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RE: LE STORIE DI GERARDO: L’osteria

in #ita7 years ago

Osteria... Se devo fare un paragone credo che l'osteria sia al pari di un nodo internet di oggi, all'epoca era il punto di incontro di un paese, radio scarpa. La diffusione era capillare.
Noto con stupore che Gerardo scrive che era frequentata anche dai preti... da noi era off-limits, la bestemmia era sovrana! Come faceva un uomo di fede varcare tale soglia.

"...la bestemmia c'entra con la sintassi, essa sostituisce tutti gli articoli e le congiunzioni tra una parola e l'altra; cavi la bestemmia, non scorre più il discorso!"

a proposito delle osterie ne Vajont 9 ottobre '63 di Marco Paolini.

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Fantastico!
Di dove sei? Mio padre era istriano (triestino, va...) e la bestemmia era proprio questo...
Io, che ho preso un marcato accento romano, ne ho memoria e costume e talvolta la uso come rafforzativo! Dio non c'entra niente...
So che non è molto urbano e spesso mi freno. E talvolta vengo redarguito da qualche amico troppo bacchettone, o vittoriano. o preoccupato per me, che non faccia brutta figura... Ma tant'è...

io sono Trentino, vivo a i piedi della "Valle Incantata" di Goethe
si son cresciuto in un ambiente dove la bestemmia era proprio un rafforzativo, ma confermo che il rapporto con Dio non centra nulla, probabilmente avevano un rapporto con la fede molto più profondo allora che adesso
un saluto, nicola

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