Criptointesa - 2° puntata

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Era un po' che stava accumulando qua e là satoshi di ogni genere, era giunto il momento di portare il frutto dei suoi piccoli lavori nel secondo portafoglio elettronico, di trasferire praticamente da coinpot a coinbase, seguendo le istruzioni Fabrizio arrivò fino al punto di confermare il prelievo tramite e-mail, fece pure questo passaggio, che doveva essere perfezionato entro un'ora, ma a causa clienti in negozio si dimenticò di farlo in tempo utile, ritornando successivamente sul sito si accorse che era fuori tempo massimo, poco male, mancava una mezz'ora alla chiusura della sua attività per cui impartì nuovamente il comando, rimase una decina di minuti in attesa, doveva essere quasi simultaneo, visto anche quello che gli comunicavano i suoi colleghi virtuali, la commessa seguì gli ultimi 2 clienti, per cui non mollò mai la postazione, ma della mail di conferma non c'era traccia da nessuna parte, controllò diverse volte anche la casella della posta indesiderata ma nulla di fatto.

Fabrizio era particolarmente indispettito da una persona, quella che gli aveva passato i codici di registrazione ad alcuni siti faucet, nella chat pubblica aveva fatto un'uscita decisamente fuori luogo e sopra le righe, passando la comunicazione in privato non aveva modificato il suo tono, al punto tale che era arrivato quasi a mandarlo a farsi rompere il culo, cosa evitata con un Allora fai la tua strada e siamo a posto così, ma non mi rompere più le palle con nessuna cagata futura, questa fu la fine di ogni contatto diretto tra i due.

Chiuso il negozio, aprì la mail anche dallo smartphone, nel tragitto fino a casa la controllava ogni 30 secondi, era pronto a mettere le 4 frecce e confermarla al volo, ma nulla da fare, non arrivò nulla entro il termine di un'ora, il fatto lo fece ulteriormente incazzare.

La mattina seguente accese il pc in negozio ancora alterato, non era per la quantità di satoshi che non poteva ritirare, figuriamoci, erano poco più di 400.000, con una valorizzazione del Bitcoin a 3.000 euro circa, quello che rodeva veramente era essersi impegnato per diversi giorni, probabilmente anche un buon mesetto, per nulla, senza poter riscattare il frutto delle sue navigazioni, quasi non notò un messaggio privato che gli era nel frattempo arrivato, lo aprì, era di una certa pesciolina disillusa, l'aveva notata in qualche comunicazione pubblica, l'impressione era stata positiva, quella di una persona a modo, se non ricordava male, lesse incuriosito il suo contatto...

"Ciao, scusa se mi sono permessa di scriverti in privato, ho letto la comunicazione che hai avuto con fermaglio invincibile, già come nick-name mi fa infuriare, ho anche parlato un paio di volte con lui in separata sede ma ci ho messo una pietra sopra, ho parlato ieri sera con una mia amica programmatrice e mi ha detto che non c'è nulla da fare, purtroppo l'estensione della tua mail è molto lenta a ricevere i messaggi di conferma, non c'è modo di riscattare i tuoi satoshi, che rimarranno lì, inutilizzati".

Ulteriore girata di palle, Fabrizio incassò il colpo e replicò cortesemente alla sua nuova interlocutrice...

"Grazie per l'interessamento, hai fatto molto di più di quell'altro bamboccio, ti confermo che anche io ho chiuso con lui, presuntuoso di un arrogante che non è altro, mi dispiace solo che tutti gli altri ritirino senza problemi i loro satoshi, non si diventa ricchi, per carità, lo facevo soprattutto per curiosità e per fare qualcosa di diverso, tutto qui, grazie ancora."

"Se vuoi posso darti un piccolo consiglio..."

"Dimmi pure senza problemi."

"Una soluzione ci sarebbe, per il futuro, se ti piace frequentare questi siti faucet, ti registri nuovamente con una mail con estensione diversa, tipo gmail o hotmail, se ne hai una."

"Certo, ho una mail che uso pochissimo gmail, dici che funziona con questa??"

"La conferma ti arriva mediamente in meno di un minuto, ti basta?? Te lo dico perché è la stessa estensione che uso io."

"Perfetto, allora passami i tuoi codici referral che mi registro subito, quel coglione ha finito di accumulare i satoshi dal mio lavoro."

"No dai, non c'è bisogno, te l'ho detto solo perché mi sembrava giusto, lascia stare."

"Ma scherzi, cosa mi costa, sarebbe un'ingiustizia non mettere i tuoi codici, ti sei interessata e sei stata così carina che ci mancherebbe altro, mi offendo se non me li passi, a proposito, io sono Fabrizio, e tu??"

"Preferisco rimanere nell'anonimato, ho le mie ragioni, anche se mi sembri a posto non offenderti, per favore, se vuoi proprio te lo passo il codice referral."

"Certo, scusami se ho fatto una domanda indiscreta, chiedendo il tuo nome, non pensare che stia cercando qualcosa, non sono assolutamente un maniaco o nulla del genere, perdona."

Passarono alcuni istanti senza che la comunicazione tra i due riprendesse, poi la donna ricominciò a scrivere...

"Questo è il mio codice referral, [email protected], grazie ancora della tua decisione di inserirlo."

"Scusa ma non c'è bisogno che mi ringrazi, ti ripeto, cosa mi costa in fondo, e poi te lo sei meritata ampiamente."

"Ok allora, sono felice di poterti essere stata di supporto, adesso vado che ho un po' di cose da fare, ci si sente."

"Grazie mille, cara pesciolina disillusa, è stato un piacere mio conoscerti, ci sentiamo quando vuoi, buona giornata."

Passarono altri secondi, la comunicazione sembrava chiusa al momento, quando la donna ricominciò....

"Senti Fabrizio, non so perché lo faccio, forse il sesto senso femminile, mi chiamo Gaia, piacere."

"Non mi conosci, forse non ci conosceremo mai, stai tranquilla che non avrai mai problemi con me, se posso cerco di aiutare le persone che se lo meritano, anch'io a pelle sento che sei una brava persona."

"Allora ciao Fabrizio."

"Ciao Gaia."

Continua....