I robot NON ci rubano il LAVORO!
Alcune riflessioni su come sta cambiando il mondo del lavoro.
In futuro ci saranno solo 2 tipi di lavori i Creatori e Venditori e tu da che parte stai?
L'unico modo per non subire il cambiamento dell'evoluzione tecnologica è capirla e usarla.
http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/anmil-lavoro-682-incidenti-mortali-2017-crescono-infortuni-68b891fd-5dd0-458e-a58e-65b7a37365e3.html?refresh_ce
http://www.bbc.com/future/story/20150818-how-algorithms-run-amazons-warehouses
https://affinelayer.com/pixsrv/
Luigi, penso che gli allarmi che si sono letti in questi mesi siano dettati da una accelerazione sulla robotica. Un conto è assorbire il singolo colpo nel tempo, le macchinette del caffè sono state adottate gradualmente, e comunque devono avere un ritorno economico per cui non le mettono a caso. Qui da quanto dicono i "guru" del settore, ci sarà proprio un cambio di passo a livello globale. Per cui si ipotizza che non ci sia lavoro per tutti, e per questo si deve già ora pensare a sistemi di sostegno sociale, anche perché cinicamente, quello che producono i robot, se non lo compra nessuno perchè non c'è lavoro, serve a poco. Ad ogni modo il lavoro diventerà sempre più concettuale e meno manuale. Per noi informatici, ci lecchiamo i baffi, sti robot funzionano con l'informatica...
Il fatto che "gli oggetti prodotti dai robot poi qualcuno dovrà comprarli" era un punto che mi sono dimenticato di enfatizzare, ma infatti l'automatizzazione ci sarà solo dove effettivamente avrà senso economicamente.
Misure come il salario minimo, che potrebbero sembrare una tutela, in realtà non faranno altro che rendere più interessante l'automatizzazione di un certo processo.
Verso 7:40-7:46 hai citato un concetto che riprendo nell'articolo di oggi: prima esistono i lavoratori, poi le persone. Amazon fa proprio così. Dati per aumentare principalmente i ricavi, poi le condizioni di lavoro.
Sulla questione se l'automazione diminuisce o aumenta i posti di lavoro si hanno vari fronti. Qualcuno riporta il caso della Germania, paese col più alto tasso di automazione e minor disoccupazione d'Europa. Altri riportano l'esempio dello spostamento dei contadini verso lavori di ufficio, con una perdita assoluti di posti.
La differenza fra il luddismo del passato e quello di oggi sta nella differenze del tipo di attività svolte dall'automazione. L'apprendimento statistico esiste da circa 40 anni ma viene impiegato per lo più da 20. Con l'apprendimento statistico si automatizzano attività intellettuali ripetiti e non.
C'è spazio per tutti, non è perché esistono le macchinette automatiche che le persone hanno smesso di bere il caffé al bar. Chi va al bar non lo fa solo per il prodotto caffé ma per l'esperienza sensoriale "caffé al bar".
In altri settori dove non ci può essere valore aggiunto ci sarà più automazione come è sempre stato, ma la responsabilità sarà di un umano che coordina robot e non viceversa, perché i dati vanno interpretati e contestualizzati
Nelle campagne e montagne c'é un enorme potenziale per il turismo, benessere ed enogastronomia, che ovviamente non è l'aumento della produzione, ma la differenziazione e migliorare l'esperienza per i visitatori.
Mi e' piaciuto molto il tuo video. Ma questo tuo commento chiarisce bene la possibile coesistenza tra robot e lavoro umano. La macchinetta del caffe' non sostituira' mai l'eperienza sensorialedel "caffe al bar". Sono bisogni diversi, soddisfatti da metodologie produttive diverse e non conciliabili al 100%.
Esattamente. Anche se il gelato del mc donald costasse 0,10 euro, ci sarà sempre gente disposta a spendere di più per un prodotto o un'esperienza migliore.
I robot fanno solo abbassare il prezzo e il prezzo è solo una componente del prodotto.
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Casomai ce lo dovrebbe facilitare :-)