Criptogenesi - 31° puntata

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"Cosa è successo??", chiese cortesemente a Gaia.

"Nulla, nulla, normali fatti di casa..."

Nel frattempo era giunta nella stanzetta anche Beatrice, aveva forzato il blocco di un'infermiera e si era precipitata anche lei per assistere la carissima amica, vedendola arrivare, sempre in compagnia dell'insistente operatrice sanitaria, riscontrato il benestare di Gaia e la necessità di far luce sulla questione l'agente di polizia liquidò bruscamente la zelante operatrice sanitaria, dicendole di andarsene in quanto di ostacolo alle doverose indagini, interdetta sul da farsi girò in ogni caso i tacchi stizzita, anche lei era una vecchia conoscenza del premuroso consorte della donna, molto interessata alle frequentazioni che Gaia aveva in quel momento in quella stanza...

"Allora, qualcuno con calma mi sa dire cosa è successo, normali fatti di casa non regge, non diciamo cazzate per favore, queste sono percosse belle e buone...", replicò il tutore dell'ordine.

Beatrice aveva la lingua che scalpitava, aveva una voglia incredibile di vuotare il sacco, perché era stanca di veder soffrire la cara amica con una persona meschina e schifosa come suo marito, ormai le aggressioni si susseguivano senza soluzione di continuità, temeva per la stessa incolumità fisica della ragazza...

"Allora, senza fretta, con calma, ma non me ne andrò finché non verrà a galla tutto quanto...", rincarò la dose l'agente.

"Diciamo che non è proprio caduta dalle scale..."

"Beatrice per favore, sta zitta, ci penso io, su, non ti mettere sempre in mezzo...", disse con un filo di voce Gaia.

"A cosa pensi tu, che sei mezza morta, dimmi se non arrivavo io come finiva, eehhhh?!?!?!"

"Fai come credi, ma sai con chi sono a casa, cosa vuoi che possano fare, nulla, quante volte avrebbero potuto..."

"Nulla in che senso, scusi??"

"Nulla nel senso che sarò sempre io ad avere a che fare con questa persona, senza che nessuno si sia mai interessato fino in fondo a questa storia..."

"Chi è questa persona, suo marito, il suo compagno??"

Qualche secondo di ripensamenti, Gaia sapeva che se avesse detto tutto quanto all'agente sarebbero scattate conseguenze di ordine pratico, ma alla fine suo marito l'avrebbe fatta franca, per cui tentennava parecchio prima di spifferare l'accaduto, l'ennesimo agguato finito male con il ricovero in ospedale...

"Senta, caro Agente..."

"Mi chiamo Andrea.."

"Senta Andrea, lei ha molta paura, perché non è la prima volta che le mette le mani addosso, questa volta si è spinto in po' più in là, perché l'ha conciata proprio male, è ora che questa cosa finisca, già è molto che lei si sia presentato qui, perché prima del suo arrivo non avevamo potuto fare mai nulla, il maiale è, in un certo senso, protetto a livello delle forze di polizia...

Beatrice spiegò dettagliatamente tutta la storia di Gaia e di quello schifoso del suo consorte, con tanto di particolari di cui era al corrente in quanto la ragazza si confidava spesso con lei, Andrea ascoltava senza battere ciglio, ma gli si leggeva in viso la voglia dannata di fare qualcosa di concreto per quella situazione che non aveva proprio un verso, anche se si sarebbe fermato solamente per un breve periodo voleva lasciare un segno tangibile del suo passaggio.

Continua...