“SCRIVILO IN CIELO” (recensione di Kork75)

in #ita6 years ago (edited)

Tutti noi appassionati di calcio conosciamo Fabio Caressa, telecronista sportivo, giornalista e conduttore televisivo, ma non tutti sanno che si è cimentato anche nella scrittura di romanzi. Vi voglio recensire il suo libro, Scrivilo in cielo. Scrivilo in cielo, è un romanzo del 2014 di 239 pagine, con un prezzo di vendita in rete di circa 12 euro (è disponibile anche nella versione ebook).

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Scrivilo in cielo è una favola sportiva, di quelle che ogni tanto capitano a quelle squadre di calcio di provincia che raggiungono inaspettati risultati e che le fanno ricordare agli appassionati sportivi per sempre. I calciofili più lungimiranti si ricordano degli scudetti di Cagliari, Verona e Sampdoria, del “Super Parma”che vinceva tutte le coppe a cui partecipava o delle notti europee di Vicenza, Atalanta o Genoa. Con simpatia ci ricordiamo anche del Treviso, del Carpi o del Benevento, insomma di quelle squadre che almeno una volta hanno vinto il loro campionato, giocare in serie A. Ecco, l’Alessandria (che attualmente milita in Serie C) è la protagonista del libro, una di quelle squadre che ogni appassionato di calcio guarda con occhio benevolo. L’Alessandria è ricordata oltre che per quella maglia di color grigio che a memoria hanno solo loro nel panorama calcistico italiano, anche grazie alla fantastica Coppa Italia del 2016, che l'ha portata sino alla storica semifinale con il Milan. La storia narrata nel libro è di fantasia, l’autore riporta dopo decenni la squadra piemontese in Serie A (nella realtà manca dal massimo campionato dal 1960, anno in cui esordi in maglia grigia il campione Gianni Rivera, e qui non servono presentazioni).

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La trama del romanzo prende spunto del libro precedente dell’autore “Gli angeli non vanno mai in fuorigioco. La favola del calcio raccontata a mio figlio” (2012). A quattordici anni di distanza dai fatti narrati in quel libro, la protagonista è lei Nadia la“presidentessa”. Nadia, sale al comando della società sportiva a suo malgrado, dopo che il padre detto il “Sindaco” a causa sì un incidente stradale entra in coma. La situazione societaria dopo l’uscita di scena del Sindaco è disastrosa, era lui il vero motore della società, in tre anni l’aveva portata ad alti livelli dalla Lega Pro alla Serie A, una cavalcata trionfale che si era bruscamente frenata. I giocatori della promozione, non vedendosi rinnovati i contratti, lasciano la squadra per accasarsi in nuovi team, gli sponsor diffidenti dell’incertezza societaria si ritirano e non investono più nell’Alessandria, insomma è crisi totale. Resta una sola certezza, partecipare al massimo campionato, la Serie A. Inizia cosi, un calcio mercato a zero budget e una campagna acquisti fatta di giocatori sconosciuti, o a fine carriera a cui è data una seconda possibilità. Della vecchia guardia rimangono solo in due, il “Bomber” Bepi Vecchi attaccante di vecchia razza ormai sulla soglia del tramonto e il capitano di sempre Romeo uno che ha legato la sua vita ai grigi. Il Bomber per visibilità (amante delle belle donne, alla continua ricerca di lusso e mondanità, il suo nome è più ricorrente sulle pagine dei rotocalchi rosa che su quelle sportive) e l’altro per fedeltà alla squadra, rinunciano allo stipendio, giocando gratis.

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La squadra messa in piedi dal manager Peppo, grazie alle indicazioni del “Vecchio” (l’amico di Nadia sin dall’ infanzia) è sicuramente la più scarsa della categoria. Arriveranno a completare la rosa, il portiere Rinaudo (sostituito poi dalla rivelazione Berischa), Improta (scuola Torino), Alberti il “manager” con un passato nelle giovanili della Juventus (per fare un dispetto al padre imprenditore lascia l’azienda e si butta nell’avventura Alessandria), i fratelli Pirovsky in regia, e qualche ragazzotto preso qua e là. E poi ci sono loro due, Molina e Mezzorotolo che un tempo sprecarono l’occasione della vita e ora hanno l’opportunità di rifarsi. Molina è un’ex promessa del calcio italiano, non calcava più i palcoscenici importanti da diversi anni. A soli diciassettenni esordi in un derby di Milano, dove con la maglia del Milan segno una tripletta storica. La carriera di Molina s’interrompe bruscamente in quell’unica stagione a causa di un gravissimo infortunio al ginocchio. Tornerà solo per amore, lui alessandrino doc. Mezzorotolo, da giovane era stato un valido attaccante di Inter e Roma, fu proprio a Roma che la sua carriera finì prematuramente. Arrivato nella capitale per consacrarsi al grande calcio, falli l’occasione della vita sbagliando un gol ormai fatto che tolse due punti alla Roma (punti fondamentali per lo scudetto). Da quel gol sbagliato Mario Mezzorotolo non si riprese più, fini ai margini del professionismo passando le sue estati a giocare tornei di calcio a sette.

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Questo mix di giocatori allo sbaraglio è guidato da mister Lupi, detto il “El Murcielago” (il pipistrello). Lupi è un anziano ottantenne, emigrato ad allenare in Cina decenni prima dove collezionò numerosi successi, per poi ritirarsi. Il Vecchio lo riporta ad allenare in Serie A per tentare l’impresa di salvare l’Alessandria. Insieme al Murcielago c’è anche all’inseparabile preparatore atletico Chang (con la sua ombra di mistero e magia). Il campionato di Serie A è un torneo di sedici squadre, dove l’ultima retrocede in Serie B e la penultima fa un playoff-out con la seconda piazzata del torneo cadetto. Stabilito l’obiettivo minimo, bisogna dedicare la salvezza al Sindaco e alla città di Alessandria cercando di non far fallire la società. Ci riusciranno i grigi a salvarsi? Basteranno l’entusiasmo per la promozione e la spinta del glorioso stadio Moccagatta a compiere il miracolo? Questo lo scoprirete leggendo il romanzo.
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Il libro mi è piaciuto, è originale e mescola bene la finzione con il mondo reale del calcio. Non è una lettura troppo impegnativa e non richiede particolari conoscenze calcistiche, ed è adatto a tutti anche a chi è lontano dal mondo del pallone. L’autore riesce farci sorridere, riflettere e a volte commuovere. Caressa ci regala anche qualche perla, quando fa quello che veramente gli riesce bene, in altre parole il giornalista sportivo. Grazie al personaggio del Vecchio, con l’intento di motivare la squadra nei momenti difficili della stagione ci narra dei racconti emozionanti che appartengono alla storia del calcio, come l’impresa della Danimarca all’ Europeo nel 1992 o dello Zambia Campione d’Africa. Questo libro, ci offre quindi oltre a storie di sport anche storie di uomini propositivi, che guardano sempre avanti a testa alta e che nelle difficoltà trovano sempre la forza per emergere e realizzare i loro sogni.
Saluti Kork75

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I can't read this because I don't know which language is used
But I hope blog is related to football..
And I am a football lover⚽
One upvote with my side😉🙌

Ciao, the language is Italian....."Scrivilo in Cielo" is a football novel, written by a famous commentator, Italian sports journalist (Fabio Caressa). The book is a story of fantasy, tells the desperate season of a small provincial team struggling to stay at the top of football.The narrated team really exists, it is called Alessandria and it is a story Italian team but that is now in the minor series.If you search the Internet you will find news about Alessandria. Greetings Kork 75

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