Pensavo fosse amore e invece era un Bitcoin [Contest - L'amore spezza]

in #ita6 years ago

Una volta amavo l’amore.
Il gioco di parole non è un caso. Mi sono chiesto più volte cosa amassi di quella fastidiosa sensazione, senza mai trovare risposte. Amavo l’amore prima delle persone e sicuramente prima di me stesso. Risalire all’etimologia della parola amore non è compito semplice, e non sarò io a farlo. Piuttosto vi dirò quella che tra le tante per me ha una valenza maggiore e cioè quella “falsa” di a-mors, dal latino, senza morte. La potenza di un sentimento eterno e imperituro come l’essere di Parmenide. Qualcosa che resta nel tempo. Morte e Amore, due topoi molto cari alla letteratura di ogni quando e ogni dove. Morte e Amore, due concetti che remano in direzioni opposte: l’uno per tentare di sconfiggere l’altro in quella famosa “corrispondenza di amorosi sensi” foscoliana che fa da ponte tra vivi e morti. Morte e Amore. Due chiavi di volta talmente cariche di sfumature e di significati …che posso vivere tranquillamente facendone a meno. Io sto lì, lì nel mezzo, nello spazio che mi compete.

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Immagine dell'autore. Tutti i diritti sono riservati

Una volta amavo l’amore.
Amavo quel suo senso di incompiutezza, quella concitata ricerca della presunta parte mancante, quella sofferenza dilaniante che porta con se una grossa delusione, e quella gioia incommensurabile nascosta dietro a un bacio.

Mi sono innamorato tanto e presto dell’amore, in maniera ingenua e genuina allo stesso tempo, fino ad averne assimilato tutti i suoi lati peggiori, così come i migliori. Talvolta mi sono innamorato di un volto sconosciuto tra la gente, talaltra di un sorriso amico che avrei dovuto lasciar tale. Ancora a volte è stato lui a bussarmi in maniera imprevedibile, o io che l’ho cercato oltre ogni ragionevole dubbio. Non ho mai capito chi dei due, in questa nostra affannosa corsa, abbia inseguito l’altro.

Una volta amavo l’amore.
Mi sono innamorato per troppo o per troppo poco. Più volte ho mescolato sesso e sentimento senza riuscir mai a recuperare il filo di Arianna tra le lenzuola. Chi può dire dove sta la precisa linea di demarcazione? Abbiamo forse pesi e misure nel nostro zelo d’amore? Esiste forse un libro dove poter leggere la proporzione esatta per cui l’amore che dai è l’amore che ricevi? Il sesso, ecco, quello è qualcosa di finito, di misurabile, di concreto, di vivo. Qualcosa per cui puoi godere, puoi esserne sopraffatto o puoi sopraffare. Puoi averne il controllo o scegliere di essere dominato.

Una volta amavo l’amore.
Ma amavo di esso anche quell’annosa ricerca di quel qualcuno quando non c’era. Amavo sentirmi solo con me stesso: triste per una occasione mancata o mancante, per qualcosa che c’è stata in un modo sbagliato, o che ci sarebbe potuta essere con un pizzico di coraggio in più, ma di colpo felice per quella nuova e sconosciuta che sarebbe arrivata.

Chissà come sarà?
Chissà chi sarà?
La conosco già?
Ma quando arriverà?
Sarò pronto?
Sarò all’altezza?
Sarò al peso?
E se poi finisce anche questa?
Confetti classici o al cioccolato per le nozze?
Maschio o Femmina??

Diciamocelo, l’ignoto ci spaventa. Eppure sarebbe più logico e opportuno esser spaventati dall’amore, che dalla privazione di esso. Sarebbe più opportuno esser spaventati dalla presenza di un terzo, tra noi e la vita, che mescola le nostre carte in maniera imprevedibile, piuttosto che dalla sua assenza. E invece la solitudine, la prima nemica dell’amore, guida ciecamente le nostre scelte, facendoci spesso fare delle sciocchezze.

