Siamo nella metà del 1600 e un Maestro forgiatore nonché armaiolo sta lavorando ad un oggetto su commissione, non sono certo del luogo ma se devo dare una risposta con pistola puntata alla tempia, credo che siamo nel Bresciano. Finita la parte di lavoro del forgiatore, lo passa al suo collaboratore per completarlo. Il collaboratore chiede al Maestro "e come lo facciamo?", gli viene risposto "Come di consuetudine di quest'epoca".

Il periodo è il barocco, fase artistica nata successivamente alla Controriforma del Concilio di Trento, è caratterizzata da una carica di decorazioni, tendente a colpire l'osservatore con effetti prospettici e soluzioni sfrontate. Che cosa è successo in questo periodo.... spiego a brevi cenni, ma a modo mio!

Siamo agli inizi del 1500 e Martin Luther è seduto alla sua osteria preferita per un buon sorso di birra "Osteeeee! un'altra..." e mentre gusta la sua birra sente un continuo chiacchiericcio alle sue spalle, infastidito si gira e chiede "avete finito? che avete da lamentarvi?", quelli che stavano animatamente parlando gli risposero "Martin.... ne abbiamo piene le scatole di continuare a pagare per in nostri peccati!". Eh... le indulgenze erano di moda in quel periodo. Martin sbattè il boccale sul bancone e esclamò "adesso basta! Mi son rotto! Gli scrivo io a QUELLI, gliene canto cento!". Non erano cento ma si fermò a 95 di tesi, e che tesi!.... un fiume in piena, uno schiaffo a tutti quanti fino ad arrivare a quelli che avevano potere, soldi e armi! Milleseicento anni dopo, qualcun'altro si mise a spaccare le bancarelle ai piedi del Tempio.

E intanto a Roma? "Ooooohh... ma chi è questo! Scomunicatelo!" a Papa Leone X proprio non andava giù quello che stava succedendo. La scomunica arrivò a Martin e lui che fece?... "Osteeeeee.... dammi un tizzone che devo far una cosa!", se all'epoca ci fossero stati i sigari credo proprio che questo se ne accendeva uno. Fatto sta che della scomunica non ne rimase traccia... bruciata. Sempre a Roma, ai piani alti, questo preoccupò molto e in qualche maniera decisero che era giunto il momento di conciliarsi... "Si ma dove sua Santità?" e il Papa "Dai proviamo a metà strada così risparmiamo... dai su... Trento va più che bene!"

Ecco che dal 1545 e per diciotto anni i vescovi di tutte le terre si riunivano per fare appunto la Controriforma, il Concilio di Trento. Se in prima battuta l'intento era quello di tornare a valori più nobili e genuini della fede, il Concilio ne uscì con tutt'altra forma. Gesuiti.... l'indice dei libri proibiti... inquisizione... bhe! Insomma, personalmente credo che siano nati degli strumenti che hanno assassinato fin troppe persone compresi pensieri filosofici e scientifici, Giordano Bruno fra i primi a finire sul rogo.

Ma sto barocco che centra? ... e bhe, diciamo che l'arte era (anche) il mezzo pubblicitario dell'epoca. La chiesa doveva dimostrare al popolo che era presente, più forte e per niente indebolita dalla Riforma di Luther. Voleva mostrare i muscoli! E allora opere sontuose, chiese ricche di oro, lavorazioni mai viste prima, giochi di prospettiva e personalmente la cosa che mi affascina di più... la scultura acquista dinamismo. Bernini sopra tutti e l'opera a me preferita "Il ratto di Proserpina".

A questo punto vi chiederete "E tutta sta pappardella che centra con il tuo armaiolo?"... l'oggetto misterioso è qui.