una serie di decisioni, tra cui quella di fare finta di non sapere dell'esistenza di Gaia, anche se devo dirti che, da un certo momento in poi, ho letto tutti i messaggi che vi scambiavate, non te lo ricorderai ma un pomeriggio avevi perso il tuo cellulare ma non era vero, te lo avevo sfilato io per darlo a un hacker che mi aveva presentato una mia amica, sai, sono dei geni questi soggetti, tutto quello che facevi con il tuo smartphone io lo vedevo sul mio cellulare o sul pc, per cui non mi sfuggiva nulla, giusto per darti un piccolo brivido avevo aperto i messaggi di Gaia, memorizzati sotto il nome di Gabriele, e li avevo letti mentre tu eri nel letto d'ospedale, ma li avrei letti ugualmente, mi sono semplicemente divertita un po' con te, non me ne volere...

Vi ho lasciati stare, come ti ho detto poco sopra, perché il disegno del destino mi si è rilevato quasi immediatamente, dovevo sparire per lasciare spazio alla tua nuova fiamma, avrei aspettato ancora un po', magari senza che la malattia arrivasse a livelli di guardia, già qualche segnale me lo aveva dato, anche se avrei potuto rimanere in questa situazione per qualche tempo ancora, ti ricordi quando facavamo l'amore e ti chiedevo di fare piano, di evitare di darmi le tue potenti bordate?? Mi girava la testa, già l'orgasmo era un potente destabilizzante naturale, se avessi dovuto controllare anche la forza delle tue spinte sarebbe stato un vero casino, la testa mi sarebbe partita di brutto, con conseguenze molto pesanti e soprattutto chiaramente visibili, non volevo, non volevo farti pena, volevo che tu mi avessi continuato a volermi bene fino alla fine dei giorni in cui saremmo stati insieme, senza nessun elemento distorcente dettato dalla pietà o dalla compassione che la conoscenza della mia situazione avrebbe provocato, non volevo che tu facessi sesso con un'ammalata, volevo che tu facessi sesso con la tua donna, o meglio, con una delle tue due donne...

Ho dovuto accettare la comproprietà, anche se lo hai fatto poche volte con lei, se ci penso mi viene anche adesso la pelle d'oca, ma era inevitabile, un po' me l'ero cercata, trascurandoti per tanto tempo e trattandoti parecchio male, un po' sei stato un porcello, che sei andato a cercare consolazione tra le gambe di un'altra donna, ormai non possiamo farci più nulla, perché è tardi, perché non c'è più tempo, la situazione è precipitata quando quel coglione di Duccio ti ha spifferato quelle frasi sul mio conto, non ti ha detto nulla di ché, ma non avrei retto un tuo interrogatorio, non ce l'avrei fatta, avrei rischiato di piangere ed era quello che non volevo, non era giusto che finisse così, ho una mia dignità, volevo uscire in gran stile, per cui adesso sai perché non ho risposto al cellulare, sai perché non sentirai più la mia voce, sai perché questa mattina ci siamo salutati e ti ho accarezzato la nuca, sai perché dovrai prenderti cura da solo di nostro figlio, perché io non ci sarò più, me ne sono andata, caro Fabrizio, me ne sto andando, dove non te lo dirò, perché non ti venisse l'idea di venire a cercarmi, magari andrò a riscaldarmi in qualche paese tropicale, per passare gli ultimi tempi che questa vita vorrà darmi, qualche settimana, probabilmente qualche mese, magari qualche anno, perché no, magari mi farò anche qualche bel nerone, giusto per non farmi mancare nulla, scherzo, sono a posto così, gli ultimi rapporti che abbiamo avuto mi hanno lasciato un dolcissimo ricordo, non ho bisogno di niente, solamente di vivere in tranquillità, senza crearvi problemi, quello che mi rimane da campare...

Nel conto corrente che abbiamo in comune ho depositato 200.000 euro, relativi alla vendita dell'appartamento che avevo in periferia, ho trattenuto un po' di soldini per passare senza problemi quello che mi resta da vivere, non ti preoccupare, tutti gli altri immobili sono come congelati, lo Studio Associato riceverà chiare indicazioni quando avverrà il mio decesso, sei il mio unico erede insieme a Federico, non potrebbe essere diversamente, perché voi sarete sempre nel mio cuore fino alla fine, caro Fabrizio, non potrebbe essere diversamente ti ripeto, ti ho perdonato per quello che è successo con Gaia, ti ho perdonato per quelle che sono state le mie responsabilità in tutto quanto...

Ora basta, ora basta perché non ce la faccio più a scrivere, sono stanca, molto stanca, ho bisogno di riposare un po', mi attende un lungo viaggio, ciao amore stupendo, ciao dolce pensiero che mi accompagnerà fino alla fine, ti amo Fabrizio, ti amerò sempre, fino all'ultimo respiro, ciao caro, un abbraccio infinito...

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