Una volta amavo l’amore.
Si è affacciato alla mia finestra sotto mentite spoglie, qualche volta pure spoglio. Qualche volta sapeva pure di non sapere cosa volere, ma facendomi intendere che io sapessi cosa lui sapesse di me. E’ un gioco di parole di non semplice comprensione, ma non più difficile da capire di quanto possa essere questo sentimento stesso.

Una volta amavo l’amore.
Poi ho scelto la comprensione, il rispetto, l’ascolto, l’affetto, la fiducia; ho scelto per di poter contare su di una persona senza ricevere nulla in cambio; ho scelto di non credere nelle promesse e nel futuro, ma di ridere e sorridere ogni giorno per ogni piccolo o grande risultato, ho scelto di non usare etichette vuote che aggiungessero o togliessero con le parole tutto ciò che io possa provare per una persona. Ho deciso di credere nelle persone, prima che nell’amore.

Una volta amavo l’amore.
Ma, parafrasando l’immortale Troisi, se mi chiedeste se l’ho sempre amato o non l’ho mai amato …vi risponderei che oggi proprio non me lo ricordo.”

Spero che abbiate gradito questo mio articolo sull’amore con cui parteciperò al mio primo contest, il vostro punto di vista come sempre per me è importante e gratificante.

Grazia a @stella87s per avermi dato l'opportunità di partecipare a un contest incentrato su una tematica di cui, nel bene o nel mano, mi diverte molto scrivere.

Vi lascio con l’ultima perla della mia musa ispiratrice, ancora una volta, Massimo Troisi:

“Non bisogna amare per amore, ma per schifo. Perché l'amore finisce, ed è una delusione. Anche lo schifo finisce, però è una soddisfazione.”

Sort:  

Bellissimo post, mi è piaciuta moltissimo questa cornice che gli hai dato. Per la citazione a Troisi, beh, alzo le mani, niente da aggiungere.

Una volta amavo l’amore.
Mi sono innamorato per troppo o per troppo poco. Più volte ho mescolato sesso e sentimento senza riuscir mai a recuperare il filo di Arianna tra le lenzuola. Chi può dire dove sta la precisa linea di demarcazione? Abbiamo forse pesi e misure nel nostro zelo d’amore? Esiste forse un libro dove poter leggere la proporzione esatta per cui l’amore che dai è l’amore che ricevi?

Qui, mi sento di poter dare una risposta con il mio Coelho : Il piacere più grande non è il sesso, ma la passione con cui viene praticato. Chi è innamorato sta sempre facendo l’amore, anche quando non lo fa.

Ancor complimenti per il post.

Grazie mille. Si, sono assolutamente d’accordo! Conosco entrambi e sceglierei mille volte il secondo. Per quanta possa sembrare drammatico e disilluso, il mio punto di vista é in sintesi racchiuso nella penultima parte. Il succo é che sono contrario al fumo e alle illusioni dell’amore, ma non al sentimento genuino che si può provare giorno per giorno per una persona.

"Quando c'è l'amore, c'è tutto"
"No... chell è a salute!" :)
cit.

Grazie per aver partecipato! :)

Troisi Maestro di vita! I suoi film sono poesia. Grazie a te per avermene dato l’opportunitá. Spesso si parla poco, troppo o male dell’amore ...era giusto dargli una cornice tutta sua. Occhio e croce direi che il tema é abbastanza vasto da poterne discutere ahah

Se ne potrebbe parlare all'infinità e per sempre, dopotutto è ciò che volenti o nolenti TUTTI si trovano a sperimentare nella vita, in qualsiasi forma :)
Troisi semplicemente mitico: un filosofo e un poeta <3

Non puoi citarmi troisi e farla franca!
Bellissimo post

eheh come ti dissi si tenta sempre di correre per vincere, bisogna quindi scegliere "il calesse" migliore XD. Grazie di essere passato.

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