Menopausa e adolescenza ovvero la nascita di un cantautore ordinario

in #ita6 years ago (edited)

Siamo a Firenze, l'anno è il 1998. Lorenzo, dopo due mesi di ricerca acquista una vecchia Regata SW a Gpl, esattamente nel luogo in cui un parente perse la vita durante l'alluvione del 1966. In quel periodo vive con Adriana, sua madre, con la quale condivide la casa e parte della sua movimentata vita quotidiana. Adolescenza e menopausa si mescolano in un cocktail d'incertezze. Già sei anni prima, con la separazione dei suoi, aveva capito, in piena crisi esistenziale, che la vita e le cose sono impermanenti e che tutte le esperienze servono per trovare se stessi. Sua madre, aveva cominciato ad ammalarsi dopo la morte improvvisa della nonna nel 1975. Una lunga malattia che nel 1998 la rende dipendente dalle cure degli altri, in primis Lorenzo che, diventato primo infermiere, addormenta questa evidenza nel sogno dell'amore.
copertina libro.jpg disegno realizzato dall'autore

Menopausa e adolescenza

Nei due mesi a cavallo dell’inverno del 1998 abitavo ancora con Adriana, mia madre. Le adolescenziali paure della vita e quelle della sua menopausa si mescolavano in un cocktail d’incertezze su dove andare e quale strada prendere. Adriana ha sempre saputo essere una navigatrice provetta, testata dalla grande esperienza che aveva maturato fino a quel momento.

In un passato nel quale l’Italia si risvegliava dalla guerra, lei diventava grande in un clima di rapida crescita e di cambiamento culturale. In questo clima d’euforia e di tradizioni che si perdevano, Adriana compiva i primi passi nel mondo dei grandi. Suo padre, ex-ufficiale di marina diventato artista e sua madre, cristiana praticante, partecipavano, nel giovane carattere di Adriana, a creare un equilibrio tra spiritualità e desiderio di amore. Il passaggio di suo padre dalla carriera militare a quella di artista aveva generato in lei un latente rifiuto dell’autorità, bilanciato da una predisposizione innata per tutto quello che era arte. La pratica cristiana di sua madre la predisponeva verso una tendenza alla colpevolizzazione delle sue azioni e al sentirsi spesso peccatrice. Questo si bilanciava con una profonda spiritualità per la vita, che diede vita alla sua fiorente produzione di poesie.

In questo equilibrio tra autorità e sacralità, tra spiritualità e arte, Adriana si preparava a diventare donna. Adriana poeta e Andrea, ragioniere e alpinista, s’incontrarono a una festa nel lontano 1969. Un equilibrio fatto di cuore e ragione, d’istinto e di logica, che preparavano il mondo nel quale sarei nato. Quel clima di gioia e amore si coronò con il matrimonio e con una gravidanza che in questa poesia Adriana ne evidenzia la curiosa meraviglia.

Come le pesche

Come le pesche
Avevo guance
Di seta rosa
Occhi dipinti
D'azzurro e di vento.

All'improvviso nel mio grembo
Piccolo germoglio,
Come il sole
Mi scaldasti subito l'anima.

Più forte il mio essere al mondo,
Più preziosa la mia pelle
Che ti racchiudeva e
Ci legava
Ogni giorno di più,
Trasformandoci.
Notti e giorni
Di quella stagione,
Le mie dita curiose
E stupite,
Scoprivano il mio seno
Più grande,
Il mio ventre
Più tondo.

Dune di sabbia vivente,
Scolpivano forme
Giocose,
Sotto i miei occhi atterriti.

Montagne,
Crateri,
Sfere,
Attori improvvisati,
Silenziosi e bizzarri,
Esprimevano
La vita,
Sul suolo del mio palcoscenico.

Adriana, agosto 1974

In questo magico equilibrio sono nato e cresciuto io. Grazie a loro ho respirato l’amore sincero fin dai primi anni di vita. Per tutta l’infanzia questo equilibrio rappresentava la realtà, era l’esempio con il quale mi rapportavo al mondo. Era normale che le persone intorno a me si amassero e desiderassero il bene degli altri. Pochi mesi dopo la nascita, sua madre ci lasciò. Adriana non perdonò mai né la sua fretta di morire, né la sua paura di liberarsi dai condizionamenti sociali che limitarono il suo potenziale di donna. Adriana divenne ipersensibile e critica a ogni forma di predominio dell’uomo sulla donna. Quando la sentivo parlare di sua madre avvertivo sempre qualcosa di ombroso, di nascosto e allo stesso tempo di ossessivo, un bisogno di imparare qualcosa da lei, qualcosa che non le insegnò mai e che nemmeno mai avrebbe potuto insegnarle.

Adriana imparò da sola a diventare indipendente e a coltivare la sua personalità senza essere funzione dell’uomo. Riuscì a ricamarsi questa posizione di donna libera e Andrea era l’uomo giusto per condividere e sostenere la sua rivoluzione interiore. Sentiva in questo proprio cammino una missione di vita.
Il femminismo l’aveva già preparata a questa evoluzione spirituale e senza diventare una femminista militante, decise di realizzare la sua rivoluzione umana in famiglia, insegnando a me e a Andrea che una donna può e deve rimanere donna anche quando si sposa e diventa madre. In lei la morte e la vita coloravano emozioni che solo la poesia poteva descrivere:

A Lorenzo

E se la mia mente percorre tratti tristi e bui,
Tu arrivi come un raggio di sole che mi scalda
Ed attenua la mia malinconia.
Mi allieti l’anima e il cuore.

E allora vorrei vestirmi di colori e di petali di rosa
E ridarti la vita ancora mille volte.
Farti scoprire il senso delle cose
Che ancora non conosco.
Farti bere a sorgenti d’acqua, d’argento e d’amore.
Donarti il coraggio
Di cui sempre io ho ancora bisogno.

Vorrei scoprire e vivere insieme a te
La primavera di ogni stagione.
Contare gli anni che passano e non rimpiangerli mai.
Inebriarmi dei tuoi sorrisi, dei tuoi occhi, dei tuoi baci
E accorgermi che accanto ho un tesoro inesauribile.

Aiutarti a non sentire il mondo, sempre nemico,
Se non è disponibile.
Cantare con te un inno alla vita,
Scacciare il buio dalla tua strada.
Percorrere sempre e solo sentieri pieni di luce.

Adriana, luglio 1981

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Davvero meravigliose queste poesie. La seconda dedicata a te, è come se mi fosse stata rubata dal cuore! Sento le stesse emozioni per il mio raggio di sole ❤️

@profumodimare grazie veramente. É un cammino molto lungo quello della poesia fatto di ostacoli, miracoli e parole, ma vale sempre la pena di percorrerlo fino in fondo. Domani ne faccio una canzone. Proprio grazie alle tue parole che mi hanno incoraggiato veramente

Né sono contenta 😊 grazie

La musica sta arrivando

🎉

@therealwolf 's created platform smartsteem scammed my post this morning (mothersday) that was supposed to be for an Abused Childrens Charity. Dude literally stole from abused children that don't have mothers ... on mothersday.

https://steemit.com/steemit/@prometheusrisen/beware-of-smartsteem-scam

And the reason why is because @therealwolf is disgusting slimy pedophile that enjoys abusing kids. Here's proof of him upvoting child porn on the steemit blockchain. bigbadwolf indeed.

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