Criptogenesi - 32° puntata

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Aveva quasi deciso, era ormai giunto a determinate conclusioni, e quando Beatrice lo invitò, superata l'iniziale opposizione di Gaia, a verificare direttamente cosa avesse combinato e quali lesioni aveva procurato il maiale su tutto il corpo, con particolare accanimento nelle parti intime, rimase di stucco, raramente aveva visto una tale aggressività e grado di sevizie, il confine con conseguenze irreparabili era davvero molto flebile, chiese tutte le generalità e promise che avrebbe fatto certamente qualcosa....

"Lasci stare, ormai sono rassegnata, spero solo che non mi uccida una di queste volte, o che mi sfiguri, sta diventando sempre più pericoloso, nonostante io sia spesso arrendevole e che lo assecondi in quasi tutte le sue perversioni, quindi la ringrazio per l'interessamento ma quando lei andrà via potrebbe anche essere peggio se lo denuncio, come ha detto giustamente Beatrice, è ben immanicato con le forze di polizia, per cui grazie ancora ma lasci perdere, per favore..."

Andrea guardò con una strana luce negli occhi le due donne, andando verso la porta si girò un'ultima volta verso di loro, e con uno strano tono di voce...

"Chi ha parlato di denuncia, di legge, di giustizia...., se sono vere solamente la metà delle cose che mi avete detto, questa è una situazione da provare a risolvere ben diversamente, datemi solo un paio di giorni di tempo, non vi dirò nulla, ma abbiate fede, non vi abbandonerò, di questo potete esserne certe..."

Andrea si rese immediatamente conto di quanto fosse manesco e violento il marito di Gaia, diverse persone confermarono che l'aveva ripetutamente picchiata, e come sovente accade, la donna aveva taciuto l'accaduto, evitando di scatenare polveroni che probabilmente sarebbero stati anche inutili, visto lo scenario in cui accadevano.

Lei cercava solamente di attenuare l'ira del bastardo consorte, che ogni tanto si scatenava, così, all'improvviso, senza motivazioni apparenti, occorreva studiare un piano, per poter essere realmente d'ausilio a Gaia, aveva bisogno di una concreta mano, un qualcosa di diretto e molto rapido, la minaccia ventilata in ospedale alle due donne era molto più di un modo di dire.

Denunciarlo non aveva molto senso, ben presto questa procedura avrebbe stimolato le attenzioni dei fidati amici del bastardo, no, le vie tradizionali, quelle cosiddette legali, non erano perfettamente e tranquillamente praticabili, serviva una qualcosa di più terra-terra, quasi simultaneo, ben presto quando Gaia sarebbe stata dimessa, le cose avrebbero potuto riprendere l'antica via delle botte e percosse...

Non c'era via di scampo, la soluzione ideale era quella di tendergli un agguato, in cui avrebbe riportato pesanti conseguenze a livello fisico, tali da fargli ricordare costantemente e per diverso tempo il suo operato, non definitivamente ma per qualche periodo, un mese, forse due, di zoppicamenti e trascinamenti vari, magari arrivando anche a rompere qualche osso, così, giusto per condire e rendere ancora più veritiero e potente il messaggio, ma quando, dove e come attaccarlo??

Continua...